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luciano
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Messaggio da luciano »

Quando non si è soddisfatti di come stanno andando le cose nella vita, quando gli obbiettivi da raggiungere che ci siamo posti sembrano lontani e al momento irraggiungibili, quando si è reduci da una situazione affettiva finita male, ci troviamo nella condizione in cui sentiamo che ci mancano delle cose, siano esse degli affetti, una condizione finanziaria prospera, un lavoro soddisfacente, un sogno che si possa realizzare.
Questa mancanza è struggente perché non permette di godere appieno la vita e le cose belle e piacevoli appaiono indifferenti. La vita diventa un tirare avanti in attesa che le cose cambino.
Durante la dieta senza muco, eliminando i cibi che creano muco, che stimolano, che appesantiscono e agiscono come una sorta di "anestetizzante", se sussistono le condizioni appena descritte, si tende a colmare questa mancanza o carenza affettiva mangiando a dismisura, spesso fino a quando si sente la pressione delle pareti dello stomaco che urla "Basta".
In questo caso è necessario rendersi conto che non è una richiesta di nutrimento da parte del corpo ma un tentativo dell'essere di colmare le varie carenze.
La dieta, ripulendo il corpo da tossine, permette alla consapevolezza di sentire più intensamente i vari turbamenti, ma una volta risolti permette di provare le emozioni positive con maggiore intensità.
Comunque stiano andando le cose ora, la cosa giusta da fare è continuare la dieta, tentando di ridurre il cibo, perché quella "fame" non è fisiologica.
Spesso, dopo aver mangiato più che a sufficienza, si ha quel tipo di fame e può succedere che dopo aver preparato un altro piatto, ci si rende conto che non si ha più fame, semplicemente la mente si è distratta per qualsiasi ragione e ci si rende anche conto che il corpo non sta domandando altro cibo.
La risoluzione dei problemi e dei conflitti riporta l'appetito entro i termini delle reali necessità fisiologiche. Un corpo disintossicato è accompagnato da una mente più limpida e questo rende più facile risolvere condizioni indesiderabili.


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pispola
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Messaggio da pispola »

Una cosa che all'inizio mi ha lasciato parecchio disorientato è stata la gestione del tempo che prima dedicavo al far da mangiare e a mangiare, digerire, ecc. Mi trovavo a aver fatto in mezz'ora e con poco dispendio di energie quel che prima mi ci voleva molto più tempo per portare a termine! Inconsciamente viene da pensare: "Be', tutto qui? Aspetta che mangio almeno qualcos'altro". Questo per dire che molte volte non è nemmeno fame nervosa o di abitudine, è semplicemente la nostra mente che non sa occupare il tempo a disposizione in modo più intelligente che riempiendo lo stomaco.
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winblus
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Messaggio da winblus »

:D scusate ma faccio bastian contrario!

Parlo per me, ovvio! ....di cose a cui pensare negli ultimi mesi (chi mi conosce lo sa) ne ho e di conseguenza il mio cervello sta lavorando e pure parecchio! (non sono nemmeno insoddisfatta)
Credo che sia una fase della dieta e basta, non so andare nello specifico dato che lo sto sperimentando anch'io.
I primi due anzi direi tre mesi non avevo nessun problema, tutt'altro, mentre invece da un mesetto ho gli attacchi di fame che tra l'altro vanno a fasi alterne. Ci sono giorni in cui mangerei quanto un elefante e altri in cui 4 cachi mi saziano sino al pasto successivo da questo deduco che non sia un paragrafo di insoddisfazione ma di cambiamento, tutto qui. :P

win
...ogni cosa sta percorrendo la strada verso la meta.
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luciano
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Messaggio da luciano »

Non tutti i cosiddetti attacchi di fame hanno un'unica causa, quella da me descritta è una delle possibili.
L'insoddisfazione e le carenze affettive sono due delle diverse.
Ho descritto queste perchè ci sono passato attraverso e ho visto che quando sto lavorando con soddisfazione per finire quello che sto facendo mi dimentico pure di mangiare.
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puja
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Messaggio da puja »

molto spesso si mangia per noia e non per vera fame.......
lo vivo su me stessa.....quando sono impegnata riesco a saziarmi con una bella mela......quando mi rigiro i pollici mi tuffo nel cibo.....
laura
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Messaggio da laura »

verissimo luciano, infatti se il cibo non si "usasse" come veicolo per controllare o sfogare tensione e insoddisfazione non esisterebbero le malattie come anoressia, bulimia, o obesità...

personalmente non ho mai avuto un rapporto particolare con il cibo, ne di particolare interesse, anzi ero sempre stupita dall'attenzione alle diete delle amiche, ma negli ultimi anni ho vissuto e sto vivendo un periodo molto difficile a livello emotivo e ho notato che il rapporto con il cibo è purtroppo cambiato, iniziavo a mangiare, mangiando tanto per scaricare la tensione emotiva

poi da quest'estate ho iniziato togliendo i latticini poi ho scoperto crudismo e ehterismo e il concetto globale di alimentazione è cambiato, ora procedo tra alti e bassi però confermo pienamente che quando sei in un periodo in cui sei frustrato/a per qualcosa di irrisolto il cibo diventa un arma molto pericolosa

anche per questo l'ehterismo, almeno in questo periodo della mia vita è la strada giusta per me
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Dany
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Messaggio da Dany »

Da gennaio sono diventata erhetista prima con la transizione e poi con frutta e verdura a foglie....in più con l'ultimo aggiornamento di Luciano ho capito che a causa della povertà nutritiva dei prodotti vegetali è necessario assumere o litri e litri di succhi di frutta al giorno o assumere degli integratori. Infatti a frutta e verdura solida e liquida aggiungo il magnesio, un complesso vitaminico al ginseng e del Lactoflorene, (opercoli di fermenti bulgaricus).
Ora sarebbe tutto perfetto se non avessi un continuo bisogno di assumere dolci di tutti i tipi: colomba, pane, biscotti, cioccolata, miele a cucchiaiate, tisane zuccherate e, se mi capita poco dopo di dover cucinare per i miei, continuo ad assaggiare di tutto, nonostante lo stomaco scoppi.
Non mi era mai capitato quando mangiavo "male"!
Ora secondo l'ultimo aggiornamento di Luciano quando il corpo chiede cibo è perchè è in carenza di minerali, ho anche pensato che, avendo in passato abusato di tali porcherie ed eliminandole ora, mi stiano richiamando quei sapori, ma è veramente esagerata la reazione perchè non tiene conto del segnale di "stomaco pieno"!
Eseguo regolarmente 1 volta al giorno un clistere (col limone, col caffè, col sale, con l'aceto di mele).
Forse dovrei valutare un serio digiuno disintossicante, ma non dovrei nel frattempo cucinare per mio figlio e mio marito!
Ragazzi senza esagerare mi comporto da bulimica e pur sapendolo e accorgendomene non mi posso fermare con la semplice forza di volontà. Le valutazioni che ho fatto sono giuste o mi manca qualche dato per approfondire? Visto che è il controllo mentale che è debole avevo anche pensato ai fiori di Bach per agire sullo stato d'animo, ma non so da dove cominciare, qualcuno mi aiuta a fare chiarezza....ripeto ho 39 anni e tali problemi col cibo non li ho mai avuti! Non sono mai stata in sovrappeso di un chilo e tengo moltissimo alla qualità dell'alimentazione, ma se continuo così comincerò a prendere chili vertiginosamente...in ogni caso non è il principale dei miei problemi!!!!!!!!!!
Credete che stia correndo troppo?
Passare all'alimentazione erhetiana non mi è pesato affatto nè fisicamente, nè psicologicamente....io odiavo la pasta e di proteine non ne ho mai sentito il desiderio se non di latte e latticini, ma era già da tre anni che non ne assumevo più per un problema di Atopia.
Tutta questa preoccupazione me la sta dando il mio nuovo comportamento alimentare, mi faccio letteralmente schifo e voglio smettere! Altrimenti la disintossicazione di 4 mesi va a farsi benedire! Ecco perchè vi chiedevo consigli in merito ai fiori di Bach o altri rimedi naturali che possano agire sullo stato d'animo.
Sono più che mai convinta che continuerò su questa strada...la motivazione?...Voglio fare spazio al mio IO spirituale e creargli un tempio degno.....condivido in pieno il messaggio ultimo di Ehret!
Grazie a tutti!
Daniela
Ruah Elohim
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bernarasta
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Messaggio da bernarasta »

cara daniela mi dispiace se stai passando un momento difficile, e apprezzo il tuo sfogo. dicendo "apprezzo il messaggio ultimo di ehret" (suppongo ti riferisca alla nuova libertà spirituale...) sembra che tu sorvoli sull'aspetto principale di tutta questa storia, cioè che la dieta di ehret funziona, è rilassata ed in armonia con le esigenze del corpo. nel libro ci sono dei riferimenti in merito a stati compulsivi che possono cogliere l'individuo, e come risolverli senza stress. il primo beneficio che ho sperimentato dalla dieta è stata una maggior consapevolezza, e una maggior chiarezza mentale. questo mi ha portato a riconsiderare un pò le cose, che per esempio non c'è niente di fantascientifico nella frutta e nella verdura, e neppure nell'alimentarsi con esse.. da sole.. chissà quanti altri esseri umani l'hanno fatto nella storia, senza neppure farci caso, o quantomeno dandogli tutta questa attenzione morbosa. una dieta è una dieta, così come un clistere è un clistere e non ci vedo niente di strano. tutto quanto di altro sentiamo, a proposito di questi aspetti altro non è che il retaggio culturale che ci portiamo dietro, composto da un lavaggio del cervello smisurato riguardo al cibo. e qui sappiamo di cosa stiamo parlando. se non lo sappiamo dovremmo saperlo.. che esiste una volonta non ben precisata di prepararci il letto di morte anzitempo. detto questo un individuo in salute, mentale prima che fisica, che capisce il giochetto, non prende minimamente in considerazione tutti quei messaggi di salute, alimentazione o scienza che provengono dalla pubblicità, dalla televisione, dall'industria medica.e va avanti per la sua strada tranquillamente, senza fare troppo caso a tutte queste voci. in bocca al lupo per il tuo cammino. francesco
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Dany
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Messaggio da Dany »

Grazie Francesco....ti ho dato l'impressione di sorvolare sul fatto che il fruttarismo funzioni? Ti sbagli, quello per me era già sottinteso...un pò come le asana yoga che sono si esercizi fisici, ma servono per preparare a metterci in contatto con lo spirituale! Essendo io una spirituale (nel senso che manco molto di senso pratico) l'ho dato per scontato.
Comunque anche se i percorsi sono individuali ed unici, speravo in qualche consiglio pratico da chi ci è passato, per valutarne gli effetti su di me e in seguito condividerli.
Infine.... lo so che il problema è mentale, ma forse le tossine che ho in circolo mi ottenebrano e quindi non riesco ad essere forte per resistere alle tentazioni minime.
Come disse Eduardo "Addà passà 'a nuttata!"
Un abbraccio a tutti :)
Ruah Elohim
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sibilla
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Messaggio da sibilla »

Ciao Daniela

mi ha fatto molto piacere legger eil tuo post, perchè mi ci ritrovo parecchio! Pure io non me ne sono mai fregata granchè del cibo in passato, perchè sono sempre stata magra e sana, almeno nel modo socialmente inteso! fino a che per ragioni più spirituali ed etiche che salutiste sono diventata prima vegetariana e poi vegana.
Vegana inteso che non ho più comprato personalmente latte e derivati o uova, nè li ho mai più cucinati, il latte in particolare ormai mi nausea, il formaggio non mi tenta granchè e ne faccio a meno, ma il problema sono... i dolci! In quel caso non solo ne mangio parecchi, ma non vado tanto per il sottile anche se so che contengono derivati animali (a meno che non si tratti di creme varie - bleah!).
La cosa mi dà parecchio da pensare un po' perchè rischio di vanificare tanti sforzi ottenuti col sistema, compresi digiuni! e soprattutto perchè non riesco a controllarmi davvero.

la mia teoria a proposito è che del corpo si debba considerare sia l'innata intelligenza che disintossicandoci permettiamo d'esprimere, sia l'innata stupidità. Penso a me stessa come un cavaliere a cavallo, dove le decisioni le prende il cavaliere, ma non può esimenrsi dal fare i conti col cavallo che lo porta a spasso. Penso a un animale spaventato, più che al richiamo delle tossine in circolo! tutto questo cambiamento seppur graduale crea un grande stress, e anche se ci vado piano non posso nascondere ame stessa i 'piani grandiosi' che ho in mente! Il 'cavallo' lo sente e si ribella a modo suo imponendomi i dolci.

Quando succede penso che sia uno stimolo a fare meglio i conti con me stessa, le stratificazioni dei miei bisogni, dai più nobili ai più infimi, la qualità dei miei desideri, e i tempi della materia che sono diversi da quelli dello spirito. Le cose importanti che ho fatto per me stessa le ho fatte buttandomi a capofitto in qualcosa che mi convinceva senza dare ascolto alle paure a riguardo; in questo caso non si può fare, e usare le 'maniere forti' non paga.
Quando c'è il richiamo dei dolci mi ripeto 'CON - CAL - MA', mi perdono per l'abbuffata e il giorno dopo ricomincio da capo.
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Dany
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Messaggio da Dany »

Grazie di cuore a tutti.............mi sento molto sostenuta! :)
Ruah Elohim

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