Ciao sono Curry
Inviato: 5 dicembre 2007, 11:15
Un primo post l’ho già scritto. Ora mi presento un po’.
La mia avventura, in termini di alimentazione, comincia circa un anno e mezzo fa, a fine estate. Avevo allora una bimba di due anni e mezzo e un bimbo di 7 mesi, mi apprestavo a rientrare part-time al lavoro, e dovevo far coincidere tutto. Tra cui, la casa. Premetto che io e mio marito in casa siamo uno strazio, “casalingamente” parlando, ma io ho un solo punto forte: la cucina. Adoro cucinare. E qui son giunti i problemi. La fretta e gli impegni mi portavano a far da mangiare velocemente in maniera “classica”: pasta al volo, poi prosciutto e formaggio per riempire i buchi. Insomma, come ho visto fare da mia mamma e mia suocera.
Però a me non andava bene, soprattutto per i miei figli. La mia bimba aveva sempre mangiato tutto, ma dopo i due anni stava imparando a non volere la verdura. Il piccolo stava cominciando lo svezzamento, e volevo che fossero bambini che non fanno differenze se nel piatto ci sono gli spinaci o il grana.
Così, ho cominciato a vagare cercando ricette vegetariane, che però usavano tanto formaggio. Finchè ho scoperto il mondo vegano. Non solo in termini di ricette, ovviamente, ma un mondo a me sconosciuto. Anzi, io consideravo i vegetariani dei pazzi, che avevano fatto una scelta assurda. Però, vedendo i vegani, scoprivo quanto era facile mangiare vegetariano. E scoprendo i crudisti, scoprivo quanto era facile mangiare in maniera vegana.
E scoperto Ehret, mi sono state chiare un sacco di cose.
C’è voluto un bel po’ di lavoro su di me per dirmi che avevo avuto torto per tanto tempo e cambiare le mie idee. Non è facile dopo 30 anni. Ma ce l’ho fatta.
Oggi, nel frigo di casa mia non ci sono più carne, pesce, uova. In compenso, tutti i colori della frutta e della verdura. Permane qualche latticino, da usare nella preparazione di alcuni piatti. Ma con orgoglio posso dire che i miei bambini mangiano piatti di verdura come pietanza, senza più chiedere formaggio o prosciutto a completamento. Certo, la loro alimentazione è ancora onnivora dai nonni e all’asilo; ho scelto così per tanti motivi che non sto qui a spiegare. Ma a casa il 90% dei loro pasti è vegano, e possibilmente con pochissimi cereali. Confido nell’educazione alimentare, che li porti in futuro a interrogarsi sul come mangiamo noi e come gli altri. Per ora, mi accontento che talvolta, magari quando non sono al massimo, saltino la pasta per mangiare la mela.
Mi resta un solo problema. Cucinare. La dieta di Ehret mi fa cucinare molto meno di quanto vorrei, e ogni tanto mi spiace di non cucinare più tutte le ricette che sapevo fare. Ho provato con nuove ricette, ovviamente, ma io sapevo fare un ragù da invidia... va beh, per ora faccio quello di verdure.
Scusate la lunghezza, ma mi sono accorta che avevo tanto da dire, e non lo dico mai a nessuno (a parte mio marito, che ha condiviso i miei cambiamenti in famiglia, mi ascolta anche con entusiamo, magari mangiando una brioches...)
Ciao a tutti
Curry
La mia avventura, in termini di alimentazione, comincia circa un anno e mezzo fa, a fine estate. Avevo allora una bimba di due anni e mezzo e un bimbo di 7 mesi, mi apprestavo a rientrare part-time al lavoro, e dovevo far coincidere tutto. Tra cui, la casa. Premetto che io e mio marito in casa siamo uno strazio, “casalingamente” parlando, ma io ho un solo punto forte: la cucina. Adoro cucinare. E qui son giunti i problemi. La fretta e gli impegni mi portavano a far da mangiare velocemente in maniera “classica”: pasta al volo, poi prosciutto e formaggio per riempire i buchi. Insomma, come ho visto fare da mia mamma e mia suocera.
Però a me non andava bene, soprattutto per i miei figli. La mia bimba aveva sempre mangiato tutto, ma dopo i due anni stava imparando a non volere la verdura. Il piccolo stava cominciando lo svezzamento, e volevo che fossero bambini che non fanno differenze se nel piatto ci sono gli spinaci o il grana.
Così, ho cominciato a vagare cercando ricette vegetariane, che però usavano tanto formaggio. Finchè ho scoperto il mondo vegano. Non solo in termini di ricette, ovviamente, ma un mondo a me sconosciuto. Anzi, io consideravo i vegetariani dei pazzi, che avevano fatto una scelta assurda. Però, vedendo i vegani, scoprivo quanto era facile mangiare vegetariano. E scoprendo i crudisti, scoprivo quanto era facile mangiare in maniera vegana.
E scoperto Ehret, mi sono state chiare un sacco di cose.
C’è voluto un bel po’ di lavoro su di me per dirmi che avevo avuto torto per tanto tempo e cambiare le mie idee. Non è facile dopo 30 anni. Ma ce l’ho fatta.
Oggi, nel frigo di casa mia non ci sono più carne, pesce, uova. In compenso, tutti i colori della frutta e della verdura. Permane qualche latticino, da usare nella preparazione di alcuni piatti. Ma con orgoglio posso dire che i miei bambini mangiano piatti di verdura come pietanza, senza più chiedere formaggio o prosciutto a completamento. Certo, la loro alimentazione è ancora onnivora dai nonni e all’asilo; ho scelto così per tanti motivi che non sto qui a spiegare. Ma a casa il 90% dei loro pasti è vegano, e possibilmente con pochissimi cereali. Confido nell’educazione alimentare, che li porti in futuro a interrogarsi sul come mangiamo noi e come gli altri. Per ora, mi accontento che talvolta, magari quando non sono al massimo, saltino la pasta per mangiare la mela.
Mi resta un solo problema. Cucinare. La dieta di Ehret mi fa cucinare molto meno di quanto vorrei, e ogni tanto mi spiace di non cucinare più tutte le ricette che sapevo fare. Ho provato con nuove ricette, ovviamente, ma io sapevo fare un ragù da invidia... va beh, per ora faccio quello di verdure.
Scusate la lunghezza, ma mi sono accorta che avevo tanto da dire, e non lo dico mai a nessuno (a parte mio marito, che ha condiviso i miei cambiamenti in famiglia, mi ascolta anche con entusiamo, magari mangiando una brioches...)
Ciao a tutti
Curry