I detergenti e i detersivi sono sostanze che utilizziamo in grande quantità sul nostro corpo, negli elettrodomestici, per lavare i piatti ma anche per detergere le superfici di lavoro, i pavimenti, i pensili e per mille altri usi.
Ma quali sostanze usiamo in realtà ogni giorno?
Questo è un articolo nel quale ci si deve muovere con i piedi di piombo al fine di non urtare la suscettibilità di nessuno. Vi sono infatti delle sostanze che vengono usate nei prodotti per l’igiene personale che “si dice” che causino degli effetti negativi sul corpo.
Ebbene, io non posso affermare che tali sostanze siano cancerogene od irritanti (non posseggo un laboratorio per affermare ciò) altrimenti meriterei di essere arrestato da tutte le polizie del mondo a seguito di denunce da parte di una larga fetta di produttori di detergenti.
Ciò che io voglio scrivere qui è la mia esperienza personale, che risponde (e risponderà senza alcun dubbio) all’esperienza di altri.
TENSIOATTIVI
Innanzitutto vediamo di cosa stiamo parlando: di SLS, di SLES, di ALS, di ALES e di altre sostanze che portano identificate con innumerevoli sigle simili a queste.
Ciò che è importante comprendere adesso, è che queste sostanze sono TENSIOATTIVI.
Che cosa sono i tensioattivi presenti nei comuni detergenti?
Per detergente s'intende una sostanza che, introdotta in un acqua (insieme fanno il bagno di lavaggio), facilita la rimozione della sporcizia dal corpo da lavare, diminuendo le forze che tengono unito lo "sporco" ed aumentando le forze di attrazione tra lo "sporco" e il bagno di lavaggio.
Dette forze sono denominate TENSIOni superficiali e le sostanze, contenute nei detergenti, che modificano queste forze sono perciò dette TENSIOattivi.
Per comprendere meglio il concetto di "tensione superficiale dell'acqua", immaginiamo un bicchiere d'acqua riempito a metà nel quale immergiamo una sottile lamella metallica; sollevandola molto lentamente noteremo che l'acqua tende a resistere sulle superfici della lamella, cercando di trattenere la lamella stessa e sollevandosi con essa come incollata.
Ancora: se osserviamo la superficie dell'acqua in un tubo sottile, vedremo che non è piatta, ma aderendo alla superficie interna del tubo, sia chiaramente convessa (come abbassata al centro). Tale tensione superficiale è una forza.
Avendo chiaro il concetto di tensione superficiale, intuitivo diventa capire la funzione dei tensioattivi: sono molecole molto grandi in grado di diminuire la tensione superficiale dell’acqua. Se posate un ago molto delicatamente sulla superficie dell’acqua fino a farlo galleggiare, vedrete che se vi aggiungerete qualche goccia di detersivo l’ago affonderà: avete cambiato la tensione superficiale dell’acqua.
I tensioattivi aggiunti nei detersivi permettono pertanto all'acqua di penetrare meglio e più a fondo nei tessuti, aumentando di conseguenza il potere lavante del mix “acqua + detersivo”.
I tensioattivi hanno principalmente tre proprietà facilmente immaginabili:
- potere distaccante: si "infilano" sotto lo sporco e lo staccano dalla superficie cui è attaccato
- potere bagnante quando si sostituiscono allo sporco legandosi alle superfici
- potere emulsionante quando avvolgono lo sporco formando delle minicelle che vengono poi asportate dall'acqua di risciacquo: “catturano quel diavolo di sporco”.
L'insieme di queste proprietà si definisce "potere lavante".
Ulteriore caratteristica importante dei tensioattivi è quella di essere composti da due parti: una lipofila (grassa) ed una idrofila (acqua): questa composizione permette alla molecola di tensioattivo di legarsi allo sporco grasso con la sua parte lipofila e di essere asportata dall'acqua con la sua parte idrofila: immaginiamo un tensioattivo come uno spillo in cui la parte acqua è rappresentata dalla capocchia e la parte grassa dallo stelo. Prendiamo una macchia (grassa) ed immaginiamo di infilavi uno spillo come descritto: lo stelo grasso penetrerà nello sporco legandosi, mentre l'acqua del risciacquo si legherà con la capocchia sporgente, asportando l'intera macchia.
Quando l’acqua è “Dura” significa che c’è una eccessiva presenza di calcio e magnesio nell'acqua i quali annullano il potere lavante dei tensioattivi: essi non agiscono più, per questo in fase di lavaggio è necessario addolcire l'acqua fissando magnesio e calcio. Per questo quando leggiamo dietro il detersivo delle lavatrici ci sono dosi diverse a seconda della DUREZZA dell’acqua.
Come si fa a misurare la quantità dei tensioattivi nei prodotti?
Per legge, nell’elenco dei componenti di un prodotto, quello che VIENE PRIMA è quello che è PIÙ PRESENTE; quello che è IN FONDO ALLA LISTA è quello meno presente. Quindi una presenza blanda di una sostanza leggermente tossica la farebbe divenire ininfluente per la salute.
Ritornando alle nostre sigle, se leggete la composizione dietro un normale detergente, shampoo, sapone, bagnoschiuma ecc., ne leggerete in forma estesa la loro presenza.
Vediamone qualcuna nello specifico e ...raccontiamone i “presunti e sospetti” effetti:
Il Sodium Lauryl Sulphate (SLS)
è un tensioattivo derivato dalla condensazione dell'alcol laurilico (può essere di origine naturale) con l'acido solforico e successiva neutralizzazione con idrossido di sodio. Esso è molto aggressivo, utilizzato anche per sverniciare, lavare e sgrassare i motori, per pulire i pavimenti dei garages e sia come ingredienti principali ampiamente usati nei cosmetici, dentifrici, balsamo per capelli e in circa il 90% degli shampoo e prodotti che schiumano.
Dai test tossicologici esso risulta essere irritante per la pelle e nocivo per gli occhi, inoltre è inquinate per i corsi d'acqua. Assolutamente sconsigliabile l'uso dei prodotti che lo contengono.
Animali esposti a questa sostanza, hanno avuto occhi danneggiati, depressione del sistema nervoso, problematiche respiratorie, diarrea, severe problematiche alla pelle ed eventi di morte.
In presenza di ALS nei neonati può dissolvere le proteine degli occhi; questo prodotto è frequentemente indicato negli ingredienti come "comes from coconut" cioè proveniente dal cocco.
Il Sodium Laureth Sulphate (SLES)
deriva dalla condensazione del PEG (può essere di origine naturale) con acido solforico e successiva neutralizzazione con idrossido di sodio. Mancano ricerche sulla sua innocuità. SLES risulta meno aggressivo di SLS e causa meno problemi. Il problema è che nella condensazione del PEG si forma Diossano sostanza cancerogena, quindi è sconsigliabile anche l'utilizzo di prodotti con questo componente.
Ammonium Lauryl Sulfate (ALS)
Animali esposti a questa sostanza, hanno avuto occhi danneggiati, depressione del sistema nervoso, problematiche respiratorie, diarrea, severe problematiche alla pelle ed eventi di morte.
In presenza di SLS nei neonati può dissolvere le proteine degli occhi.
Ammonium Laureth Sulfate (ALES)
(vi risparmio altre indicazioni)
COMPOSTI CHIMICI
COMPOSTI ANIONICI
Le sigle di cui sopra e che ritroviamo sotto, sono composti anionici, una delle classi di tensioattivi; tutti i composti anionici se vengono in contatto con la nitrosamina sono cancerogeni.
Sodium Lauryl Sulfate (SLS)
Sodium Laureth Sulfate (SLES)
Ammonium Lauryl Sulfate (ALS)
Ammonium Laureth Sulfate (ALES)
Sodium Methyl Cocoyl Taurate
Sodium Lauroyl Sarcosinate
Sodium Cocoyl Sarcosinate
Potassium Coco Hydrolysed Collagen
TEA (Triethanolamine) Lauryl Sulfate
TEA (Triethanolamine) Laureth Sulfate
Lauryl or Cocoyl Sarcosine
Disodium Oleamide Sulfosuccinate
Disodium Laureth Sulfosuccinate
Disodium Dioctyl Sulfosuccinate etc
COMPOSTI NITROGENI
I seguenti composti sono causa di contaminazione della detta nitrosamina il cui risultato è stato quello di causare forme di cancro negli animali da laboratorio.
2-bromo-2-nitropropane-1,3-diol
Cocoyl Sarcosine
DEA compounds
Imidazolidinyl Urea
Formaldehyde
Hydrolysed Animal Protein
Lauryl Sarcosine
MEA compounds
Quaternium-7, 15, 31, 60, etc
Sodium Lauryl Sulfate
Ammonium Lauryl Sulfate
Sodium Laureth Sulfate
Ammonium Laureth Sulfate
Sodium Methyl Cocoyl Taurate
Molti siti e molta documentazione cartacea affermano, 50&50, che questi componenti sono-tossici o che non-sono-tossici.
Provare per credere:
http://www.health-report.co.uk/ingredie ... y.htm#SLES
http://www.promiseland.it/view.php?id=135
Recentemente queste sostanze sono state oggetto di lamentela/denuncia per la loro presunta tossicità. Ad un successivo esame approfondito sembra però che non esista nessun fondamento scientifico a supporto di queste teorie, anzi da molti chimici esperti ed operanti nel settore dei prodotti naturali vengono definite come sostanze il cui uso è sicuramente da incoraggiare.
DOV'E' LA VERITA'?

A questo punto avviciniamoci alla situazione con spirito critico e con osservazione: se in un composto per sgrassare i motori ed i pavimenti delle officine meccaniche ci sono LES, SLES, ALES ed altre s..…ostanze (stavo scrivendo schifezze) del genere, è molto probabile che esse siano almeno “potenzialmente” dannose ad un organismo vivente quale il corpo umano.
A questo punto non voglio usare queste sostanze; non mi interessa che forse le aziende di prodotti naturali abbiano creato falsi allarmismi per raccattare clienti!!!!. Non me ne frega niente!!!!!! Voglio tornare al sapone davvero naturale, al sapone di marsiglia.
IL SAPONE DAVVERO NATURALE
Questa è la parte che mi piace di più: sapete che il sapone si fa con l’olio di oliva e la soda caustica sul fornello della vostra cucina ed in una pentola di acciaio?
Per sapone intendo per le mani, per il corpo, gli shampoo, quello per i panni, per i pavimenti, per la cucina.
Il processo di saponificazione - cioè la reazione chimica che trasforma il grasso in sapone - viene innescata dall'aggiunta della soda caustica, diluita in un liquido che in genere è acqua!!!
Nel sapone si usano grassi e oli, scelti a seconda delle loro funzioni: l'olio di cocco dà una bella schiuma, l'olio di palma regala consistenza e durevolezza, l’olio di oliva è un vero toccasana per la pelle, il burro di karitè è un nutriente eccezionale, gli oli di girasole, di mandorle, di crusca di riso, di avocado sono leggeri ed emollienti, gli oli di jojoba, di germe di grano, di semi di albicocca o di canapa aiutano a mantenere la pelle in equilibrio, gli oli di sesamo o di semi di zucca si prendono cura dei capelli.
Il liquido nel quale si diluisce la soda caustica è, in genere, l'acqua ma si possono utilizzare anche succhi di frutta, infusi d'erbe oppure, con un procedimento un po' complesso, il latte intero; vedi su
http://www.lifegate.it/salute/articolo. ... icolo=1429
Non è un bluff ciò che sto dicendo; i saponi, per l’igiene personale, gli shampoo, i detersivi per la casa e per i tessuti VE LI POTETE FARE VOI A CASA con prodotti naturali.
Questo dovrebbe farvi comprendere qualcosa: se scrivessero le etichette in modo comprensibile la gente si accorgerebbe che nei saponi naturali c’è solo OLIO e SODA.
Se non ci sono sostanze che io definisco “additivi chimici” come SLS, SLES, ALES ecc. , sapete cosa sono tutte quelle strane sostanze che si trovano nei prodotti davvero naturali: sono le diciture chimiche degli olii e dei residui della soda caustica (o della potassina) usati nel processo di saponificazione.
La soda caustica (o chi per essa) è indispensabile per produrre il sapone, ma durante la reazione con i grassi si neutralizza e sparisce; non si può fare il sapone senza la soda, ma nessun sapone finito la contiene.
Ricordiamo ciò che è scritto sulla quarta di copertina del libro di Ehret: tutto ciò che non è facile da comprendere non può contenere verità.
Il sapone, quindi, si può fare anche con composti a base di potassio invece che di soda, come si può vedere sul bel sito dell’università di Roma http://www.mat.uniroma2.it/~schillac/go ... sapone.htm
Io credo, come vedremo nel paragrafo "pubblicità virale" che con questa storia del “naturale & biologico” ci stanno prendendo per il naso. Ma una cosa, comunque, è certa: il sapone naturale non contiene SLS, SLES, ALES e schifezze del genere. Non mi interessa se i ricercatori, come nella nota di prima, ne incoraggino l’uso. Nessun medico oncologo (e questa è una statistica) su 100 intervistati, sottoporrebbe mai a chemioterapia sé stesso o un proprio familiare.
A breve elencherò alcuni dei siti in cui si suggerisce come fare il sapone.
Ma attenzione: io sono estremamente pigro e non mi faccio il sapone in casa ed acquisto prodotti biologici.
MA PER L’AMOR DI DIO fate attenzione a seguire bene le istruzioni se decidete di fare il sapone: la SODA CAUSTICA o un prodotto ad essa equivalente, è PERICOLOSISSIMA poiché violentemente irritante per la pelle, per le narici e per gli occhi.
I pericoli maggiori sono:
• contatto con gli occhi: si rischia la cecità perché anche arrivando in ospedale in tempi brevi non esiste la bacchetta magica contro ustioni chimiche
• contatto con la pelle prolungato (qualche minuto): ustione chimica con cicatrici permanenti. Lavare subito con acqua fredda abbondante
Altra precauzione importante, non versare mai l'acqua in un recipiente contenente soda caustica ma il contrario cioè versare la soda caustica lentamente in un recipiente contenente acqua, questo perché la reazione di soluzione è esotermica (che produce enormi quantità di calore) e può provocare spruzzi.
Essendo molto aggressiva, quali sono le precauzioni da adottare? Guanti di neoprene, occhiali protettivi a maschera (per proteggere anche le narici e la bocca) ed indumenti rovinabili.
Quindi attenzione e non versate MAI l'acqua nella soda e MAI tutta la soda di colpo nell’acqua poiché tende a schizzare per reazione termica.
Prima di darvi i siti di come fare il sapone, indico questo link delle PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PER LA SODA O PRODOTTI USTIONANTI:
http://www.ilmiosapone.it/regoledisicurezza.pdf
Questi sono due siti che spiegano come fare il sapone:
www.ilmiosapone.it
http://www.waybricolage.net/root/282_1401.asp
MARKETING VIRALE
Spesso ci pervengono per posta elettronica messaggi tipo catene di Sant’Antonio nei quali si grida al complotto e viene chiesto di appoggiare questo e di andare contro quello.
Insomma, questo appello è un classico esempio di quello che ora si chiama "marketing virale", ossia quella tecnica pubblicitaria in cui si induce il consumatore stesso a diffondere intenzionalmente il messaggio pubblicitario a proprie spese. Il bello è che il consumatore lo diffonde credendo di fare una cosa buona e giusta e di fregare le schifose multinazionali schiaviste e capitaliste, quando in realtà invece di farsi spennare da un'azienda non fa altro che farsi spennare da un'altra uguale che si è inventata la storia dei prodotti "naturali".
Per carità, questo non vuol certo dire che secondo me tutto quello che fa l'industria è bene e quello che fanno gli ecologisti è male. Vuol dire soltanto che dobbiamo imparare a diffidare degli uni e degli altri e a verificare sempre e comunque le loro affermazioni, anche quando fanno appello al nostro rispetto per l'ambiente.
Ne va, in fin dei conti, della nostra salute.
Vorrei far notare che quando un dentifricio supera i 4 € (Dentosan, AZ15 Gengidentifricio ecc.) non è facile trovare il SLS nella sua composizione, elemento presente in tutti i dentifrici di 2 €.
Infatti cominciano a spuntare detergenti davvero delicati proprio a base di sulfosuccinati o alchilpoliglucosidi....: innocui!
In conclusione devo dire che una sinergia alla dieta deve riguardare anche l'uso di sostanze non tossiche e/o aggressive all'esterno del nostro corpo.
SSSSSSSalute!
Arca