della diagnosi: l'urina ed Ippocrate.

Qui si possono discutere e richiedere riferimenti del libro riguardo alla risoluzione di condizioni non ottimali di salute

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LAj
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della diagnosi: l'urina ed Ippocrate.

Messaggio da LAj »

Ho cercato un po' nel forum ma non ho più trovato la sezione in cui si parlava della possibilità di bere la propria urina.

Volevo condividere e sapere se eravate al corrente del fatto che Ippocrate usava ossaggiare la pipì dei pazienti per fare la diagnosi.

P.S.: girando sul forum ho trovato quest'altra su Ippocrate
Calogero ha scritto: Ippocrate diceva di non mettere sulla pelle tutto ciò che non si metterebbe in bocca e che potrebbe essere ingerito
infatti si usa in caso di irritazioni x contatto con ortica, medusa, etc... per l'ammoniaca ivi contenuta


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rita
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Messaggio da rita »

Ciao Laj,

io non ne so nulla di ippocrate riguardo l'urinoterapia ma ho provato a ricercare su internet qualcosa di piu' sull'urinoterapia

se ti puo' essere utile dai un'occhiata a questo link
http://www.mednat.org/cure_natur/tecnic ... erapia.htm


inoltre ho provato a usare la funzione cerca e ho provato a digitare urinoterapia. ho trovato 4 risultati.
probabilmente saraà cio' che avrai fatto anche tu..

inoltre ho un libricino piccolo piccolo sull'urinoterapia. non potendotelo passare, se vuoi puoi provare a chiedermi cio' che cerchi e io posso provare a riportarti una parte del testo che ti puo' interessare anche se mi sa che andremo OFF T... e saremo bacchettati...!!!
:lol: :lol:
se non mi è sfuggito , mi pare che non vi sia citato per niente ippocrate pero'...

qui la nostra amica Maryza, che posta sempre notizie interessanti spiega cosa è l'urinoterapia:

https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... inoterapia

altro materiale riguardante l'urinoterapia lo puoi leggerese seguendo questo link

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/ ... rapia.html

http://www.aemetra-valeriosanfo.it/Urinoterapia.html



su internet digitato urinoterapia+ippocrate e ho trovato cio':

Urinoterapia. La riscoperta di un'antica terapia naturale

http://www.snamid.org/Dottor-Web/urinoterapia.htm

Rita
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Maryza
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Messaggio da Maryza »

Già 2000 anni prima di Cristo i massimi esponenti della cultura egizia avevano intuito il significato biologico delle urine. E gli Assiri s’erano accorti che, assaggiando l’urina di una persona diabetica, questa risultava “dolce come il miele” e da qui il nome di diabete mellito.

Ma fu il grande Ippocrate (460-375 a.C.) prestigioso pioniere della scienza medica nell’epoca d’oro della Grecia, a capire, per primo, il fondamentale concetto che le modificazioni di aspetto e contenuto delle urine costituiscono la spia di modificazioni in atto nel corpo umano.

Egli descrisse con grande accuratezza molteplici diverse combinazioni di colori, odori e consistenza delle urine, correlandole con malattie di diversi organi e apparati.

Per oltre un millennio la vera funzione dei reni rimase sconosciuta, tanto che le ipotesi di Pitagora, Ippocrate e Galeno sulla formazione delle urine rimasero incontrastate.

L'uroscopia rappresenta il più antico esame clinico di cui si sia mantenuto il ricordo storico, esso consisteva nell'osservazione ad occhio nudo dell'urina e può essere considerato il precursore dell'odierno esame dell'urina.

La nascita dell'uroscopia si fa risalire alla scuola fondata dal medico greco Ippocrate (460-375 a.C.), che rappresenta il maggiore esponente della medicina greca. Egli considerava l'urina come parte del sangue: uno dei quattro umori dai quali dipendevano tutti i fenomeni vitali. Gli altri erano il flegma, la bile gialla e la bile nera o atrabile.

Per la prima volta la malattia viene considerata come un male dell'intero organismo e non di una sola parte di esso. Con la scuola ippocratica l'uroscopia assunse un vero e proprio valore semeiologico; questa interpretazione ebbe un notevole influsso non solo sul pensiero scientifico del tempo ma anche del millennio successivo.

Per oltre un millennio la vera funzione dei reni rimase sconosciuta, tanto che le ipotesi di Pitagora, Ippocrate e Galeno sulla formazione delle urine rimasero incontrastate.

L'esame eseguito da Ippocrate e dai suoi allievi non si fermava alla semplice osservazione dell'aspetto dell'urina, come potrebbe far pensare il termine uroscopia, ma faceva parte dell'indagine anche un attento studio del colore, della densità, dell'odore e del sapore. Gli ippocratici classificavano i vari aspetti dell'urina distinguendo in "tenuis, crassa, albicans, biliosa, rubra, aeruginosa, varia" che corrispondeva a: limpida, torbida, biancastra, verdastra, rossa, bruna, con aspetto diverso.

Ippocrate infatti affermava: "... Perché con l'urina tutto è chiaro davanti agli occhi, mentre con il polso tutto è subordinato al tatto. Sembra più facile giudicare in base a ciò che si vede piuttosto che in base a ciò che si tocca".


L'uroscopia era una pratica molto seguita, ma per ottenere delle informazioni utili era necessario seguire delle regole; il trasgredire a queste regole avrebbe tolto qualsiasi significato all'esame stesso.

Erano conosciuti inoltre numerosi fattori che dovevano essere tenuti presenti perché erano in grado di modificare le caratteristiche dell'urina. I principali fra questi fattori erano rappresentati da: l'ora dell'emissione, l'età del malato, il sesso, il temperamento, l'alimentazione, l'attività fisica.

Altri fattori potevano influenzare i caratteri dell'urina erano il freddo ed il caldo, il variare delle stagioni, tutti fattori che ogni medico che praticava l'uroscopia doveva considerare.

L'uroscopia, non si serviva solo della vista, ma era un esame complesso in cui erano coinvolti anche gli altri sensi: l'olfatto, il gusto, il tatto e addirittura l'udito. Nella tabella seguente sono riportati i principale fattori che dovevano essere considerati durante l'esame uroscopico.

L'aspetto:
tenuis (limpida), crassa (torbida), albicans (biancastra), biliosa (verdastra), rubra (rossa), aeruginosa (bruna), varia (con aspetto diverso).

Il colore:
il colore dell'urina deriva dal mescolamento dei colori dei quattro umori: il rosso del sangue, il bianco della flegma, il giallo scuso della bile gialla, il verdastro della bile nera.

La sostanza dell'urina e la sua consistenza:
era suddivisa in sei gradi: tenuità assoluta, relativa, densità media, grossolanità, spessore relativo ed assoluto (corrisponde all'attuale densità)

La quantità dell'urina:
era in relazione alla quantità delle bevande, successivamente la poliuria fu messa in rapporto anche con alcune malattie; per esempio nel diabete "era dovuta ad un eccessivo riscaldamento dei reni che attiravano l'umidità dal fegato".

L'ora dell'urina:
erano preferite le urine del mattino a digestione terminata.

L'età del malato:
a causa dell'eccesso di calore e di umidità l'urina rossa e densa nel bambino, bianca e densa nel vecchio a causa della abbondanza di flegma.

Il sesso:
l'urina della donna era densa e torbida, di colore bianco tendente al livido perché ha meno calore dell'uomo e vive nell'ozio, nell'uomo è più colorata perché contiene più sangue e bile.

Il temperamento:
aveva una certa influenza anche sul colore e sulla consistenza: citrina e tenue nel collerico, bianca e tenue nel flemmatico, bianca e densa nel melanconico, rossa e densa nel sanguigno.

L'alimentazione:
solida o liquida, calda o fredda, regime carneo o vegetale fanno assumere particolari caratteri all'urina; anche il vino influenza il colore, il vino rosso colora le urine, mentre il vino bianco le decolora.

L'attività fisica:
il calore del corpo per mezzo degli esercizi fisici colora le urine, per esempio chi pesca con la lenza e gli scrittori hanno una urina poco colorata a differenza di quella degli agricoltori e dei vignaioli.

Un abbraccio :wink:
Maryza
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Messaggio da mira28 »

ciao Laj.
A proposito dell'urino terapia esiste una vasta bibliografia:" Amaroli o l'acqua della vita", del dott. Scaller oppure "Il succo della vita" di Hans Hoting.
Io la pratico da diversi anni e ne ho sempre tratto benefici, sia se usata internamente che esternamente, a maggior ragione per chi , come noi, segue una sana alimentazione.
Potrebbe sembrare una cosa assurda 8O , ma consiglio di documentarsi.
ciao :wink: .
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Messaggio da erre »

Forse non ricordate che luciano apri' una sezione per discuttere dell' urinoterapia, pratica interessantissima. Ma lo stesso fu cancellato perche' alcuni stessi iscriti al forum ritenevano inconciliabili le due cose. Per me a torto.
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Messaggio da luciano »

Questo è un sito sull'urinoterapia o amaroli:
http://www.amaroli.eu/amaroli%20Good%20Effect.htm

In pratica è il portale dell'urinoterapia:
http://www.amaroli.eu/
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LAj
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Messaggio da LAj »

Maryza ha scritto:Già 2000 anni prima di Cristo i massimi esponenti della cultura egizia avevano intuito il significato biologico delle urine. E gli Assiri s’erano accorti che, assaggiando l’urina di una persona diabetica, questa risultava “dolce come il miele” e da qui il nome di diabete mellito.
...
Un abbraccio :wink:
Maryza
Maryza,
sono contento di ricevere le tue repliche completissime nella descrizione
ma allo stesso tempo mi pervade la curiosità sulle fonti di cui disponi.
In questo caso in particolare
ma non mi meraviglierei di scoprire che sei dotata di ampia cultura in fatto di naturopatia e ciò che gli gravita intorno.
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Messaggio da LAj »

mira28 ha scritto:ciao Laj.
A proposito dell'urino terapia esiste una vasta bibliografia:" Amaroli o l'acqua della vita", del dott. Scaller oppure "Il succo della vita" di Hans Hoting.
Io la pratico da diversi anni e ne ho sempre tratto benefici, sia se usata internamente che esternamente, a maggior ragione per chi , come noi, segue una sana alimentazione.
Potrebbe sembrare una cosa assurda 8O , ma consiglio di documentarsi.
ciao :wink: .
Grazie mira,
non l'ho mai trovata assurda ma effettivamente, non essendo documentato non ho idea di come possa risultarne una terapia.
Quando avrò finito di documentarmi sulla diagnosi torno al tuo link.
ciao :)
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Maryza
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Messaggio da Maryza »

Sono una ricercatrice incallita... Se vai nel mio profilo vedrai che i miei interessi sono scienza e conoscenza. (da sempre)

Ti devo dire che sono informatissima sull'urinoterapia perchè come ho già descritto in un post precedente ne ho fatto esperienza personale a causa di una gravissima malattia che ho dovuto affrontare anni fa e quindi attingevo info da ogni parte per poter guarire senza danni da farmaci.

Inoltre possiedo (per mia fortuna) una nutrita bibblioteca da dove attingo la mia conoscenza che spazia in tutte le direzioni possibili.
A mio figlio dico sempre che quando lascio il corpo, gli lascio un'eredità dal valore inestimabile: i miei libri!

La lettura, mi ha accompagnata fino ad oggi da quando ero bambina (ora ho 55 anni) trasformando la mia vita giorno per giorno.

Credo che La lettura renda una persona completa, la conversazione la renda agile di spirito e la scrittura la renda esatta.

Per me la lettura è come il cibo: non solo dev'essere sana, ma conviene masticarla e digerirla.

Per quanto riguarda l'argomento del topic sull'urinoterapia, ti cito le fonti da dove ho attinto alcuni passaggi, altri li ho attinti da appunti che conservo (come mia abitudine) quando all'inizio mi sono documentata per fare la mia esperienza.

Poi naturalmente assemblo tutto e viene fuori quello che si legge. E' un lavoro che richiede tempo, ricerca, energia, coscienza e memoria.

Alcuni testi che ho attualmente in casa: (alcuni li ho prestati e non mi sono più stati restituiti).

Amica Urina di Pierfrancesco Maria Rovere
La Fontana d'Oro di Coen van der Kroon
Amaroli o l'acqua di vita di Christian Tal Schaller
Amaroli & Digiuno sempre di Christian Tal Schaller

Più si legge, più s'impara e naturalmente deve seguire anche la pratica come ho fatto nel caso dell'urinoterapia.

Un abbraccio :wink:
Maryza
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