Innanzitutto comincio a dire che sono partita da Riva del Garda con uno zaino con il minimo indispensabile, anche perchè non sapevo se mi sarei fermata in città o sarei ripartita in serata essendo in ferie per tre giorni e poi comunque ho voluto mettere nello zaino il meno possibile, sentivo il piacere di viaggiar leggera.
Tutto ok alla partenza, zaino in spalla arrivo in stazione dei treni bella pimpante, faccio il biglietto e in perfetto orario arriva il treno. Nessun intoppo, strada scorrevole, trovo posto con facilità su entrambi i due treni presi.
Durante il viaggio ho conosciuto 2 ragazze dirette entrambi a Milano, di cui una verso fine corsa mi regala il suo biglietto perchè nel farlo si era sbagliata facendolo settimanale, andata e ritorno per tutta la settimana e a lei tornado in macchina non serviva. Mi ritrovo il biglietto pagato di rientro, in più quando voglio .
Arrivo e subito identifico Sofia (Winbus), abbiam mangiato tutti in compagnia, è stato un piacere riabbracciare Luciano e conoscere di persona gli altri. Già nel primo pomeriggio qualcuno se ne va, Sofia aveva altri impegni e allora che fare? Tornare o visitare una città semisconoscita e grande come Milano, che per me di campagna è affettivamente grande? Già avevo deciso, si trattava di metterlo in atto.
Son scesa dalla macchina di Sofia vicino al centro; che poi le distanze sono relative mi sono accorta, quello che può essere vicino per una persona che vive in una grande città può essere un po' distante per un'altra.
Avevo deciso di cercarmi subito un albergo dove depositare lo zaino e seguire le indicazioni del mio Sè Superiore, subito ho sentito la via da seguire, giro l'angolo e trovo un albergo a 3 stelle entro, mi piace e chiedo se c'è una stanza, il prezzo è ok, il posto anche ed eccomi che entro in stanza.
Ho trovato in pochi istanti un posto accogliente in una stanza che dava sul cortile interno con qualche albero e spazio verde, all'alba ho sentito cantare gli uccellini.
Gioia ed entusiasmo mi pervadevano, mi sentivo tutta li, con infinite possibilità.
Mi cambio, mi rinfresco e esco.
Quanta gente, che grandi palazzi, quante macchine, smog, semafori, strade grandi, ingressi in metrò, ohhh la metrò, si la prenderò per spostarmi, ma poi non me la sono sentita. L'ultima volta a Roma non è stata per niente una bella esperienza. Negozi, che grandi anche questi, affollati e pieni di gente, decido anche io per lo shopping mammano che mi avvicino al centro. Cenerò lì, o forse qualcosa al volo strada facendo, vedrò. Cammina cammina arrivo ad un parco dove mi ristoro e bevo dell'acqua poi riprendo la mia passegiata verso il cuore del paese e meno male che ero vicino al centro, solo 3 fermate della metrò vedo, arrivo al centro, bellissimo, rimango affascinata dal Duomo, è maestoso, la piazza brulica di gente. Giro e visito, poi mi guardo con un ragazzo e immediatamente abbiam cominciato a chiaccherare, mi racconta che oggi in piazza c'è poca gente

Desideravo qualcuno che mi scortasse fino a li ed è arrivato. Sentivo e sento di non preoccuparmi di nulla che già tutto è.
Avevo camminato tutto il giorno e mangiato per cena della verdura cruda senza condimenti e un trancio di pizza, mi sentivo in forze anche se assonnata. Buonanotte

La mattina seguente alle 7 sono sveglia e affammata, mi sistemo con la voglia di ritornare al Duomo e vederlo anche dall'interno visto che il pomeriggio prima era oramai chiuso.
Faccio colazione con un bicchiere di succo si arancia e poi via per nuove avventure.
Prenderò la metropolitana penso ma poi cambio idea, meglio camminare per altri chilometri; è si, bella scusa per non salire in metrò.
Bene visito quello che ho voglia e vado in alcuni negozi, ma che fame ragazzi, erano le 13! mangio 2 due bei pezzi di cocco.
Mi accorgo che c'è un disegnatore che fa ritratti, ogni tanto mi era venuta la voglia di farmelo fare ma poi i condizionamenti prendevano il sopravvento ma stavolta decido di sedermi anche io sulla quella seggiola.


Poi mi avvio verso il ritorno all'albergo, vado in metrò? ma no!

così colgo l'occasione per sdraiarmi sul prato nel parco, penso a quello che ho mangiato e al mio benessere, ma poi tiro fuori un pezzo di pane preso poco prima, ci piazzo dentro qualche bella foglia di cavolo e me lo slappo tutto

Questo è solo uno stralcio di quello che ho vissuto in quei giorni, ora devo proprio andare ma nei prossimi giorni ho intenzione di finire il racconto di viaggio. ciao buona serata.