jb ha scritto:Salve Luciano,
sembra che ci sia qualcosa che io non riesco a capire circa i Tuoi commenti relativi alle mie affermazioni sulla penosa situazione familiare di Gaspare. Tu scrivi criticamente nei miei confronti che.....:
Veramente il mio commento esprime quello che penso, indipendentemente da qualsiasi cosa in contrario abbia scritto tu o qualcun altro, se poi la ritieni una critica nei tuoi confronti non è mia intenzione, non sono interessato a questo genere di cose.
Suggerisci, Luciano, che un bambino ammetta "di essere causa" della propria obesita?. Un bambino!!!??? O forse suggerisci che questo bambin"o - diventato penosamente consapevole della sua obesita' sulla soglia dei suoi 17 anni - rimproveri SE STESSO di essere stato ubbidiente - sin dalla fanciullezza - alle credenze e pratiche dietetiche di sua madre?
Le mie asserzioni provengono da quanto conosco. Essendo gli esseri eterni e avendo avuto altre vite, il fatto che siano nati in una famiglia disinformata che li rimpinza all'inverosimile è dovuto al risultato delle loro azioni fatte in precedenza. Che poi siano consapevoli o meno è un altro discorso, nulla toglie che siano responsabili della loro condizione attuale.
Davvero Tu suggerisci questo? Sembra proprio di si, perché' quando la Tua attenzione si rivolge ai genitori di questo adolescente, Tu osservi che:
Credono di fare la cosa giusta, e dire a loro "tu sei responsabile delle mie condizioni" li fa sentire in torto quando invece pensavano di fare la cosa giusta per te.
.........e quindi questi genitori, secondo Te, sono innocenti ed intoccabili perché' credono e pensano "di fare la cosa giusta". Non solo, ma come se questo non bastasse, Tu suggerisci che Gaspare dovesse astenersi dall'accusarli di essere responsabili della sua obesità, perché' quest'accusa "li fa sentire in torto", la qual cosa - Dio ce ne liberi! - potrebbe smorzare la loro pressione sul figlio acche' questi ritornasse presto alla sua originaria patologia.
Non si tratta di innocenza o intoccabilità, loro fanno quello che la loro mente disinformata dice che è giusto pur essendo sbagliato e riceveranno il risultato delle loro azioni. Nulla toglie che Gaspare è nato lì e le conseguenze di queste ricadono sotto la sua responsabilità, ma questo a molti che pensano che quanto ci arriva in questa vita sia effetto solo di azioni fatte in questa vita non è comprensibile.
Francamente non seguo la Tua logica, Luciano. Siggerisci forse di incoraggiare Gaspare a rimettere su' i persi 30 kili e riacquisire la sua originaria "salutistica" stazza di 102 kilogrammi? E cosi' satebbero tutti felici e contenti? E la pace ritornerebbe a regnare nella sua famiglia? O cosa mai Tu suggerisci che io non riesco a capire?
Ovviamente no, ma accusarli non è la soluzione, invece di svegliarsi dal sonno potrebbero accanirsi ancora di più pensando al figlio ingrato che non segue i loro consigli. Il dialogo potrebbe essere la soluzione, l'allontanarsi dalla famiglia lo considero estrema come soluzione che comunque non escludo, ma dopo che tutto è stato tentato.
Tanti cari saluti. E complimenti per esser riuscito a farmi pure incazzare!
Ho una mia personale visione riguardo a questo tuo ultimo appunto:
In passato, quando prima di arrivare a comprendere di essere la causa di tutto quanto mi succede, e quindi di capire che le situazioni in cui mi trovo sono create dalle mie azioni, atteggiamenti e pensieri, dicevo spesso "mi fai incazzare".
In seguito ho riscontrato che quando qualcuno si comportava in un modo che in precedenza "mi faceva incazzare", osservando la scena dall'esterno vedevo semplicemente una persona che si esprimeva in un certo modo e che io lasciavo che tale atteggiamento mi turbasse, ma potevo anche non lasciare che succedesse.
Perchè quindi esserne effetto? Da allora non lascio più che accada e nessuno mi fa più incazzare, e nel caso che fallissi, il mio pensiero sarebbe "mi sono fatto incazzare", non attribuendo la causa a nessun altro.