janin43 ha scritto:a riposo ho 40 battiti al min,
fermarmi per me è un problema, dormire...
Trovassi il modo di volermi bene...forse qualcuno da sentirmi accolta...
Al di là di tutto ciò rimane il fatto che il sistema di Ehret è quello più giusto secondo me.
Vi saluto con calore.
Ciao janin
hai un cuore da atleta che si muove piano.
però nella medicina ufficiale 40 battiti sono la soglia sotto la quale si rischia la sincope.
penso che tu non ti renda conto di volerti bene e di meritartelo:non è già volersi bene accettare di farsi seguire da una equipe per risolvere un problema?
non è forse volersi bene scegliere di nutrirsi secondo princìpi precisi(per molti opinabili)che seguono solo il dettato della natura?
credo che fermarsi sia un problema perchè fermo il corpo tocca partire alla mente che raccoglie i pensieri e i dolori dell'anima e te li propone sotto i tuoi occhi.
se tu sfruttassi il movimento per raccogliere la tua energia e farla fluire in modo morbido così da essere anche carezza per lo spirito?
Se invece di affrontare irti sentieri in mountain bike tu provassi a fare tai chi( spero che sia corretto scritto così), o qualcosa di morbido, lento ,rasserenante come lo Yoga la meditazione?
se oltre alla tisana di sera tu ascoltassi qualcosa di tranquillo e mentre ti avvii verso il letto ascoltassi rumori del mare calmo,soffi di brezza, e tu usassi anche luci basse?(tipo cd new age)
tutto questo per prendere la situazione non considerando solo l'amore che può venire da fuori,non aspettando gli altrui gesti ma iniziare a regalarsi piccoli attimi che ognuno si merita;
fare un bagno al lume di candela anzichè una doccia....
Coltivare la gentilezza verso se stessi e non negarsela,
mandare al cervello segnali distensivi di serenità..
Non so se sono riuscita a spiegarmi ..
penso che abbiamo diritto di coltivare la bellezza che è in noi, nutrendo il corpo del cibo che la natura ci ha messo a disposizione e l'anima con carezze infinite fatte di piccoli gesti ...
un abbraccio
adda
«Tu prova ad avere un mondo nel cuore | e non riesci ad esprimerlo con le parole. (da Un matto)»
Fabrizio De André