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Foca
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Messaggio da Foca »

Però.......siete senza cuore....dareste sta "robaccia" tossica a dei poveri squali?

Se lo viene a sapere la protezione animali...... POVERE BESTIE :!:

Patrizia :wink:


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Sagitta
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Messaggio da Sagitta »

ma scusa allora a che servono gli ogm?

cioè perchè vengono fatti? (Felix)

La risposta è semplice: per il vil denaro!
Con gli OGM la produzione di derrate alimentari sarà accentrata in poche mani a livello mondiale. :( :(
Ogni anno i contadini dovranno ricomprare le sementi dalle multinazionali.
Non è vero che non servono insetticidi e diserbanti, solo che quelli efficaci per gli OGM ...indovina da chi si dovranno comprare??? :roll: :roll:
Non è vero che hanno una resa maggiore, finalmente nel 2008 si sono dovuti arrendere e su uno studio a livello mondiale, hanno dovuto ammettere pubblicamente (solo che quasi nessuno lo ha saputo) che hanno una resa inferiore!!!!! :oops: :oops:
Non è vero che sono innocui, diversi studi hanno messo in evidenza un aumento preoccupante di allergie fra i consumatori di derrate OGM. :evil:
A buon intenditor::: :D :D
ciao a tutti, Francesca
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Cosmonauta
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Messaggio da Cosmonauta »

Quoto, straquoto e iperquoto Sagitta :D

E c'è anche da dire che le colture ogm contamineranno tutte le altre comprese quelle biologiche.
La catastrofe sarà IMMANE, giusto per essere ottimisti...

Foca non ti preoccupare gli squali dopo quel pessimo pasto inizieranno la transizione... :lol:
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Antishred
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Messaggio da Antishred »

credo che l'unica arma che abbiamo sia quella di diffondere il più possibile la cultura del biologico. credo sia uno dei pochi modi per creare una valida alternativa. la gente comincerebbe a diventare abituata al prodotto biologico o a kilometro zero, in questo modo sarà pronta a difenderlo quando questo disastro degli ogm comincerà. saremo un esercito coi forconi!
stiamo attenti ragazzi, la lotta non può iniziare quando inizierà la catastrofe. allora potrebbe essere già troppo tardi. magari già ora è troppo tardi.
chi è al corrente prima di quello che succede credo abbia il dovere di cercare una soluzione!

saluti incazzusi misto amareggiati
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Cosmonauta
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Messaggio da Cosmonauta »

Sto già preprando le mele molotov al succo di limone eplosivo :D
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Antishred
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Messaggio da Antishred »

io invece ho sentito dire che la composta di mele mescolata col cocco grattugiato è più distruttiva del napalm!!! oggi vado alla coop a comprare il necessario... :twisted:
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mauropud
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Messaggio da mauropud »

Foca ha scritto:Però.......siete senza cuore....dareste sta "robaccia" tossica a dei poveri squali?

Se lo viene a sapere la protezione animali...... POVERE BESTIE :!:

Patrizia :wink:
Non preoccuparti...dopo il pasto di carne umana tossica si mangeranno un po' di ALGA SQUALA e poi scaricheranno muco alla grande prima di tornare come nuovi! :D
Saluti
Mauro
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mauropud
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Messaggio da mauropud »

Cosmonauta ha scritto: E c'è anche da dire che le colture ogm contamineranno tutte le altre comprese quelle biologiche.
La catastrofe sarà IMMANE, giusto per essere ottimisti...
La mia posizione l'ho gia' espressa in precedenza. La catastrtofe di cui parla Cosmo e' secondo me la scomparsa della maggior parte delle forme di vita sul pianeta, grazie alla contaminazione della plastica OGM! :twisted:
Saluti
Mauro
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robviz58
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Messaggio da robviz58 »

La follia del “pomodoro viola”
Dottor Paolo Girotto, autore del libro "DNA ed eugenetica: chi vuole il potere sulla vita?"
23/11/2008

Ci risiamo! Dopo l’inquietante ed imbarazzante silenzio seguito alla opposizione della popolazione europea alla coltivazione e consumo di OGM, ecco che i “Signori del Biotech” trovano l’ennesimo effetto speciale con cui provare ad incantare le masse umane.
Il POMODORO VIOLA ANTICANCRO!

Dov’è il “disegno” folle e francamente dis-umano nel progettare una verdura-medicina manipolata geneticamente che è pensata, ovviamente, sempre “per il nostro bene”?
La prima considerazione quasi banale è che gli antociani, introdotti artificialmente nel pomodoro che naturalmente non ne è dotato, sono antiossidanti naturali presenti normalmente in molta frutta stagionale hanno sicuramente un potere di prevenzione del tumore ma insieme a moltissimi altri fattori alimentari ed ambientali. Senza la contemporanea presenza, nella vita di una persona, di molti fattori “anticancro” sia alimentari che ambientali e culturali o di “mentalità” verso il mondo esterno, qualsiasi metodo di prevenzione del cancro è destinato a fallire. Quindi come possa il “pomodoro viola” manipolato nel DNA, dare un contributo, anche solo apprezzabile, per prevenire l’aumento esponenziale dei tumori nella popolazione occidentale in tutte le fasce di età, resta un mistero ben custodito nei laboratori biotech!

L’altra riflessione obbligatoria da fare in questi casi è che i processi di manipolazione genetica che portano a risultati come il “pomodoro viola” si basano sulla creazione di legami e connessioni del tutto nuove tra i geni che nessuno conosce né sa controllare o modulare: mi riferisco alla oggettiva instabilità delle nuove strutture genetiche artificiali che tendono a modificarsi nel passaggio intergenerazionale dei semi con la conseguenza molto pericolosa che i caratteri espressi in prima generazione non possono essere garantiti per le generazioni di semi successive. Ovvero si possono mantenere la manifestazione di un certo numero di caratteri ma possono comparirne di nuovi con caratteristiche tossiche assolutamente non evitabili. Si creano quindi nuovi legami con cambiamenti anche radicali nella espressività genetica assolutamente non prevedibile al momento della “nuova creazione” della prima generazione trans-genica! C’è poi un problema enorme ed incommensurabile allo stato attuale delle conoscenze: intendo il sicuro danno della salute già più volte rilevato nei topi da laboratorio. Come la mettiamo? Come mai i rari studi “super partes” effettuati con tutti i rigori scientifici hanno inequivocabilmente testimoniato danni alla salute negli animali più o meno gravi? Quali conseguenze potrebbero esserci sulla salute di adulti ma soprattutto bambini, alimentati esclusivamente, tutti i giorni, solo con cibi trans-genici? Nessuno lo sa, visto che nessun governo al mondo ha promosso un qualsiasi studio epidemiologico di massa di durata almeno decennale: per queste cose non si trovano mai i finanziamenti sufficienti!

Il grande genetista e ricercatore inglese Arpad Pustzai ha dimostrato come l’alimentazione esclusiva e quotidiana con cibo OGM procuri gravi alterazioni nel sistema immunitario, leucemie indotte, metaplasie delle mucose gastriche, tumori di milza, reni grinzi, atrofia testicolare etc. Stranamente il prof. Pustzai venne licenziato in tronco, senza possibilità di difendere pubblicamente la sua reputazione, salvo poi trovare un tribunale che ha riconosciuto l’onestà e validità dei suoi studi, ma nessuno lo ha saputo! Potrei continuare ma sarebbe inutile perché ciò che è stato evidenziato è più che sufficiente per imporre una moratoria mondiale sul cibo OGM. Si devono mettere in cantiere numerose indagini di laboratorio ed epidemiologiche della durata di anni a livello internazionale e finanziata dai Ministeri della Salute fuori dalle pressioni delle potenti lobbies agro-alimentari del Biotech.

Perché i Lloyds di Londra rifiutano di assicurare per “disastro ambientale” i prodotti agricoli OGM, se fossero come dicono, la scoperta del secolo per il bene dell’umanità?

Il “pomodoro viola anticancro” è l’ennesima menzogna rivestita di tecnologia: gli stessi studi che ne dimostrerebbero la validità sono stati eseguiti da organizzazioni che non fanno mistero di appoggiare totalmente e senza riserve le biotecnologie e gli OGM come per es. l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Quale attendibilità possano avere è intuibile: se pianifico uno studio per dimostrare una certa cosa e investo molti denari in questo…bé, è molto probabile che riesca anche a dimostrare quella certa cosa, non vi pare? Ancora una volta anziché puntare sulla corretta prevenzione del cancro investendo capitali consistenti, per esempio nella riconversione biologica e di qualità della nostra agricoltura, imponendo cibo eccellente nelle mense scolastiche, riducendo drasticamente le emissioni industriali più o meno cancerogene in atmosfera, integrando la medicina tradizionale con terapie che derivino dalla natura e promovendo studi e ricerche ad hoc, si procede in modo unilaterale sull’unica strada della scienza ipertecnologica che richiede immensi capitali e può essere sviluppata dalle solite poche e potenti lobbies e corporazioni sulla pelle di tutti noi! Non lasciamoci ingannare: il progetto di concentrare in pochi ortaggi tutte le quantità di vitamine, antiossidanti etc. in modo da renderne semplice l’assunzione è una idiozia in termini, prima che una mostruosità. Proprio perché quella presunta concentrazione è stata ottenuta con una pesante manipolazione genetica con tutti i rischi per la salute intimamente connessi con la loro natura artificiale. Il messaggio corretto da dare dovrebbe essere quello di seguire una dieta varia e fresca con prodotti qualitativamente sicuri disponibili per tutti e non solo per i ricchi: a questo sono chiamati i governi! Non certo a seguire gli interessi delle multinazionali ma a creare le condizioni economiche e commerciali che favoriscano gli agricoltori virtuosi che producono per i mercati locali in modo meno tossico possibile: questa sarebbe vera azione anticancro, altro che il pomodoro viola!

Paolo Girotto Medico Veterinario omeopata, autore del libro "DNA ed eugenetica: chi vuole il potere sulla vita?"
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Messaggio da robviz58 »

-Pagina OGM
- OGM: PERCHE' NO
- Nuove ricerche sull'impatto degli OGM sulla salute

OGM-Vigilanza

Rubrica curata dalla D.ssa Marina Mariani, autrice dei libri: "Gli organismi geneticamente modificati", ed. Xenia - "Gli additivi. Come riconoscere le sostanze nocive aggiunte in ciò che mangiamo", ed Macro - "Alimenti geneticamente modificati", ed Hoepli



Questa è la traduzione di un articolo apparso nel marzo del 2007 ancora facilmente consultabile in rete sul sito della CRII GEN; mi permetto di farne una traduzione il più possibile fedele per renderlo facilmente divulgabile. E’ troppo importante che anche gli italiani (che notoriamente masticano poco l’inglese) vengano a conoscenza di questi fatti ed è ora di finirla di farci raccontare che “ gli ogm sono più controllati degli altri prodotti” . Ai luminari che si ostinano a fare queste affermazioni chiedo con tutto il cuore di smetterla di prenderci in giro o, in alternativa, di informarsi meglio, perché un test di sicurezza che dura al massimo 90 giorni è decisamente insufficiente e, dal punto di vista scientifico, dilettantesco.
La vicenda non è purtroppo conclusa, a breve avrete le traduzioni degli ulteriori sviluppi e dei carteggi tra CRII-GEN ed EFSA (per chi non sapesse chi è l’EFSA chiarisco che è l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare , ovvero il maggior organo europeo incaricato di supervigilare sulla nostra salute).
Marina Mariani - 18 febbraio 2008

Un problema serio: il mais autorizzato MON 863 non è adatto al consumo

Per la prima volta al mondo uno studio indipendente sui rischi per la salute di un mais che è già stato autorizzato per il consumo dimostra che esistono sintomi di tossicità epatorenale. Si tratta di una controanalisi effettuata de CRII-GEN (Ente Indipendente Francese) di uno studio presentato dalla Monsanto su topi nutriti con mais gm MON 863 per un periodo di 3 mesi.
I dati grezzi sono quelli usati per ottenere il rilascio a livello internazionale per fini commerciali di questo mais. I sintomi scoperti nel rianalizzare i dati sono consistenti e sono evidenziati da un confronto con topi delle stessa origine genetica, della stessa età e allevati in gabbie nelle stesse condizioni, che però hanno assunto una dieta equilibrata, fissata come equivalente di controllo, ma senza le tossina Bt, che è l'insetticida prodotto dal mais in questione. In media le femmine mostrano un aumento di peso, un aumento significativo della glicemia e dei lipidi ematici, un aumento del peso del fegato rispetto al peso del corpo e danneggiamento della funzionalità renale.
Al contrario, i maschi hanno perso peso, sono risultati più sensibili a livello renale, i reni si sono ridotti rispetto al corpo e nelle urine si sono modificate le percentuali degli ioni analizzati. Questo induce a pensare a un nefropatia. Questi ultimi sintomi si verificano spesso con l’età, ma in questo caso i soggetti erano giovani ( 5 mesi al termine del test). Sono stati anche cercati marcatori delle funzioni epatiche. Si tenga presente che prodotti tossici come i pesticidi provocano regolarmente effetti differenti a seconda del sesso, come accade durante le fasi iniziali di un tumore. Non è possibile nel caso di un esperimento avente una durata così breve (3 mesi) identificare l’inizio di una particolare malattia. Tuttavia si può notare una reazione degli organi deputati alla detossificazione. Le variazioni di peso di questi animali non sono state valutate statisticamente da Monsanto, che ha pubblicato uno studio su questo soggetto nel 2006. Il rapporto Monsanto omette anche le analisi chimiche delle urine. Le statistiche non erano dettagliate e i protocolli discutibili.

1) solleviamo obiezioni sulle ragioni per cui le autorità non hanno richiesto uno studio indipendente delle analisi statistiche effettuate da Monsanto, che avrebbe evidenziato questi problemi.
2) ci chiediamo come mai le autorità non abbiano richiesto un prolungamento di questi esperimenti
3) ci chiediamo come mai le autorità non hanno richiesto analisi relaive agli ormoni sessuali, che possono essere modificate dai diversi effetti a seconda del sesso.

I dati di Monsanto che hanno permesso di fare questa controvalutazione sono stati ottenuti per vie legali. Questi dati sono stati considerati “confidenziali” non solo dalla compagnia ma anche dagli Stati Europei e dalla Comunità Europea. Questi dati tuttavia erano relativi al mais MON 863 il quale produce un insetticida chiamato “Cry3Bb1 modificato” che si supponeva uccidesse un insetto classificato come Coleottero Crisomelide, la Diabrotica virgifera. Questo insetto è particolarmente devastante per le colture di mais ed è stato recentemente introdotto alcune volte in Europa tramite voli aerei. Questo mais recentemente autorizzato in Europa contiene anche un gene che codifica la resistenza a un antibiotico. I test della Monsanto sono piuttosto insufficienti come prova, sebbene siano allo stesso tempo i più dettagliati e i più lunghi mai effettuati al mondo sui mammiferi, dopo il consumo di questa pianta; e questi sono i tipici test regolamentari per gli ogm (la cui durata prevista è al massimo di 90 giorni soltanto).
Dato che produce un nuovo insetticida intrinseco, questo ogm appartiene alla seconda delle più importanti categorie di ogm coltivati e commercializzati nel mondo. Gli altri ogm assorbono un erbicida senza risentirne. Quindi gran parte degli ogm sono piante diserbanti.
Per la cronaca, questi test sono stati oggetto di controversia in Francia e nel 2003 hanno provocato un disaccordo tra esperti, in particolare nella commissione francese di genetica biomolecolare (CGB). CRIIGEN (la commissione di ricerca indipendente e informazione sull’Ingegneria Genetica) era preoccupata della possibile debolezza scientifica e ha chiesto alle autorità incaricate di regolamentare gli ogm (EFSA N.d.t.) di visionare i dati grezzi.
Questi dati sono stati tenuti secretati come confidenziali fino a quando Greenpeace Germania non ha vinto la causa legale contro Monsanto; questo fatto ha costretto la compagnia a rendere pubbliche le analisi di sangue e urine dei topi usati nell’esperimento. I dati grezzi erano contenuti in oltre 110 pagine di tabelle di numeri e calcoli. Un gruppo di lavoro CRIIGEN, comprendente il Prof. Seralini (Ricercatore in pesticidi ed esperto governativo di ogm, Università di Caen), Prof. Collier (Biostatistico, Università di Rouen) e Dott. Spiroux de Vendomois (fisico e specialista in tutela ambientale) hanno concluso uno studio e rivalutato questi dati. Il lavoro è stato condotto indipendentemente da Monsanto o altri produttori di ogm.
Queste valutazioni certamente sufficienti a richiedere una immediata moratoria del mais MON 863 e di tutti i suoi ibridi per alimentazione umana o animale, oltre a più attenti studi di nutrizione. Questo mais non può essere considerato sicuro da mangiare. Chiediamo urgentemente una moratoria sugli altri ogm già approvati dopo aver corretto gli attuali metodi usati per stabilirne la salubrità.

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Una vergognosa decisione
giovedì 14 giugno 2007

Apprendo da greenplanet: Dopo il voto di marzo del Parlamento Europeo che, con la scelta di una soglia di contaminazione accidentale dello 0,1% per gli alimenti da agricoltura biologica aveva fatto sperare in una maggiore tutela per il settore, è un preoccupante il passo indietro il voto dei ministri dell’agricoltura dell’Unione europea. E' stato raggiunto infatti, un accordo politico su un nuovo regolamento per il biologico, che ha portato i ministri dell'UE ad abbandonare l'idea di una soglia di contaminazione di pura rilevabilità tecnico-strumentale (lo 0,1%), a favore di un ben più pericoloso 0,9%. Niente da fare quindi per il Parlamento Europeo che, nel corso della votazione di marzo, aveva reclamato il proprio diritto alla co-decisione in materia, un primo passo importante a garanzia delle vere istanze democratiche in seno all'Unione Europea, rappresentate appunto dal Parlamento, unico organo elettivo a Bruxelles.
Ma ci sono ancora speranze per i sostenitori dello zero assoluto o dello 0,1%?".
Insomma vogliono farceli mangiare a tutti i costi. Assisteremo rassegnati a questa imposizione? Tutto ormai è affidato al buon senso e alla serietà delle singole aziende del biologico, che saranno costrette, se vorranno tutelare se stesse e la propria immagine, a spendere più soldi per fare verifiche e per trovare materie prime decenti.
Un grazie davvero a questi illuminati ministri che, occupandosi di agricoltura, qualcosa dovrebbero pure conoscerla sugli ogm. Si vede di no. Di fronte a una simile decisione tuttavia non si può fare a meno di chiedersi fino a che punto questa gente sia in buona fede. E fino a che punto gli interessi il parere di quelli che li hanno eletti.

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Massachusetts: parere negativo sull'ingegneria genetica
martedì 12 giugno 2007

A partire dal 1 maggio, nel consiglio annuale cittadino 9 città del Massachusetts hanno espresso parere negativo sull’ingegneria genetica delle colture alimentari agricole. Si tratta di Charlemont, Shutesbury, Bernardston, Amherst , Granby , Ware, Sandisfield, Williamstown, e New Salem.
Queste risoluzioni rappresentano l’ultimo atto di un vasto movimento regionale iniziato nel 2002 e una profonda opposizione alle colture gm da parte delle associazioni di agricoltori.
Ogni città ha formulato una petizione nella quale si chiede:
- etichettatura obbligatoria per gli alimenti geneticamente modificati (da noi è obbligatoria da un pezzo ma a quanto pare gli Statunitensi non hanno ancora il diritto di sapere cosa mangiano);
- protezione dei diritti degli agricoltori nei confronti dalle corporazioni biotecnologiche
- una moratoria su ulteriori colture gm fino a quando sia provato da parte di scienziati indipendenti che sono sicure e che non possono danneggiare o creare pericolo per le coltivazioni familiari.
Una della tante informazioni che agli italiani non arrivano è che dall’inizio del 2000 sono ormai 111 le città del New England ad aver votato mozioni che sollevano dubbi sulle le colture gm.
Con queste ultime nove sono ormai 21 le città del Massachussetts e in più c’è Boston, nel Vermont sono 85 e molte altre in altri stati.
Quelli che propagandano l’assoluto favore degli americani nei confronti delle piante geneticamente modificate, o sono bugiardi, o sono poco informati.

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Annullato il brevetto Monsanto sulla Soia GM
giovedì 17 maggio 2007

Secondo l'Ufficio del Brevetto Europeo manca di innovazione.
Revocato per motivi tecnici il brevetto della multinazionale Monsanto su tutti i tipi di semi e di piante di soia geneticamente modificati.
Dopo 13 anni la corte d'appello dell'Ufficio del Brevetto Europeo, EPO, con sede a Monaco, ha infatti accolto le argomentazioni di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, non riconoscendo al brevetto EPO301749 un elemento di novità e giudicando la documentazione insufficiente a rendere l'invenzione replicabile da altri scienziati.
La vicenda risale al 1994, quando Agracetus, una piccola impresa biotech statunitense, ottenne il brevetto per una tecnologia che copriva un'ampia varietà di piante e semi di soia trasformati geneticamente. Il gruppo ambientalista canadese RAFI, oggi ETC, organizzò una battaglia legale con il supporto di Greenpeace e di altre associazioni critiche verso il sistema di proprietà intellettuale sulla materia vivente, giudicato immorale e non valido sul piano tecnico.
Il monopolio garantito dal brevetto spinse anche alcune grandi industrie agrochimiche e sementiere ad unirsi al ricorso contro Agracetus, e fra queste la stessa Monsanto, che nella sua opposizione chiese il ritiro del brevetto in quanto privo dell'elemento innovativo. Ma le possibilità di profitto spinsero poi la multinazionale a cambiare strategia: nel 1996 Monsanto acquistò la matrice originaria dal centro di ricerca Agracetus e ne fece il più grande laboratorio di ricerca e trasformazione della soia.
Oggi l'azienda detiene il monopolio su tutte le varietà e i semi di soia ingegnerizzate, indifferentemente dal tratto o dalla tecnica impiegata, il che equivale a circa il 90% del mercato mondiale di soia transgenica. La sentenza dell'Ufficio del Brevetto Europeo rappresenta un traguardo importante nella lotta contro la privatizzazione della materia vivente in quanto ne intacca il principio cardine, quello della presunta innovazione.
“Consiglio dei Diritti Genetici”, 17 maggio 2007

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Friuli: “STOP agli ogm fino al 2008
mercoledì 16 maggio 2007 - “Il Messaggero Veneto”

La Regione conferma la sospensiva a ogni tipo di sperimentazione
Vietare l'utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) fino alla fine del 2008 aspettando il risultato del comitato tecnico nazionale che entro il 30 giugno dovrebbe prenda posizione in materia, fornendo alle Regioni le linee guida per legiferare. Sembra questo il risultato che uscirà dalla II commissione che oggi alle 14.30 avvierà la discussione sul disegno di legge proposto dall'assessore alle Risorse agricole Enzo Marsilio. Ma oggi probabilmente i commissari non arriveranno al voto facendo slittare ancora la decisione sul ddl e in attesa quindi del responso nazionale.
«Prima dell'inizio dell'estate il Comitato tecnico nazionale dovrebbe trovare un accordo - spiega il presidente della commissione Mirio Bolzan (Ds) - e considerato che questo tavolo è stato istituito tra tutte le Regioni, attendiamo di conoscere le conclusioni di questo lavoro legiferando poi secondo le indicazioni di questo gruppo di lavoro. Per questo motivo il discorso della data, se cioè proibire l'utilizzo degli Ogm fine alla conclusione del 2007 o del 2008, non rappresenta un problema perché - conclude Bolzan - naturalmente si tratta di un provvedimento necessario proprio in attesa del risultato del tavolo tecnico».
Il ddl è costituito da cinque articoli e, in assenza di norme specifiche per l'applicazione del principio di coesistenza tra Ogm e agricoltura convenzionale e biologica, contiene le norme per la salvaguardia delle colture da possibili contaminazioni di Ogm. Per questa ragione i governi regionali hanno istituito un tavolo comune il cui risultato è atteso entro la fine dell'anno. Nel frattempo esisterà il divieto a coltivare e utilizzare a fini agricoli specie geneticamente modificate. La II commissione ha anche ascoltato le categorie come ordini professionali e associazioni agricole e dopo le audizioni il voto è già slittato una volta, situazione che probabilmente si ripresenterà anche oggi. Nel frattempo a ribadire il proprio no agli Ogm è la Coldiretti Fvg , convinta che l'opposizione dei consumatori al biotech nei piatti made in Italy sia dimostrata dal successo della campagna "Liberi da Ogm".
«Quest'iniziativa in breve tempo - scrive l'associazione - ha portato moltissimi Comuni del Fvg ad adottare delibere contro il biotech, grazie anche al supporto del vasto movimento di opinione trasversale sia politicamente sia socialmente riunito nella coalizione "Liberi da Ogm" che ha anche predisposto un manifesto per impedire che la contaminazione da biotech del biologico italiano possa concretizzarsi».
Coldiretti non è contraria alla ricerca scientifica, ma «oggi non abbiamo alcuna certezza che i prodotti Ogm non siano dannosi per le colture e l'ecosistema».

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Contaminazioni OGM


redazione ECplanet

Greenpeace e GeneWatch hanno pubblicato “Il registro su OGM e contaminazione genetica”, un rapporto che fornisce una dettagliata panoramica delle più significative contaminazioni registrate nel corso del 2006 a livello mondiale: le contaminazioni hanno raggiunto livelli record, con un totale di 24 incidenti rilevanti riportati. Il registro on-line elenca un totale di 142 casi di rilasci in ambiente non intenzionali, semine illegali, impatti negativi di colture OGM in agricoltura, avvenuti a livello globale nell'ultimo decennio.

Secondo il rapporto, il mais OGM è una delle colture più problematiche: è infatti presente in almeno un terzo di tutti gli incidenti registrati nel corso degli ultimi dieci anni, incluse quattro contaminazioni delle sementi riportate nel 2006. La contaminazione delle sementi costituisce un serio problema sia per gli agricoltori che per i consumatori, in particolare nelle aree dove vengono coltivate varietà tradizionali. Greenpeace ritiene indispensabile che venga avviato a livello internazionale un regime vincolante. “Come mostra il nostro rapporto, è necessario un preciso trattato sulle responsabilità”, ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile OGM di Greenpeace. “Il 2006 è stato l'anno peggiore per le contaminazioni. Un trattato vincolante assicurerebbe che le stesse aziende che traggono profitti da queste tecnologie paghino per i danni causati dai loro prodotti a livello economico e ambientale. Senza un chiaro trattato, saranno gli agricoltori di piccolo e medio livello a pagarne il prezzo”.

In particolare, è sto il mercato del riso a risentire pesantemente delle contaminazioni dello scorso anno dovute al riso Bt proveniente dalla Cina e al riso OGM della Bayer, illegale, di provenienza statunitense, scoperto anche in Italia. Nel 2006, le forniture mondiali di riso sono state contaminate da varietà di riso geneticamente modificato prive di autorizzazione. Lotti di alimenti contaminati sono stati trovati in negozi dell'Unione Europea e rimossi dagli scaffali. Sono stati emanati bandi generalizzati verso il riso prodotto negli Stati Uniti. Agricoltori, trasformatori, operatori commerciali e rivenditori di riso in tutto il mondo stanno affrontando pesanti ricadute finanziarie. I media hanno descritto tali eventi come una “bomba a orologeria per la biosicurezza”.

I danni potrebbero essere più estesi di quelli causati dalla contaminazione da mais transgenico Starlink avvenuta nel 2000, a seguito della quale il calo del 6% del prezzo del mais si tradusse in una perdita approssimativa di 500 milioni di dollari per i coltivatori di mais non-Starlink.

Nell'ottobre del 2004, sei attivisti di Greenpeace si incatenarono davanti il quartier generale della Bayer CropScience di Mumbai (Bombay), esibendo striscioni con la scritta “Bayer is poisoning our food” (La Bayer avvelena il nostro cibo). La protesta era rivolta contro gli esperimenti condotti da una sussidiaria della Bayer, la ProAgro, in con cavoli e cavolfiori geneticamente modificati utilizzando il controverso gene Cry9C, fortemente sospettato di essere un allergene (sostanza che provoca allergia) per l'uomo. Anche lo Starlink era stato trattato con lo stesso gene da un'altra sussidiaria della Bayer, la Aventis. Nel 2000, dopo che fu trovato all'interno di pasta per taco e di altri cibi, la Aventis fu costretta a ritirare dal mercato circa 300 prodotti a base di granturco.

Il Cry9C è poi riapparso sullo scenario indiano nel marzo del 2003, quando una partita di cibo proveniente da due organizzazioni statunitensi di aiuti umanitari (CARE e Catholic Relief Services) fu sospettata di essere contaminata con granturco StarLink. Rispondendo ai dubbi sollevati dal Consiglio Indiano di Ricerca Medica e all'allarme suonato da organizzazioni interessate, il Comitato per l'Approvazione dell'Ingegneria Genetica si oppose alla consegna, richiedendo alle due organizzazioni di aiuti umanitari di fornire una certificazione che le partite di granturco e soya miscelati non contenevano lo StarLink. Dal momento che nessuna delle organizzazioni fornitale certificazione, l'intero carico fu rifiutato.

Data articolo: marzo 2007
Foto : © Greenpeace
Didascalia: il cerchio con la "X" al centro è stato realizzato da alcuni attivisti di Greenpeace in un campo di mais OGM a Grezet Cavagnan, per indicare una zona di contaminazione GM
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Registro contaminazione OGM


a cura di Greenpeace Italia

NASCE IL PRIMO REGISTRO MONDIALE
ON LINE DELLA CONTAMINAZIONE DA OGM

Greenpeace e GeneWatch lanciano oggi il primo registro mondiale della contaminazione da Ogm: http://www.gmcontaminationregister.org. Il sito, con un pratico motore di ricerca, offre i dettagli di tutti i casi noti di contaminazione da Ogm di cibo, mangimi, semi e piante selvatiche nel mondo. “Nessun governo o agenzia internazionale ha creato un registro pubblico degli incidenti o degli altri problemi associati alle colture Ogm. Non si può chiudere un occhio quando si ha a che fare con il biotech che implica un rilascio incontrollato di organismi viventi nell'ambiente afferma Federica Ferrario, della campagna Ogm di Greenpeace.

Dalla loro introduzione nel 1996, gli Ogm hanno causato 62 incidenti legati alla contaminazione da Ogm illegali o senza etichettatura, in 27 Paesi, in 5 continenti. E questi sono solo gli incidenti di cui si è venuti a conoscenza. Lanciamo oggi questo registro mentre i governi si incontrano a Montreal per decidere sul regime di responsabilità internazionale per le colture Ogm. Se non si prendono delle misure concrete in questo senso, gli Ogm saranno completamente fuori controllo” sostiene Ferrario.

Scorrendo il registro, si scopre che il maggior numero di casi di contaminazione da Ogm si è registrato negli Stati Uniti (11 incidenti). La contaminazione da mais 'Starlink' si è verificata in sette Paesi: Stati Uniti, Canada, Egitto; Bolivia, Guatemala, Giappone e Corea del Sud. Il rilascio illegale di Ogm nell'ambiente o nella catena alimentare è avvenuto in India (cotone), Brasile (cotone e soia), Cina (riso), Croazia (mais), Europa, Germania (papaia) e Tailandia (cotone e papaia). Sei casi di effetti collaterali negativi in agricoltura sono stati riportati, inclusa la diffusione di erbe infestanti resistenti agli erbicidi.
robviz58
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Messaggio da robviz58 »

Alimentazione
11.09.08 - Coldiretti: Consumi, dal 1° gennaio nel biologico è allarme contaminazione OGM
Il 60 per cento dei consumatori pronti ad abbandonarlo




Dal primo gennaio 2009 scatta l'allarme contaminazione da organismi geneticamente modificati (OGM) per il biologico italiano con il rischio concreto di una inversione di tendenza sui consumi risultati in crescita del 10 per cento secondo i dati Ismea Ac Nielsen. E' quanto afferma la Coldiretti che, in occasione dell'apertura del SANA, sottolinea che secondo un sondaggio on line condotto sul sito http://www.coldiretti.it il 60 per cento dei consumatori è pronto a dire stop al biologico a tavola se sarà ammessa la contaminazione con organismi geneticamente modificati (Ogm) in percentuale dello 0,9 per cento senza indicazioni in etichetta a partire dal primo gennaio 2009, sulla base di quanto previsto dal regolamento CE 834/2007 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91 e introduce un' inaccettabile previsione riguardante la possibile contaminazione da Ogm dei prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali.

Dal punto di vista economico tale risultato significherebbe - sottolinea la Coldiretti - una perdita stimata sul mercato nazionale pari ad oltre un miliardo di euro a seguito del crollo nei consumi di prodotti biologici. Dall'indagine descrittiva emerge peraltro - prosegue - che se oltre il 60 per cento abbandonerà il biologico, ben il 13 per cento diminuirà gli acquisti mentre solo il 14 per cento non cambierà le proprie abitudini e il 13 per cento ne comprerà di piu'.

Si tratta di un risultato che - precisa la Coldiretti - evidenzia la netta contrarietà dei cittadini nei confronti delle contaminazioni da organismi geneticamente modificati (Ogm) che aumenta nei confronti di alimenti scelti e pagati con un differenziale di prezzo proprio perché garantiscono sicurezza e naturalità nel metodo di produzione. Risulta urgente quindi - precisa la Coldiretti - predisporre una disciplina che cautelativamente sia destinata a impedire ogni forma di contaminazione attivando un adeguato sistema di controllo dei prodotti di importazione e ristabilisca un clima di fiducia per i cittadini consumatori.

Una garanzia per i consumatori è quella - sostiene la Coldiretti - di acquistare prodotti biologici ottenuti nelle campagne italiane dove le coltivazioni sono garantite per l'assenza di contaminazioni ogm a differenza di quanto avviene per i prodotti importati.

Negli ultimi anni si è verificato un forte incremento delle importazioni di prodotti biologici da Paesi extracomunitari dove non valgono le stesse garanzie sanitarie e qualitative. Se - precisa la Coldiretti - dall'Africa si importano verdure e ortaggi, dall'Asia, dove la Cina è diventato il secondo produttore mondiale, arriva soprattutto riso mentre dall'America del sud banane e zucchero bio, da quella centrale cacao e zucchero e da quella del nord leguminose come fagioli, ceci o lenticchie.

L'Italia è il primo paese in Europa per superfici e numero di operatori impegnati nell'agricoltura biologica con 50.276 operatori che producono, preparano e commercializzano i prodotti biologici (con un leggero calo rispetto all'anno precedente dell'1,5 per cento), mentre le superfici coltivate su cui viene praticata l'agricoltura biologica registrano un leggero aumento (+0,2 per cento rispetto all'anno precedente) raggiungendo quota 1.150.253 ettari, circa l'8 per cento del totale della Superficie agricola utilizzata a livello nazionale, al primo gennaio 2008.

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Messaggio da luciano »

Mi sono accorto troppo tardi di questo thread!

robviz58, non incollare testo da altri siti, se non due o tre righe, ma metti il link dove si trova quello che vuoi far sapere, così se uno è interessato va a vederlo.

Le ragioni di questo sono:
1. E' inutile sprecare spazio del database per del materiale identico esistente altrove.
2. I motori di ricerca declassano i siti "copioni", che fanno copia e incolla di interi articoli o pezzi comunque troppo lunghi di altri siti e mi secca molto perdere page rank per questo motivo.

3. Non ho mai capito perchè uno si debba dare tanto da fare a incollare articoli di altri siti quando basta mettere un link.

4. (censura)

Questo vale anche per chiunque altro che avesse identici propositi di copia e incolla. :wink:
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Ramita
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Messaggio da Ramita »

Ho letto quasi tutto...questo thread non l'avevo mai letto mi pare...
un pó di tempo fa avevo aperto anch'io un thread nuovo chiamato codex alimentarius ma nessuno se n'é interessato...
tutto quello che dite fa parte di un piano internazionale chiamato codex alimentarius, che fa capo alla World Trade Organization.
chi non aderisce al codex al. viene sbattuto fuori dalla WTO e non fa affari piú con nessuno.
che c'éntra con gli ogm?
c'entra: il codex alimentarius é quel codice che non andrá solo in vigore qui negli usa, bensí in tutti i paesi intenzionati a rimanere a galla...e figurati se la nostra italietta non ci vuole stare a galla con tutti i suoi politicanti volta gabbana...
il codex fa entrare in vigore ogm, pesticidi e non ci sará piú modo di scelgliere fra bio e veleno...
inoltre tutti i cibi, o quasi tutti, verranno irradiati...

codex alimentarius...
cercatelo su internet, c'é il sito che avevo postato io che chiede di firmare contro il codex, questo aiuterebbe...non solo americani, ma tutto il mondo, e poi spero ci siano dei siti italiani che spiegano cosa sia...io non li ho cercati...se siete interessati fatelo...se ci sono petizioni possono aiutare...
mi direte...ma che dici???? seppur incerta voglio sperare che ci siano delle associazioni di ribelli che possono aiutare a cambiare qualcosa...so che quelli americani sono riusciti a frenare la food and drug administration varie volte per diverse cose...per cui...provare non guasta.
ciao a tutti
elisa ramita

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