Ciao, in questi giorni ho fatto dell'orgonite e ho realizzato le foto dei vari passi per poterla produrre e, soprattutto, sperimentare.
I materiali che occorrono sono:
- cristalli di quarzo ialino (cristallo di rocca) monoterminati cioè, con una
sola punta;
- dei trucioli di metallo (alluminio);
- resina al poliestere (o epossidica).
Ecco due foto dei cristalli:

i cristalli sono della dimensione della falange di un dito: prima di usarli conviene lavarli sotto acqua corrente per eliminare tutte le possibili negatività che possono aver acquisito.
Foto dei trucioli di alluminio facilmente reperibili presso un laboratorio di produzione di infissi in questo materiale: li danno via senza problemi. E' importante che siano come mostrerò così, nel momento in cui si versa la resina, questa scende nello stampo senza problemi. Se, per esempio, è limatura molto sottile, la resina fa indubbiamente più fatica a riempire tutto lo stampo creando magari dei vuoti o delle bolle che, a quanto sembra, non sono proprio il massimo:
Ecco la resina che ho usato, una confezione da 750ml:
come si vede dalla foto, insieme alla resina viene dato anche il catalizzatore (indurente) che deve essere miscelato ad essa prima che questa venga versata negli stampi. Se fa troppo freddo bastano 3/4 di catalizzatore, mentre va bene mezzo contenitore se fa caldo. Questo è importante per evitare che la resina si spacchi una volta solidificata.
Bene, come stampo per fare l'orgonite ho usato una placchetta di gomma da forno (quindi resistente alle alte temperature visto che la resina si riscalda molto prima di solidificarsi) per fare dolci, reperibile in qualsiasi negozio per prodotti per la casa, dove ho messo un centimetro o poco più di trucioli sul fondo e poi e il cristallo. Quest'ultimo va posizionato orizzontalmente e non vi è alcuna differenza dove la punta è direzionata:
poi ho preparato gli altri stampi:
in questa foto si vede come ho ricoperto ogni cristallo con altro alluminio, fino a mezzo centimetro sotto al bordo: non c'è bisogno di pressare i trucioli, basta solo riempire gli stampi. Ho fatto la stessa cosa anche nei 6 bicchieri (tipo nutella, quelli da pasto normali): l'altezza dell'orgonite fatta nei bicchieri è di 3 centimetri o giù di lì:
Poi ho messo il catalizzatore nella resina, ho richiuso il tappo e ho agitato per bene per 4, 5 minuti. A questo punto ho versato la resina negli stampi e sono riuscito a colmarne 10:
Una volta versata la resina (in genere si hanno dai 20 ai 30 minuti di tempo prima che inizi a solidificarsi, quindi c'è tutto il tempo per versarla), si possono spingere dentro i trucioli che escono fuori con uno stecchetto di legno, per evitare che, se si appoggia l'orgonite su un mobile, per esempio, questo possa graffiarsi. Non ci sono problemi nel fare questa operazione, non scoppia niente
In genere, ci vogliono un paio di orette prima che il tutto si solidifichi. Conviene fare l'orgonite in stampi di vetro o nella placchetta che ho usato perchè, se si usano per esempio dei bicchieri di plastica, la resina li scioglierà riscaldandosi. Si possono usare anche delle placchette da forno di metallo anti-aderente, quelle per fare budini o i muffin.
Ecco l'orgonite tolta dagli stampi una volta che si è ben solidificata: conviene tenerla fuori (e prepararla sempre all'aria aperta) un giorno prima di portarla in casa perché emana un odore caratteristico, ma poco piacevole:
Bella, vero? Alla fine ci vuole più tempo nel versare la resina che a prepararla! Una volta seccatasi la resina, l'orgonite emanerà, almeno per le persone più sensibili, una piacevole sensazione di fresco, molto rilassante. E' importante anche avere sentimenti positivi, di amore, quando la si prepara, ma questo lo si capisce col tempo.
Appena avrò del tempo, scriverò un po' di cose sull'uso che se ne può fare, sia per quanto riguarda il miglioramento della qualità del cibo (frutta, verdure, acqua) che dell'ambiente in cui si vive etc.
Disclaimer
Questo tutorial è indicativo su come si realizza l'orgonite di base che tante persone, oramai, hanno potuto verificare e sperimentare per la sua efficacia e declino ogni responsabilità per una eventuale preparazione non corretta et similia.
Un saluto
Aran