Storia di insuccesso

Specifico sulla transizione, per chiedere suggerimenti, chiarire punti del libro a riguardo, descrivere sintomi comparsi all'inizio o durante.

Moderatore: luciano

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swami863
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Storia di insuccesso

Messaggio da swami863 »

Ho bisogno stasera di condividere una storia di insuccesso bella e buona che è successa stasera, ma che si ripete puntualmente ogni 15/20 giorni.

Sono in transizione da 10 mesi e senza fatica ho eliminato molti cibi mucosi: ne restano ancora un paio belli tosti, l'ho già condiviso, sono il pane e i formaggi.

Beh! direte, mangiali ogni tanto se proprio non rieci a trattenerti e nel tempo vedremo!
Non è solo queso il problema, ragazzi, ma ben più doloroso: è che quando li mangio (come ho scritto ogni 3 settimane circa) la mia mente ha memorizzato la possibilità di ESAGERARE, non si accontenta di assaggiarli, di mangiarne una porzione, è come un circuito fisso: o niente o abbuffiamoci!

Ma come se ne esce?...ammmesso succeda a qualcun altro...
Perchè è così difficile per me CAMBIARE questo comportamento? Ogni volta che riparto dopo questo pasto allargatissimo, mi sento forte, mi sembra sarà diverso, poi come in una pista di automobiline, rieccomi a rieccomi a rifare lo stesso circuito!

Stasera l'ossessione per questi cibi ho cercato di contrastarla in ogni modo...uff! Non ce l'ho fatta! Saranno crisi di astinenza che non so riconoscere e gestire....sono episodi che esistevano anche prima, solo Ehret li ha messi più in luce: tutto o niente!

Ho voglia di sperimentare nuovi percorsi!

Anche perchè io mi chiedo: ma se pur con queste cadute, questo Sistema mi ha fatto riscontrare comunque tanti benefici, cosa proverei con una transizione più stabile??? 8O :P

Scusate lo sfogo, stasera mi sento Paperino che corre sul posto!

Alessandra


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Messaggio da ikxikx »

Sono in transizione da 10 mesi
**************************
dai tempo....
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janin43
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Messaggio da janin43 »

Non sentirti un fallimento per un' abbuffata ogni 15-20 gg, non ti succede niente. La cosa più brutta è appunto dal lato psicologico, ma è sbagliato sentirsi cos'. Forse chiedi troppo al tuo fisico e poi si prende da solo ciò che gli neghi. Anche a me succede così, credo peggio, perchè è 2- 3 volte in settimana in questo periodo. L' estate è un' maltra cosa. magari anche per te questo è un periodo di maggior impegno e si insinua quel po' d' ansia, d' apprensione che ci viene naturale compensare con del cibo che sentiamo come gratificante.
Proprio oggi io sono in una giornata delle peggiori. Però vengo qui a prendere forza da voi e riparto domani con più esperienza e spero indulgenza verso di me. Mi tratto molto male. E qui ho conosciuto gente che cerca di volersi bene.
Questo dobbiamo imparare credo.
Stai su! Stiamo su, dai, forza!
Ti abbraccio.
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mauropud
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Re: Storia di insuccesso

Messaggio da mauropud »

Ricordo che quando ero bambino mi feci una abbuffata di salsicce fresche cotte al caminetto con pane.
Come spesso accadeva, avevo esagerato e finii per vomitare tutto! :D

Da allora non ho piu' toccato quella roba e ricordo che anche il solo odore mi nauseava! :D

Chissa' se una cosa del genere puo' funzionare anche con Alessandra?
Saluti
Mauro
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Messaggio da swami863 »

Siet molto carini, grazie, stasera ero un pò giù, perchè in assoluto so di essere una persona che sa cambiare, mi preoccupa però questa cosa di rifare sempre lo stesso giochetto!!

E' che la mia mente (o il mio corpo) è come impazzisse quando riassapora certi cibi: vi assicuro che sono una persona normale in mille situazioni, mi riconosco un buon equilibrio...poi perdo il controllo di fronte alla focaccia al formaggio! Ma sono sempre io?? 8O

In un altro post stasera viene ricordato il valore della frutta dolce fresca e del mangiare a sufficienza, a volte non abbiamo da scomodare disturbi alimentari per spiegare istinti ...più vicini alla sanissima FAMEEEEE!!!!!

Ad esempio fino a prima di Ehret avevo vere ondate di paure in certi giorni: neanche a dirlo erano i giorni in cui mangiavo MOLTE PROTEINE, da quando ho tolto carne and co. non ho mai più avuto sintomi simili, ho avuto cambiamenti caratteriali pazzeschi!!
Eppure se dico questo a un medico mi ride dietro!

E' che faccio ancora fatica a "farla semplice", a pensare che sia un linguaggio del corpo il fatto di desiderare certi cibi, io tendo ancora a legare tutto al mentale, a voler guarire la mente...uff!!

Come si dice qui "dobbiamo disimparare ciò che abbiamo appreso"...:)

Grazie di esserci ragazzi!

Ale :)
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Messaggio da swami863 »

Janin, in un altro post scrivi:
"Io ieri sono stata a Trento alla conferenza di Luciano e ho detto che senza carboidrati per me è impossibile avere la forza necessaria per fare sport. In più dopo due giorni di frutta cado in una giornata di abbuffata tremenda di carboidrati e zuccheri. Luciano mi ha risposto che a volte c'è una dipendenza psicologica dai carboidrati. "
(scusate ma non sono stata capace di riportare)
...avete anche parlato di possibili strategie/soluzioni per superarle?
Uff, VOGLIO STARE BENE!! Dopo l'episodio di ieri stamattina la sento la differenza, rispetto al mio quotidiano solito, in cui sono bella vispa e pimpante, sembra impossibile che nei giorni dimentichi tutto questo e il desiderio di quelle schifezze torni così forte!!
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flib
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Messaggio da flib »

ciao swami863, se ti può consolare, in questo ultimo mese anche io ho "difficoltà di rapporto" con gli amidi.
Quando mangio frutta sciogliente (tanta uva in questo periodo) aumenta il desiderio dei cibi amidaceo/mucosi.
Se non cedo alla tentazione la voglia si placa dopo mezzora/un ora; se cedo e assaggio qualcosa come un cracker o un biscotto faccio fatica a smettere. Anche se mi sono riempito di verdure crude e/o cotte la mia mente "bacata" trova ancora spazio per il muco 8O.

Credo che in questi casi sia meglio ridurre la frutta sciogliente ed aumentare le verdure crude. Poi è utile non avere in casa cibi mucosi tentatori :wink:

Ho trovato un buon compromesso con le castagne che per quanto amidacee sono sempre dei frutti. Con le castagne riesco a placare la voglia di amidi.
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ursamajor
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Messaggio da ursamajor »

Non ti scoraggiare Alessandra. I grandi imparano dalle cadute, se te ne rendi conto e ne parli è già una gran cosa....poi quando la tua anima sarà veramente stufa di essere presa in giro dalla mente, vedrai che darai da sola un bel giro di vite...la tua forza di volontà sarà accresciuta ed il tuo corpo ti ringrazierà! :wink:
"La nostra immaginazione è il solo limite che ci separa da quello che saremo in grado di ottenere in futuro"
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swami863
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Messaggio da swami863 »

Dici bene Urasamajor!
Spesso mi dico "è ora di girare la clessidra!" intendendo il giro di vite a cui ti riferisci...e l'ho fatto per molte cose., con determinazione!

..ma rispetto al cibo...i propositi sono ancora evidentemente solo di una parte di me, non c'è ancora un accordo completo...una "sinfonia", per usare una metafora che mi parla molto :)
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bactabeven
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Messaggio da bactabeven »

Ciao a tutti :D

Leggo tante volte in questa discussione le parole mente e corpo, mente e corpo... Ho paura che in questo caso non c'entrino molto. Quando disintossichiamo cambiamo atteggiamento mentale ed anche la personalità si adegua e cambia, insieme cambia anche la nostra capacità di avvertire quello che abbiamo intorno e se non siamo attenti, per troppa gentilezza o per bontà o per inadeguatezza caratteriale, ce ne facciamo carico e dobbiamo sfogare in maniera materiale col sesso, col cibo, con quello che ognuno ha di meglio/peggio per sfogare un problema spirituale innescato anche dalla disintossicazione.

E' importante in questo caso credere fortemente nelle proprie capacità. Bisogna inoltre cercare di fortificare la propria spiritualità che è rimasta indietro nel cammino di crescita dell'individuo: mangiamo meglio e il corpo ne giova, coltiviamo l'etica e i rapporti col nostro prossimo e le nostre amicizie ne giovano, orbene cerchiamo la giusta "via" per far progredire e fortificare il nostro spirito che non diventi il nostro tallone di Achille altrimenti ci gioca due brutti scherzi, il primo ci fa abbuffare, il secondo ci fa sentire in colpa toccando in un colpo solo il nostro corpo e la nostra mente che invece stannno già dando il massimo e ottengono dei risultati.

Quest'ultimo paragrafo che ho scritto non sarebbe stato necessario se non ci avessero insegnato che lo spirito è separato dal corpo, anche questo dobbiamo reimpararlo :D
Denghiu !! (Aldo Biscardi)
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Messaggio da janin43 »

flib, leggi Windin in " avanti tutta ", troverai delle sagge risposte.
Ciao e in bocca al lupo anche a te.
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Antishred
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Messaggio da Antishred »

Ciao Alessandra!

Pensa che ieri ti avevo risposto ma poi mi si è impallato il pc e ha cancellato tutto...

Ti avevo scritto due punti:

1 - Hai già intuito: molto probabilmente hai soltanto fame. Magari per 20 giorni riesci a sopprimerla ma poi basta quel momento di debolezza e il controllo scivola via. Io noto proprio su di me che se mangio poca frutta, quel giorno i cibi mucosi cominciano a sembrare interessanti... Quando il corpo è in riserva, tutto gli sembra appetitoso, perchè sta cercando di sopravvivere!

Ricordiamoci che abbiamo intrapreso un percorso in cui si comincia finalmente a dare al nostro corpo, la nostra "macchina", il carburante migliore. Ma glielo vogliamo dare sto carburante sì o no??

Vi prego, non guardate la faccenda dal punto di vista breathariano, gassariano, azotariano o materiaoscurariano che sia: ora che siamo ancora in transizione, pensiamo a mangiare il buon cibo, mangiare la frutta, mangiarne abbastanza.

La frutta è perfetta per il nostro corpo, si trova a suo agio e lo stesso vale per la nostra mente, perchè sapete, possiamo dividerci in mille parti, ma siamo sempre degli individui, delle unità e quello che funziona per una nostra parte, funziona anche per tutto il resto.

Ricordiamo anche che la frutta è molto ricca di acqua, che subito gonfierà l'intestino, ma poi verrà riassorbita e la nostra adorata pancia ritornerà in modalità normale, dopo una breve escursione in modalità Buddha.
La frutta può anche gonfiare perchè fermenta con i depositi nell'intestino, ma più se ne mangia e più questi disturbi si assottiglieranno. Altrimenti si resterà sempre in quel limbo in cui la frutta darà sempre fastidio.

Se i disturbi sono insopportabili, ovviamente è meglio lasciar stare per il momento e aumentare la verdura fibrosa come consiglia Ehret. Ma se si è già da un annetto in transizione io direi, coraggio, aumentiamo la frutta. 3-4-5 chilogrammi al giorno penso sia il minimo se si vuole avere abbastanza energia per affrontare la vita moderna. 2-3 pasti di frutta al giorno e dopo le 18 un pasto di verdura e chi ne vuole, patate o cereali o verdure cotte.

Il cibo diventerà un piacere e soprattutto ci appagherà e per la prima volta saremo felici di mangiare il cibo che ci fa sentire meglio, senza più pensare che alla fine questa messinscena della frutta non è fatta per noi o che siamo troppo malati o intossicati "per" mangiare/fare qualcosa.
Bisogna avere fiducia nel potere rigenerante della frutta. Il nostro corpo sarà per la prima volta energetico e la nostra mente lucida e ci vedremo chiaro. Vederci chiaro è anche un'arma a doppio taglio, in quanto può mostrarci la nostra vera persona, con pregi e difetti che vorremmo cambiare.

Fiuu... ho finito (il primo punto).

2 - Alessandra, tu hai scritto:
Uff, VOGLIO STARE BENE!!
Sai cosa? Se pensi che VUOI stare bene, stai creando una situazione in cui, appunto, VUOI stare bene. Tra il VOLERE stare bene e lo STARE BENE capisci che c'è una bella differenza. Ti è mai capitato di pensare di STARE BENE? Noterai cosa intendo. "Io, Qui, Ora, Sto Bene". Punto. Prova a pensare che in realtà non sia il cibo che ci fa stare bene, ma il fatto che siamo rilassati e amiamo noi stessi e il mondo. Questo non è del tutto così, ma una bella fetta di salute è creata da questo modo di pensare.

Perciò fammi il favore, stai bene! :)

Concentrati sul costruire le nuove e migliori abitudini, le vecchie se ne andranno via da sole: assecondale finchè ti vengono a trovare, poi quando sarà il momento, semplicemente non ti apparterranno più.
Non avere fretta, ci vuole tempo! TEMPO!!! Credi che su 20-30-40 anni basti qualche mese per raddrizzare il tiro? Ci vuole tempo, è inutile nascondersi. Non è neanche una corsa, non c'è veramente una meta. La meta dovrebbe essere il benessere, sentirsi bene con se stessi e in equilibrio. Il cibo è solo una parte di questo percorso. Una Parte. Non il tutto. Non ha senso credere che una volta raggiunto quell'obiettivo saremo felici. Nessun obiettivo ci renderà felici. Siamo noi che decidiamo di "sbloccare" la nostra felicità in quel momento. Il punto è che siamo noi a bloccarci e a limitarci, in tutti gli ambiti. Se pensiamo che "non potremmo" avere quel x "se non y" allora ci stiamo bloccando.

Questo può essere un bel percorso di ricerca.

A presto, vediamoci un giorno, magari un fine settimana??
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Antonogien
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Messaggio da Antonogien »

ciao a tutti,
mi ha fatto molto piacere leggre questo topic perche aiuta lo spirito. ogni caduta presuppone il rialzarsi per andare avanti.
io dopo la caduta durata 3-4 mesi, sto provando a rialzarmi ma le ginocchia scricchiolano sonoramente.
ma il ricordo di quanti bei risltati ho conseguito quando seguivo la strada, mi infonde coraggio!

e ripenso a quando dice che solo seguire la non colazione e' un buon inizio.

il mio corpo e' diventato estremamente sensibile alla carenza dei carboidrati, al momento del bisogno mani e piedi diventano ghiacciati (da persona onnivora non ebbi mai tale problema) e il sintomo scompare non appena mangio del pane integrale. qui non si tratta di suggestione, ma di segnali che il mio corpo mi lancia. allora ascolto il corpo e gli fornisco carboidrati per tornare "normale".
il desiderio di carboidrati non e' dovuto dalla fame, per quella ci pensano frutta e verdure cotte, ma viene da campanelli d'allarme che sento.

la strada e' lunga, son in transizione da febbraio, ma mi farebbe piacere ricevere un consiglio sul fatto degli arti ghiacciati in seguito al calo di zuccheri mucosi.

tengo a dirvi che la prima volta son caduto perche seguivo ehret solo con la testa, imponendo la dieta di transizione al mio corpo, non appena la mente si e' indebolita, son caduto nell'abbuffata dei cibi mucosi. e vi ci stavo bene...
ora voglio fare una dieta di transizione meno rigida e piu graduale.

vi ringrazio per l'aiuto vicendevole che ci stiamo dando.
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swami863
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Messaggio da swami863 »

E' vero, a volte la transizione all'inizio è una scelta che riconosciamo essere sana, essere la scelta giusta, ma che una parte di noi non è pronta ad accettare troppo velocemente, d'altronde qui è pieno di "anziani" che ce lo ricordano!! (...nel libro poi si legge ovunque)

Si Carlo, m'impegno a mangiare di più, anche se fatico ancora a dosare frutta e verdura: troppa frutta sicuro che mi riempie lo stomaco, ma a volte mi scatena ossessioni pazzesche per cibi mucosi ...forse disintossicazione troppo violenta... 8O

Comunque l'importante per me è non perdere il focus, come dici tu "la direzione giusta": rispetto alla caduta di Lunedì, ho bevuto solo acqua e una limonata nelle ore successive, il giorno dopo mi sono data una bella scrollata e ...rieccomi qua!!

Grazie ... a te...a tutti! da sola non ce l'avrei fatta in questi Mesi!! Ale

P.S. rispetto al vederci, ti ho mandato un sms, così ci mettiamo d'accordo meglio! :)
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ale75
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Messaggio da ale75 »

Ciao Ale,
riporto quanto scritto da Luciano su questo sito, nella sezione "iniziando" : "Fisiologicamente parlando, si deve comprendere che una volta che il corpo inizia il cammino della disintossicazione, sta facendo un'inversione di 180°. La sporcizia nel corpo farà di tutto per tentare di convincerti ad abbandonare il sistema di guarigione della dieta senza muco. La guerra psicologica è l'armamento che il tuo corpo userà contro di te."
E' proprio così, ogni tanto fa bene rileggerlo. Questa è la battaglia più dura che dobbiamo vincere. Non arrenderti, non importa quante volte cadrai o quanto tempo ti servirà, l'importante è essere convinti ed arrivare alla meta! :D
Com´è il cibo così la mente, com´è la mente così è il pensiero, com´è il pensiero così è l´azione.

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