Il dove uno può trovare la persona che corrisponde al suo ideale potrebbe essere ovunque.
Le persone in questa società disinformata e intrappolata da chi governa il mondo, in pratica da chi ci guadagna a mantenere le persone ignoranti e inconsapevoli, vengono indirizzate a stili di vita deleteri e negativi e fino a quando uno non realizza tutto questo pensa che sia quello il modo in cui si debba vivere.
Sono nato in un paese di provincia del 1950 e fin da piccolo la carne mi è stata fatta passare per un lusso, avevamo le galline per le uova e alla domenica mattina, la macelleria era aperta, mia madre comprava il pezzo per fare l'arrosto con le patate, ma se volevo mangiarlo dovevo andare a messa, ad ascoltare le filippiche del parroco, e poi uscendo incontravo mio padre, che tornava dal bar, la sua chiesa, e mi comprava in edicola Topolino.
Se chiedevo a mio padre che cos'è lo spirito mi rispondeva che era la grappa e mia madre che era l'anima ma cosa fosse l'anima non era mai chiaro, e quindi sapere qualcosa del mondo spirituale era davvero impossibile. Vedere la nonna in cortile mentre ammazzava una gallina o mio zio che scuoiava un coniglio era normale, parte della vita. Fortuna vuole che non ho seguito la tradizione e non ho mai avuto quei "compiti".
Sull'alimentazione non c'erano problemi perchè la carne la si mangiava una volta alla settimana e il resto era verdura dell'orto e frutta dei nostri alberi. Naturalmente i consigli medici e dietetici dipendevano dalla consapevolezza del medico di famiglia, che ordinava fegato crudo agli anemici e carne "bianca" a chi aveva la pressione alta e cose del genere.
Questo è stato il mio punto di partenza, e fino a venticinque anni o poco più, i miei obbiettivi sono stati quelli che proponeva la società di allora, nell'ambiente in cui sono vissuto, come un lavoro che non ti dovevi sporcare le mani come il tuo meccanico, avere una bella macchina per cuccare e avere la ragazza per cui ti invidiavano, fumare marlboro e accenderle con l'accendino ronson. Di anima o spirito non se ne parlava e nemmeno si aveva idea di cosa fossero, roba per i bigotti.
Non c'era alcun indicatore che potesse far intravvedere una vita diversa da una condotta sotto l'insegna del più gretto materialismo.
Quindi le persone possono cambiare o meno, dipende dai loro obiettivi e scopi nella vita, e possono trovarsi ovunque.
Certo se però si volesse conoscere qualcuno che abbia già gli stessi interessi e non qualcuno che al momento non ne ha minimamente idea, occorre frequentare ambienti che le accomunino, ed è questo che credo che volesse dire Priscilla, non essere discriminante.
Se vuoi comprare delle mele vai dal fruttivendolo, non dal macellaio, è molto probabile che il macellaio non le abbia, tutto qui.
Non penso che, se una ragazza volesse trovare un compagno fedele, lo andrebbe a cercare in un bordello, anche se trovarlo in ambienti fra i più retti non sia comunque una garanzia. Ho conosciuto persone che si dichiarano molto "spirituali" piene di odio, represso e non, da far invidia ai naziskin.
Deve essere chiaro che questo sito e forum non impone che ci si debba definire ehretisti come una classe o categoria, ma come persone che seguono un determinato stile di vita e dieta, e il termine ehretista serve solo per distinguere fra altri stili di vita e nient'altro, e non con intenti discriminatori.
