Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?
Inviato: 8 giugno 2014, 16:22
Questo è un caso presentato dal Dott. Pablo Koval su https://www.facebook.com/groups/terapianeural
La paziente si lamentava di dolori articolari e muscolari dalla testa ai piedi. Una sola infiltrazione di procaina sul sito del 18, corrispondente al dente del giudizio 18, in alto a destra, ha risolto i sintomi immediatamente.
È stato scelto questo dente per iniziare a fare neuralterapia vista l'inclinazione dell'impianto e anche per il fatto di essere posizionato in un punto che produce molto spesso campi di disturbo.
Al paziente è stato consigliato di aspettare. Vedete quanto è rispettoso Koval, che vuole che la decisione nasca dal paziente. Tenere ancora un po' l'impianto incriminato e, nel momento in cui si ripresenterà la sintomatologia, se un test di Huneke dovesse dare di nuovo un risultato positivo, procedere alla rimozione dell'impianto in zona 18.
Provate ad immaginare cosa avrei detto io a Koval davanti al consiglio di tenerlo ancora un po'!!.. (non trovo una faccina per esprimere la parolaccia adatta). Ma la filosofia che Koval abbraccia è giusta: lasciare al paziente tutto il tempo che gli è necessario per maturare la consapevolezza nella sua testa.
Maturare la piena convinzione e consapevolezza per sè stessi, prima della bonifica dentale, è importante!

Ogni caso fa storia a sè, ha caratteristiche tutte sue relative al livello del sistema di regolazione. Dev'essere interpretato nel suo contesto. Una cosa successa in un caso singolo dev'essere estrapolata e non è detto che sia riscontrabile in generale sempre. Però una lezione che traiamo da questa descrizione di Koval è che esiste l'opzione di andare a fare una prova con neuralterapia intorno agli impianti (quelli di titanio sempre da sospettare) con possibili effetti focali. Per correttezza bisogna ricordare che in svariati casi la prova della procaina su denti o nella bocca ha dato risultati equivoci o falsi negativi.
___ La neuralterapia è la tecnica di iniettare un sito sospetto per verificare se ciò possa far scomparire temporanemente dei sintomi ad distanza di dubbia provenienza. ___
La paziente si lamentava di dolori articolari e muscolari dalla testa ai piedi. Una sola infiltrazione di procaina sul sito del 18, corrispondente al dente del giudizio 18, in alto a destra, ha risolto i sintomi immediatamente.
È stato scelto questo dente per iniziare a fare neuralterapia vista l'inclinazione dell'impianto e anche per il fatto di essere posizionato in un punto che produce molto spesso campi di disturbo.
Al paziente è stato consigliato di aspettare. Vedete quanto è rispettoso Koval, che vuole che la decisione nasca dal paziente. Tenere ancora un po' l'impianto incriminato e, nel momento in cui si ripresenterà la sintomatologia, se un test di Huneke dovesse dare di nuovo un risultato positivo, procedere alla rimozione dell'impianto in zona 18.
Provate ad immaginare cosa avrei detto io a Koval davanti al consiglio di tenerlo ancora un po'!!.. (non trovo una faccina per esprimere la parolaccia adatta). Ma la filosofia che Koval abbraccia è giusta: lasciare al paziente tutto il tempo che gli è necessario per maturare la consapevolezza nella sua testa.
Maturare la piena convinzione e consapevolezza per sè stessi, prima della bonifica dentale, è importante!

Ogni caso fa storia a sè, ha caratteristiche tutte sue relative al livello del sistema di regolazione. Dev'essere interpretato nel suo contesto. Una cosa successa in un caso singolo dev'essere estrapolata e non è detto che sia riscontrabile in generale sempre. Però una lezione che traiamo da questa descrizione di Koval è che esiste l'opzione di andare a fare una prova con neuralterapia intorno agli impianti (quelli di titanio sempre da sospettare) con possibili effetti focali. Per correttezza bisogna ricordare che in svariati casi la prova della procaina su denti o nella bocca ha dato risultati equivoci o falsi negativi.
___ La neuralterapia è la tecnica di iniettare un sito sospetto per verificare se ciò possa far scomparire temporanemente dei sintomi ad distanza di dubbia provenienza. ___