La parte utilizzata in cucina della pianta include le foglie (la cosiddetta bietola) e le radici. Parlando di bietola si fa solitamente riferimento a una variata della beta vulgaris, ma anche le foglie della barbabietola comune sono commestibili.
Varietà esistenti
Le varietà di bietola utilizzate in cucina includono le cosiddette coste, delle quali si consuma anche appunto la costa fogliare (ossia la parte iniziale), e la bieta erbetta, da cucinare come i comuni spinaci.
Per le radici, invece, si coltiva prevalentemente la varietà rossa (esculenta crassa), della quale è possibile consumare anche le foglie.
Stagione e diffusione
La bietola selvatica cresce soprattutto nelle zone litoranee e in campi sabbiosi. Ha foglie più strette e lucide delle varietà coltivate e venature molto evidenti. Numerose, invece, le cultivar.
La barbabietola è coltivata nel nostro paese sin dal 17° secolo, in particolare in pianura padana.
In Europa i maggiori produttori sono Francia e Germania, che coltivano barbabietole prevalentemente per estrarne zucchero, utilizzando una varietà dalle grosse radici bianche.
Proprietà
100g di bietole crude (17 Kcal) includono:
89,3 g di acqua
1,3 g di proteine
0,1 g di lipidi
100g di radici (20 Kcal)
91,3 g di acqua
1,1 g di proteine
0 g di lipidi
4 g di carboidrati
Le bietole hanno un elevato contenuto di vitamina A, B1, B3, B5,B6, vitamina C, ed E, ferro calcio sodio, manganese, cloro, bioflavonoidi, potassio, boro, acido ellagico, caroteni, aminoacidi, zuccheri naturali e antiossidanti fibre, sali minerali e acido folico. Numerose anche le proprietà salutari e dietetiche, che la rendono un ottimo antisettico e ricostituente.
Ottima nei centrifugati
con mela broccoli, sedano, cetriolo, ananas e lime appena estratto.
Una vera bomba gustosa ed energetica per una dieta senza muco!!!

Fonte:
http://www.gingerandtomato.com/barbabie ... -vulgaris/
Un abbraccio

Maryza