Diabete
Moderatore: luciano
Diabete
Ciao a tutti.
Mi sono appena iscritta su questo forum.
Naturalmente ho letto "il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" e il "Digiuno Razionale".
Sono stati una vera e propria illuminazione.
Da quando ho iniziato i miglioramenti sono fin troppo evidenti, pelle morbida, capelli più lucidi, e una sensazione diffusa di rigenerazione, oltre ad un umore sereno e aperto.
Però... c'è un però grande quanto una casa.
Sono diabetica, e procedendo con questa dieta ho iniziato ad avere un sacco di ipoglicemie.
Troppe.
Al punto di non riuscire più a gestirle, ed essere costretta a fermarmi.
Ho adeguato le dosi di insulina, ma pare non bastare.
C'è qui qualche diabetico che può aiutarmi in tal senso?
Qualcuno ha il nome di un diabetologo disposto a seguirmi?
Sono scoraggiata, anche perchè tutti (dei medici non parliamo proprio, ma anche i familiari ormai) mi dicono che la devo smettere e che devo tornare a mangiare come prima. (e quindi tornare anche ai problemi di prima, aggiungo io, come insonnia, ecc ecc)
Mi sono appena iscritta su questo forum.
Naturalmente ho letto "il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" e il "Digiuno Razionale".
Sono stati una vera e propria illuminazione.
Da quando ho iniziato i miglioramenti sono fin troppo evidenti, pelle morbida, capelli più lucidi, e una sensazione diffusa di rigenerazione, oltre ad un umore sereno e aperto.
Però... c'è un però grande quanto una casa.
Sono diabetica, e procedendo con questa dieta ho iniziato ad avere un sacco di ipoglicemie.
Troppe.
Al punto di non riuscire più a gestirle, ed essere costretta a fermarmi.
Ho adeguato le dosi di insulina, ma pare non bastare.
C'è qui qualche diabetico che può aiutarmi in tal senso?
Qualcuno ha il nome di un diabetologo disposto a seguirmi?
Sono scoraggiata, anche perchè tutti (dei medici non parliamo proprio, ma anche i familiari ormai) mi dicono che la devo smettere e che devo tornare a mangiare come prima. (e quindi tornare anche ai problemi di prima, aggiungo io, come insonnia, ecc ecc)
Ciao Hazel, potresti leggere qui sul forum la storia di Bruschino che è diabetico e magari chiedere a lui.
Oppure Orso:
https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... opic&t=632
Ma tu come hai impostato il sistema di Ehret, cosa mangi?
Spero tu non abbia fatto l'errore di buttarti subito su frutta e verdura.
E il tuo diabetologo cosa ti dice?
Mi interessa il tuo parere pechè mia madre è diabetica .
grazie
Alessandra
Oppure Orso:
https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... opic&t=632
Ma tu come hai impostato il sistema di Ehret, cosa mangi?
Spero tu non abbia fatto l'errore di buttarti subito su frutta e verdura.
E il tuo diabetologo cosa ti dice?
Mi interessa il tuo parere pechè mia madre è diabetica .
grazie
Alessandra
Tutto è difficile prima di essere semplice.
Thomas Fuller
Thomas Fuller
Guarda, in realtà i libri di Ehret sono arrivati come la ciliegina sulla torta di un processo che avevo già iniziato inconsapevolmente da molto tempo.
La mia dieta di transizione credo vada avanti da almeno due anni, sicuramente di più.
Il mio corpo in assoluta autonomia aveva cominciato a bandire da solo carboidrati complessi, quindi pasta, pane, patate, e poi gradualmente vari tipi di carne, non tutti.
Perchè ho inziato a non mangiarli?
Dopo averlo fatto mi sentivo gonfia, pesante, intontita, insonnolita, nauseata, o nel caso della carne, nervosa e aggressiva, e così il corpo che sicuramente è più saggio di ogni ragione si difendeva da solo.
La pasta ormai la mangiavo una volta al mese, le uova due volte al mese, ecc ecc. i formaggi anche massimo una due volte al mese.
Ma in tutta naturalezza, non me lo ero imposta o ci avevo riflettuto.
(nemmeno da bambina li amavo, ma con l'introduzione dell'insulina sono stata costretta ad inserirli nella mia alimentazione perchè era necessario consumare cibi che la sostenessero, pena ipo gravi soprattutto di notte)
Naturalmente ho fatto sempre tre passi avanti e due indietro, per non avere più danni che benefici, nei periodi di gran caldo come l'estate purtroppo devo ritornare alla pasta di sera, sennò ho ipoglicemie troppo consistenti di notte, e fenomeni di questo tipo diventano più dannosi di eventuali miglioramenti.)
Con la verdura non ho alcuna difficoltà.
Le arance con me hanno avuto un forte effetto riguardo lo sblocco da sostanze appiccicose che credo mi avessero coibentato completamente l'intestino.
Il problema è che mentre di verdura posso mangiarne quanta ne voglio, la frutta con l'insulina mi risulta particolarmente ingestibile, devo appoggiarla ad altri alimenti. (e qui nascono le difficoltà a cui non ho trovato risposta)
Da sola proprio non riesco a mangiarla, pena ipoglicemia.
A cosa l'appoggio che non sia poco salutare?
((
L'insulina, va scalata con pazienza certosina, ovviamente sempre quando la glicemia lo richiede, non in maniera arbitraria o a tavolino, nè bruscamente. MAI. (vedi alla voce pericolo)
In base al fatto che il fabbisogno gradualmente, lentamente, inesorabilmente, diminuisce da solo.
Il problema è nato questo agosto, la glicemia ha iniziato a scendere troppo in fretta complice il caldo, ma oltre le dosi che faccio adesso non posso scalare ulteriormente l'insulina perchè sarei ipoinsulinizzata, quindi per un periodo credo dovrò desistere da qualunque forma di alimentazione sana. (purtroppo)
Il diabetologo dice che sono pazza.
Su questo c'è poco altro da aggiungere.
Ma d'altra parte sono anni che le diete per i diabetici abbondano di cibi sbagliati.
Non tutti insani, (frutta e verdura sono contemplate, ma di certo non sono protagoniste) ma troppi sbagliati.
L'ultimo diabetologo che mi ha dato una dieta diceva che avrei dovuto mangiare :
colazione : yogurt e 3 fette biscottate
pasta o riso e un frutto
pane, e/o minestrone secondo e contorno
latte e fette biscottate prima di dormire in casi di eventuale ipo notturna.
Ci aggiungo bleack.
Riguardo la storia di Orso, sono davvero felice per lui, ma non posso fare un confronto, l'insulina è molto più ingestibile e pericolosa degli ipoglicemizzanti orali.
Per il resto, contatterò Bruschino.
Quello che mi pesa molto è sentirmi sola in questa mia battaglia verso una salute piena di diritti e non questuante suddita di colossi che mi usano come cavia.
Sono stanca di fare il topo, ma la demonizzazione di certo non mi aiuta.
La mia dieta di transizione credo vada avanti da almeno due anni, sicuramente di più.
Il mio corpo in assoluta autonomia aveva cominciato a bandire da solo carboidrati complessi, quindi pasta, pane, patate, e poi gradualmente vari tipi di carne, non tutti.
Perchè ho inziato a non mangiarli?
Dopo averlo fatto mi sentivo gonfia, pesante, intontita, insonnolita, nauseata, o nel caso della carne, nervosa e aggressiva, e così il corpo che sicuramente è più saggio di ogni ragione si difendeva da solo.
La pasta ormai la mangiavo una volta al mese, le uova due volte al mese, ecc ecc. i formaggi anche massimo una due volte al mese.
Ma in tutta naturalezza, non me lo ero imposta o ci avevo riflettuto.
(nemmeno da bambina li amavo, ma con l'introduzione dell'insulina sono stata costretta ad inserirli nella mia alimentazione perchè era necessario consumare cibi che la sostenessero, pena ipo gravi soprattutto di notte)
Naturalmente ho fatto sempre tre passi avanti e due indietro, per non avere più danni che benefici, nei periodi di gran caldo come l'estate purtroppo devo ritornare alla pasta di sera, sennò ho ipoglicemie troppo consistenti di notte, e fenomeni di questo tipo diventano più dannosi di eventuali miglioramenti.)
Con la verdura non ho alcuna difficoltà.
Le arance con me hanno avuto un forte effetto riguardo lo sblocco da sostanze appiccicose che credo mi avessero coibentato completamente l'intestino.
Il problema è che mentre di verdura posso mangiarne quanta ne voglio, la frutta con l'insulina mi risulta particolarmente ingestibile, devo appoggiarla ad altri alimenti. (e qui nascono le difficoltà a cui non ho trovato risposta)
Da sola proprio non riesco a mangiarla, pena ipoglicemia.
A cosa l'appoggio che non sia poco salutare?
((
L'insulina, va scalata con pazienza certosina, ovviamente sempre quando la glicemia lo richiede, non in maniera arbitraria o a tavolino, nè bruscamente. MAI. (vedi alla voce pericolo)
In base al fatto che il fabbisogno gradualmente, lentamente, inesorabilmente, diminuisce da solo.
Il problema è nato questo agosto, la glicemia ha iniziato a scendere troppo in fretta complice il caldo, ma oltre le dosi che faccio adesso non posso scalare ulteriormente l'insulina perchè sarei ipoinsulinizzata, quindi per un periodo credo dovrò desistere da qualunque forma di alimentazione sana. (purtroppo)
Il diabetologo dice che sono pazza.
Su questo c'è poco altro da aggiungere.
Ma d'altra parte sono anni che le diete per i diabetici abbondano di cibi sbagliati.
Non tutti insani, (frutta e verdura sono contemplate, ma di certo non sono protagoniste) ma troppi sbagliati.
L'ultimo diabetologo che mi ha dato una dieta diceva che avrei dovuto mangiare :
colazione : yogurt e 3 fette biscottate
pasta o riso e un frutto
pane, e/o minestrone secondo e contorno
latte e fette biscottate prima di dormire in casi di eventuale ipo notturna.
Ci aggiungo bleack.
Riguardo la storia di Orso, sono davvero felice per lui, ma non posso fare un confronto, l'insulina è molto più ingestibile e pericolosa degli ipoglicemizzanti orali.
Per il resto, contatterò Bruschino.
Quello che mi pesa molto è sentirmi sola in questa mia battaglia verso una salute piena di diritti e non questuante suddita di colossi che mi usano come cavia.
Sono stanca di fare il topo, ma la demonizzazione di certo non mi aiuta.
Ultima modifica di Hazel il 29 novembre 2009, 10:48, modificato 1 volta in totale.
Ciao Hazel, benvenuta!
Innanzitutto, complimenti per il coraggio e la determinazione!
Ma anche se mangi frutta e lattuga insieme ti fa lo stesso effetto? La lattuga e il sedano si combinano bene con la frutta. I frutti aciduli in generale si combinano bene con la verdura a foglia, quindi se non sbaglio l'abbinamento Mango+Lattuga+Pomodori è ok.
E gli agrumi? Pompelmi e arance fanno lo stesso effetto?
Chiedo perchè sono parecchio ignorante in materia, ma l'argomento mi interessa e incuriosisce parecchio.
Ciao, sono sicuro che ce la farai!
Innanzitutto, complimenti per il coraggio e la determinazione!
Ma anche se mangi frutta e lattuga insieme ti fa lo stesso effetto? La lattuga e il sedano si combinano bene con la frutta. I frutti aciduli in generale si combinano bene con la verdura a foglia, quindi se non sbaglio l'abbinamento Mango+Lattuga+Pomodori è ok.
E gli agrumi? Pompelmi e arance fanno lo stesso effetto?
Chiedo perchè sono parecchio ignorante in materia, ma l'argomento mi interessa e incuriosisce parecchio.
Ciao, sono sicuro che ce la farai!
Meglio la direzione giusta che la velocità
No di certo, non ti aiuteranno sentimenti negativi quali rabbia, accanimento, rivalsa. Sono impulsi che si saranno manifestati automaticamente e che talvolta è difficile gestire, soprattutto perché si legano al lavoro di ricerca e di studio che si fa per gestire il proprio caso personale. Per superarli e recuperarne energie da impiegare positivamente è necessario un doppio sforzo: emotivo e intellettivo, quando per giunta il corpo non sempre è di sostegno. Da qui il consiglio sullo sport del Prof. Ehret potrebbe trasformarsi in "Fare studio soltanto quando ci si sente abbastanza in forma" ...se si è stanchi al più una ripassatina ma se stai attraversando un brutto momento cerca prima di tutto di rilassarti.
Beh, non so, è facile a dirsi ma, sebbene( secondo i medici ) sarei un soggetto a rischio diabete e qualche volta mi è stato rilevato anche un valore glicemico elevato, lungi da me immaginare quali possano essere i sintomi manifesti di un tale stato. Riporto solo considerazioni di valore più generale.
A tal riguardo ti chiederei di lasciare alcune informazioni che avrai letto, è necessario prendere in considerazione, quali età, peso( in relazione all'altezza ) ...e per rientrare nel contesto corpo-mente-stato emozionale, sul luogo in cui vivi e sul lavoro/mansioni quotidiane che svolgi. Ed ancora, giacchè hai parlato di necessità di pasta e di un periodo di alimentazione "commerciale", e ci si deve scontrare con l'asserto di Ehret che recita "Eliminare ad ogni costo gli alimenti sbagliati", dicci se consideri raggiungibile questo passo.
A proposito avrei un consiglio, prova dei pasti esclusivamente con farro o grano tenero( a me bastavano 60g ma per sicurezza fai 100, potrai sempre metterli nell'ovatta e condirci le insalate con i germogli) tenuti in ammollo per una notte e lasciati al sole ad asciugare per mezza giornata o anche tutto il giorno; aggiungi olio, pesto, ragù o altro a tua scelta, quanto basta per provarne il gusto quando fai uso della forchetta ma poi considera che il lungo lavoro dei denti ti farà scoprire tutt'un'altro sapore
Dicci quanti pasti fai al giorno e quante volte ricorre l'idea del cibo durante la giornata, vuoi per abitudini familiari o se al lavoro c'è una degenerazione alimentare, etc... Più precisamente, quale passo verso il digiuno hai intrapreso: digiuno della non colazione, digiuno delle 24 ore ...hai provato il digiuno diagnostico di 3gg ? Cosa hai potuto osservare?
Da quel che leggo, mi convingo che le verdure avranno un ruolo determinante, dopo il digiuno, e che effettivamente sarà importante conoscerne le proprietà e come si comporteranno nel tuo caso specifico.
A me viene in mente di ricordare le proprietà più generali della verdura e la suddivisione in base a queste. Prima tra tutte la verdura a foglia verde che non genera muco ed i restanti vegetali. Purtroppo con la sola verdura a foglia verde è difficile trovare soddisfazione per questo il SDGDSM ne prevede l'utilizzo per riportare alla guarigione mangiandola cruda; gli altri vegetali, invece, possono meglio soddisfare, soprattutto se si è attenti ad una lenta cottura, per cui il Prof. Ehret la considera propriamente cibo. Anche se poi l'ideale è sostituirlo con la più nutriente frutta.
Due utilizzi particolari della verdura che mi vengono in mente richiederanno il tuo lavoro investigativo, per poter essere poi di gran supporto:
- il primo è il lavoro anti-costipante e post-digiuno della verdura, per cui dovrai trovare almeno 2-3 alimenti che ti aiuteranno a svolgere questa importante funzione con la massima efficienza. Non necessariamente debbono essere verdure a foglia verde, tipicamente con gli spinaci si va a colpo sicuro ma non so, per te potrebbero andar bene anche i fagiolini Anch'io faccio uso di verdura stufata per interrompere i miei digiuni e in un certo senso mi riservo questi alimenti, come pure certi tipi di frutta, quasi esclusivamente per quel periodo di 2-3 gg post digiuno, come per evitare un più o meno possibile rischio assuefazione ( paranoia! )
- il secondo utilizzo, un po' più particolare è legato alla possibilità di estrarne il succo e di usarlo come un nutriente alcalinizzante, integratore ...addirittura un rigeneratore della perfetta salute: cerca nel forum alla voce "succhi verdi" per un idea più approfondita.
Purtroppo, o per fortuna , poi ti stancherai della sola verdura perché si farà sentire la necessità della frutta e per quanto tu voglia strenuamente astenerti penso che qualche volta ne hai già ceduto al richiamo ...è vero?
Per una coincidenza apprendo questa informazione a breve distanza dalla risposta che ho lasciato in un'altra discussione in cui riportavo il semplice principio che il nostro organismo produce una quantità limitata di risorse da impiegare nel processo digestivo, percui il nutrirsi è inversamente proporzionale alla quantità di alimenti che assumiamo( oltre una necessaria soglia minima ) ovvero che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo
Magari sono sulla strada sbagliata, ma a me dà da riflettere il fatto che la frutta contiene zucchero e che le sostanze generate nel processo digestivo dovrebbero essere convogliate per lavorare proprio sullo zucchero. Se mi parli di ipoglicemia la prima cosa che mi viene in mente è un'insufficienza del processo digestivo.
Beh, non so, è facile a dirsi ma, sebbene( secondo i medici ) sarei un soggetto a rischio diabete e qualche volta mi è stato rilevato anche un valore glicemico elevato, lungi da me immaginare quali possano essere i sintomi manifesti di un tale stato. Riporto solo considerazioni di valore più generale.
A tal riguardo ti chiederei di lasciare alcune informazioni che avrai letto, è necessario prendere in considerazione, quali età, peso( in relazione all'altezza ) ...e per rientrare nel contesto corpo-mente-stato emozionale, sul luogo in cui vivi e sul lavoro/mansioni quotidiane che svolgi. Ed ancora, giacchè hai parlato di necessità di pasta e di un periodo di alimentazione "commerciale", e ci si deve scontrare con l'asserto di Ehret che recita "Eliminare ad ogni costo gli alimenti sbagliati", dicci se consideri raggiungibile questo passo.
A proposito avrei un consiglio, prova dei pasti esclusivamente con farro o grano tenero( a me bastavano 60g ma per sicurezza fai 100, potrai sempre metterli nell'ovatta e condirci le insalate con i germogli) tenuti in ammollo per una notte e lasciati al sole ad asciugare per mezza giornata o anche tutto il giorno; aggiungi olio, pesto, ragù o altro a tua scelta, quanto basta per provarne il gusto quando fai uso della forchetta ma poi considera che il lungo lavoro dei denti ti farà scoprire tutt'un'altro sapore
Dicci quanti pasti fai al giorno e quante volte ricorre l'idea del cibo durante la giornata, vuoi per abitudini familiari o se al lavoro c'è una degenerazione alimentare, etc... Più precisamente, quale passo verso il digiuno hai intrapreso: digiuno della non colazione, digiuno delle 24 ore ...hai provato il digiuno diagnostico di 3gg ? Cosa hai potuto osservare?
Da quel che leggo, mi convingo che le verdure avranno un ruolo determinante, dopo il digiuno, e che effettivamente sarà importante conoscerne le proprietà e come si comporteranno nel tuo caso specifico.
A me viene in mente di ricordare le proprietà più generali della verdura e la suddivisione in base a queste. Prima tra tutte la verdura a foglia verde che non genera muco ed i restanti vegetali. Purtroppo con la sola verdura a foglia verde è difficile trovare soddisfazione per questo il SDGDSM ne prevede l'utilizzo per riportare alla guarigione mangiandola cruda; gli altri vegetali, invece, possono meglio soddisfare, soprattutto se si è attenti ad una lenta cottura, per cui il Prof. Ehret la considera propriamente cibo. Anche se poi l'ideale è sostituirlo con la più nutriente frutta.
Due utilizzi particolari della verdura che mi vengono in mente richiederanno il tuo lavoro investigativo, per poter essere poi di gran supporto:
- il primo è il lavoro anti-costipante e post-digiuno della verdura, per cui dovrai trovare almeno 2-3 alimenti che ti aiuteranno a svolgere questa importante funzione con la massima efficienza. Non necessariamente debbono essere verdure a foglia verde, tipicamente con gli spinaci si va a colpo sicuro ma non so, per te potrebbero andar bene anche i fagiolini Anch'io faccio uso di verdura stufata per interrompere i miei digiuni e in un certo senso mi riservo questi alimenti, come pure certi tipi di frutta, quasi esclusivamente per quel periodo di 2-3 gg post digiuno, come per evitare un più o meno possibile rischio assuefazione ( paranoia! )
- il secondo utilizzo, un po' più particolare è legato alla possibilità di estrarne il succo e di usarlo come un nutriente alcalinizzante, integratore ...addirittura un rigeneratore della perfetta salute: cerca nel forum alla voce "succhi verdi" per un idea più approfondita.
Purtroppo, o per fortuna , poi ti stancherai della sola verdura perché si farà sentire la necessità della frutta e per quanto tu voglia strenuamente astenerti penso che qualche volta ne hai già ceduto al richiamo ...è vero?
Lascio una considerazione personale.Il problema è che mentre di verdura posso mangiarne quanta ne voglio, la frutta con l'insulina mi risulta particolarmente ingestibile, devo appoggiarla ad altri alimenti. (e qui nascono le difficoltà a cui non ho trovato risposta)
Da sola proprio non riesco a mangiarla, pena ipoglicemia.
Per una coincidenza apprendo questa informazione a breve distanza dalla risposta che ho lasciato in un'altra discussione in cui riportavo il semplice principio che il nostro organismo produce una quantità limitata di risorse da impiegare nel processo digestivo, percui il nutrirsi è inversamente proporzionale alla quantità di alimenti che assumiamo( oltre una necessaria soglia minima ) ovvero che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo
Magari sono sulla strada sbagliata, ma a me dà da riflettere il fatto che la frutta contiene zucchero e che le sostanze generate nel processo digestivo dovrebbero essere convogliate per lavorare proprio sullo zucchero. Se mi parli di ipoglicemia la prima cosa che mi viene in mente è un'insufficienza del processo digestivo.
In tal caso anche pensare alla cosa più salutare risulterebbe vano.A cosa l'appoggio che non sia poco salutare?
Mi rimane da capire in base a cosa si rimane ipoinsulinizzati se la glicemia non lo richiede.L'insulina, va scalata con pazienza certosina, ovviamente sempre quando la glicemia lo richiede, non in maniera arbitraria o a tavolino, nè bruscamente. MAI. (vedi alla voce pericolo)
In base al fatto che il fabbisogno gradualmente, lentamente, inesorabilmente, diminuisce da solo.
Il problema è nato questo agosto, la glicemia ha iniziato a scendere troppo in fretta complice il caldo, ma oltre le dosi che faccio adesso non posso scalare ulteriormente l'insulina perchè sarei ipoinsulinizzata, quindi per un periodo credo dovrò desistere da qualunque forma di alimentazione sana. (purtroppo)
"Il dio più venerato è Mercurio: ne hanno moltissimi simulacri. Lo ritengono ...guida delle vie e dei viaggi" G. Cesare
Grazie!
Antishred
Ti ringrazio per l'accoglienza, l'entusiasmo, e il sostegno, ne ho davvero bisogno!
“La Verità, pur di imporsi, possiede mezzi implacabili e presto o tardi li usa" - Gustavo Rol
Soprattutto spero tu abbia ragione.
Le verdure aiutano, ma purtroppo non bastano.
Più che altro dovrei vedere se è possibile per me cambiare insuline e farne di meno aggressive a quel punto il problema sarebbe quasi risolto.
Ti ringrazio per l'accoglienza, l'entusiasmo, e il sostegno, ne ho davvero bisogno!
“La Verità, pur di imporsi, possiede mezzi implacabili e presto o tardi li usa" - Gustavo Rol
Soprattutto spero tu abbia ragione.
Le verdure aiutano, ma purtroppo non bastano.
Più che altro dovrei vedere se è possibile per me cambiare insuline e farne di meno aggressive a quel punto il problema sarebbe quasi risolto.
Ambiente familiare sano dal punto di vista alimentare, i miei sono piuttosto frugali in quello che mangiano, soprattutto mia madre: ha sempre ricercato e assunto quantità industriali di frutta e verdure assortite con le quali da sola da che ricordo preparava succhi e decotti.
Ambiente lavorativo idem.
Io ho pochissima fame e se non fosse per l'insulina mangerei molto meno di quanto sono costretta a fare.
La frutta per me è ben più di un richiamo è una necessità a cui non sempre riesco ad andare incontro.
Mi sembra di mangiare dei pezzetti di sole!
Il tuo post è molto articolato e per me è difficile spiegare la cinetica dell'insulina in così poche righe.
Oltre al fatto che non credo di saper rispondere a tutte le tue osservazioni.
"riportavo il semplice principio che il nostro organismo produce una quantità limitata di risorse da impiegare nel processo digestivo, percui il nutrirsi è inversamente proporzionale alla quantità di alimenti che assumiamo( oltre una necessaria soglia minima ) ovvero che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo
Magari sono sulla strada sbagliata, ma a me dà da riflettere il fatto che la frutta contiene zucchero e che le sostanze generate nel processo digestivo dovrebbero essere convogliate per lavorare proprio sullo zucchero. Se mi parli di ipoglicemia la prima cosa che mi viene in mente è un'insufficienza del processo digestivo."
Sono perfettamente d'accordo con ciò che dici, e che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo, e quando cerco di spiegarlo agli altri mi prendono per folle, ma:
(ovviamente riporto quello che ho imparato in campo diabetologico)
Mentre in un corpo i cui sistemi sono ancora integrati, a ciò che si mangia corrisponde un picco insulinico che ha la stessa forma del quantitativo di carboidrati che si assume, quindi picco a triangolo isoscele in relazione agli zuccheri semplici, una curva più "dolce" e relativamente lunga in relazione agli carboidrati complessi, (come quelli contenuti nel farro) e per contro diminuzione drastica della secrezione insulinica in presenza di attività fisica o prolungato digiuno, nel caso dell'insulina sintetica che ha un emivita e una cinetica rigida, questo non accade.
Una volta fatta non la puoi togliere, diminuire, aumentare.
Quella è e basta.
Se fai movimento e hai fatto 6 unità di insulina, amen, tornerai a casa e sarai in ipoglicemia, e dovrai mangiare di più e non è detto che tu possa compensare il tutto con della frutta.
Una volta fatta la rapida inoltre non puoi astenerti dal mangiare.
Gli altri farmaci sono privi di relazione.
Invece l'insulina ha un'interconnessione diretta rigidissima con cibo e movimento.
E' creata apposta per permettere ai diabetici, che secondo la medicina ufficiale, non producono più insulina sufficiente, di assimilare il cibo e sopravvivere.
Basta mangiare una sera un pò in meno o in modo un pò diverso e subito si finisce in ipoglicemia.
Se fosse possibile farei un disegno.
4 somministrazioni e 4 curve a campana.
Essa nasce per due istanze.
La basale è preposta al funzionamento degli organi interni, quindi battito cardiaco, respirazione, ecc ecc, mentre la rapida per la metabolizzazione di ciò che si mangia.
Un'insulina rapida ha una curva di assorbimento che dura 7 ore, mentre la frutta in un paio di ore è stata metabolizzata, così ti ritrovi alla 3a ora in ipoglicemia.
Per cui fare digiuni totali per me è impossibile.
Devo sempre trovare una mediazione fra cibi sani e insani.
Non sempre me li posso permettere.
La carne per esempio posso toglierla tutta, tanto non ha influenza diretta sull'insulina, ma con i carboidrati devo andarci con molta cautela.
Spesso devono essere cibi di compromesso tipo yogurt alla soia.
Purtroppo una volta insediata l'insulina si sostituisce completamente alle funzioni del tuo organismo e va sostenuta con alimenti che ne ricalchino la curva.
Dopo più di 20 anni inoltre non puoi non scalarli gradualmente.
Di qui il disastro assoluto.
Se sei in ipoglicemia non puoi non mangiare e non puoi non assumere zuccheri finchè la glicemia non risale, e a volte due arance o della semplice frutta non sono sufficienti.
Riguardo l'ipoinsulinizzazione : se l'organismo non è ancora così disintossicato e la diminuisci più di quello che il tuo organismo consente per i traguardi che ha raggiunto, diventi ipoinsulinizzato e gli organi interni vanno in profonda sofferenza.
Pena glicemia alta e chetoacidosi.
Lo so che non sono stata esaustiva ma è difficile spiegare più di 20 anni d'insulina (iniziata quando ancora si bollivano le siringhe di vetro) in così poche righe.
Ambiente lavorativo idem.
Io ho pochissima fame e se non fosse per l'insulina mangerei molto meno di quanto sono costretta a fare.
La frutta per me è ben più di un richiamo è una necessità a cui non sempre riesco ad andare incontro.
Mi sembra di mangiare dei pezzetti di sole!
Il tuo post è molto articolato e per me è difficile spiegare la cinetica dell'insulina in così poche righe.
Oltre al fatto che non credo di saper rispondere a tutte le tue osservazioni.
"riportavo il semplice principio che il nostro organismo produce una quantità limitata di risorse da impiegare nel processo digestivo, percui il nutrirsi è inversamente proporzionale alla quantità di alimenti che assumiamo( oltre una necessaria soglia minima ) ovvero che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo
Magari sono sulla strada sbagliata, ma a me dà da riflettere il fatto che la frutta contiene zucchero e che le sostanze generate nel processo digestivo dovrebbero essere convogliate per lavorare proprio sullo zucchero. Se mi parli di ipoglicemia la prima cosa che mi viene in mente è un'insufficienza del processo digestivo."
Sono perfettamente d'accordo con ciò che dici, e che il denutrimento è proporzionale alla quantità di cibo, e quando cerco di spiegarlo agli altri mi prendono per folle, ma:
(ovviamente riporto quello che ho imparato in campo diabetologico)
Mentre in un corpo i cui sistemi sono ancora integrati, a ciò che si mangia corrisponde un picco insulinico che ha la stessa forma del quantitativo di carboidrati che si assume, quindi picco a triangolo isoscele in relazione agli zuccheri semplici, una curva più "dolce" e relativamente lunga in relazione agli carboidrati complessi, (come quelli contenuti nel farro) e per contro diminuzione drastica della secrezione insulinica in presenza di attività fisica o prolungato digiuno, nel caso dell'insulina sintetica che ha un emivita e una cinetica rigida, questo non accade.
Una volta fatta non la puoi togliere, diminuire, aumentare.
Quella è e basta.
Se fai movimento e hai fatto 6 unità di insulina, amen, tornerai a casa e sarai in ipoglicemia, e dovrai mangiare di più e non è detto che tu possa compensare il tutto con della frutta.
Una volta fatta la rapida inoltre non puoi astenerti dal mangiare.
Gli altri farmaci sono privi di relazione.
Invece l'insulina ha un'interconnessione diretta rigidissima con cibo e movimento.
E' creata apposta per permettere ai diabetici, che secondo la medicina ufficiale, non producono più insulina sufficiente, di assimilare il cibo e sopravvivere.
Basta mangiare una sera un pò in meno o in modo un pò diverso e subito si finisce in ipoglicemia.
Se fosse possibile farei un disegno.
4 somministrazioni e 4 curve a campana.
Essa nasce per due istanze.
La basale è preposta al funzionamento degli organi interni, quindi battito cardiaco, respirazione, ecc ecc, mentre la rapida per la metabolizzazione di ciò che si mangia.
Un'insulina rapida ha una curva di assorbimento che dura 7 ore, mentre la frutta in un paio di ore è stata metabolizzata, così ti ritrovi alla 3a ora in ipoglicemia.
Per cui fare digiuni totali per me è impossibile.
Devo sempre trovare una mediazione fra cibi sani e insani.
Non sempre me li posso permettere.
La carne per esempio posso toglierla tutta, tanto non ha influenza diretta sull'insulina, ma con i carboidrati devo andarci con molta cautela.
Spesso devono essere cibi di compromesso tipo yogurt alla soia.
Purtroppo una volta insediata l'insulina si sostituisce completamente alle funzioni del tuo organismo e va sostenuta con alimenti che ne ricalchino la curva.
Dopo più di 20 anni inoltre non puoi non scalarli gradualmente.
Di qui il disastro assoluto.
Se sei in ipoglicemia non puoi non mangiare e non puoi non assumere zuccheri finchè la glicemia non risale, e a volte due arance o della semplice frutta non sono sufficienti.
Riguardo l'ipoinsulinizzazione : se l'organismo non è ancora così disintossicato e la diminuisci più di quello che il tuo organismo consente per i traguardi che ha raggiunto, diventi ipoinsulinizzato e gli organi interni vanno in profonda sofferenza.
Pena glicemia alta e chetoacidosi.
Lo so che non sono stata esaustiva ma è difficile spiegare più di 20 anni d'insulina (iniziata quando ancora si bollivano le siringhe di vetro) in così poche righe.
Ultima modifica di Hazel il 20 settembre 2009, 9:46, modificato 1 volta in totale.
Ciao Hazel, figurati!
Mi viene comunque in mente che Shelton ha scritto qualche libretto sulla questione Diabete, l'ho visto in biblioteca ma credo che si possa anche trovare in giro.
C'è una soluzione a tutto, secondo me!
Ciao e mi raccomando, relax e calma...
Mi viene comunque in mente che Shelton ha scritto qualche libretto sulla questione Diabete, l'ho visto in biblioteca ma credo che si possa anche trovare in giro.
C'è una soluzione a tutto, secondo me!
Ciao e mi raccomando, relax e calma...
Meglio la direzione giusta che la velocità
Fermo restando che il problema lo vivi tu e che io posso aiutarti marginalmente, ti invito vivamente a prendere un po' meno seriamente questa tua affermazione.Hazel ha scritto:...insulinizzata, quindi per un periodo credo dovrò desistere da qualunque forma di alimentazione sana.
Chi più chi meno( mi riferisco alla sincerità ), qui sul forum, sinceramente parlando tutti siamo lontani dal mantenere un alimentazione "sana" in maniera costante.
E' facile idealizzarla ma difficile da viverla nel concreto.
Soprattutto,
lo stesso Ehret ha formulato un "menù di guarigione" per il suo sanatorio, in modo da portare velocemente ad una migliore composizione del sangue, precisando subito che ogni paziente doveva essere costantemente seguito per poter intervenire con dei menù speciali quando le condizioni lo richiedevano. Per il resto esistono solo esempi di pasti di transizione che sono nettamente esclusi dalla sana alimentazione.
Semplicemente aggiungere della verdura dopo aver mangiato la frutta è fuori luogo, in questo senso. Ma è qui che ti invito a perseverare nell'esplorazione, perché ci sono infinite possibilità meno dannose delle usanze e dei costumi della nostra cultura ma semplicemente a noi sconosciute.
Ricorda l'asserto iniziale del Prof. Ehret:
"Per prima cosa eliminare ad ogni costo i cibi che producono muco"
con ciò intendendo quelli davvero dannosi e tollerandone tanti altri.
Ti ringrazio per la tua spiegazione,
è molto chiara ma la difficoltà di comprensione è legata all'essere indifferente di chi la legge. Se provo ad osservarmi riguardo alcune reazioni legate al consumo di sola frutta o a capire cosa succede al variare della glicemia le conclusioni sono di poca o relativa importanza.
Mi si presentano altri sintomi che magari lego ad altri fattori come acidosi, eliminazione di acido urico, etc... nella palese manifestazione della complessità della macchina umana ...e noi ancora siamo così impreparati dinanzi ad un caso come il tuo.
"Il dio più venerato è Mercurio: ne hanno moltissimi simulacri. Lo ritengono ...guida delle vie e dei viaggi" G. Cesare
sibillina
Shelton dice che il diabete è il risultato di una grave forma intossicativa.
Che farmaci come l'insulina mascherano i sintomi, e vengono eliminati rapidamente dagli organi escretori.
Che "le medicine, la chirurgia non sono altro che tecniche illogiche, dispendiose e dolorose .. per accorciare la vita e incrementare la sua miseria."
Che esistono cibi altamente tossici come la carne ed il latte, e divide gli alimenti in superiori, come frutta fresca, acida, semi acida e dolce, inferiori, fra cui persino l'aria viziata, o gli yogurt commerciali, e di compromesso, come frutta secca non biologica.
Purtroppo dice anche che un diabetico di durata superiore ai due - cinque anni non può più liberarsi dell'insulina.
Mi sento un ostaggio della medicina tradizionale, che tollero male da almeno 20 anni.
p.s. mi scuso per la lunga latitanza, ma ultimamente sono stata parecchio presa e mi sono connessa poco.
Che farmaci come l'insulina mascherano i sintomi, e vengono eliminati rapidamente dagli organi escretori.
Che "le medicine, la chirurgia non sono altro che tecniche illogiche, dispendiose e dolorose .. per accorciare la vita e incrementare la sua miseria."
Che esistono cibi altamente tossici come la carne ed il latte, e divide gli alimenti in superiori, come frutta fresca, acida, semi acida e dolce, inferiori, fra cui persino l'aria viziata, o gli yogurt commerciali, e di compromesso, come frutta secca non biologica.
Purtroppo dice anche che un diabetico di durata superiore ai due - cinque anni non può più liberarsi dell'insulina.
Mi sento un ostaggio della medicina tradizionale, che tollero male da almeno 20 anni.
p.s. mi scuso per la lunga latitanza, ma ultimamente sono stata parecchio presa e mi sono connessa poco.
Grazie Hazel della risposta!!
Volevo consigliare anche a te di provare la tisana Caisse:
http://www.b2i.it/medicina/essiac/cesco ... toria.html
Ecco il punto interessante:
Nel 1925 il dottor LA. McInnis aveva curato con il decotto d'erbe della Caisse una donna diabetica per un cancro avanzato all'intestino. Sconfitto il cancro, anche il diabete era scomparso! Nel 1936 il dottor Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell'insulina, affermò che il decotto aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni. curando così i malati di diabete.
Volevo consigliare anche a te di provare la tisana Caisse:
http://www.b2i.it/medicina/essiac/cesco ... toria.html
Ecco il punto interessante:
Nel 1925 il dottor LA. McInnis aveva curato con il decotto d'erbe della Caisse una donna diabetica per un cancro avanzato all'intestino. Sconfitto il cancro, anche il diabete era scomparso! Nel 1936 il dottor Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell'insulina, affermò che il decotto aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni. curando così i malati di diabete.
Tutto è difficile prima di essere semplice.
Thomas Fuller
Thomas Fuller
Ultimamente ho letto dei presunti benefici dell'inulina per chi soffre di diabete, sembrerebbe uno zucchero... Era mentre leggevo un articolo sui topinambur, che ne contengono.
Inoltre sempre leggendo qua e là, sembra che si possano ottenere grossi benefici eliminando totalmente i grassi dalla propria dieta, compresi i grassi naturali (avocado/cocco/noci varie/semi).
Senza contare che, come per tutti d'altronde, se non si fa regolare esercizio fisico la salute non si raggiungerà mai.
In ogni caso ti invito ad approfondire questi argomenti...
Ora vado a correre
Ciaoo
Inoltre sempre leggendo qua e là, sembra che si possano ottenere grossi benefici eliminando totalmente i grassi dalla propria dieta, compresi i grassi naturali (avocado/cocco/noci varie/semi).
Senza contare che, come per tutti d'altronde, se non si fa regolare esercizio fisico la salute non si raggiungerà mai.
In ogni caso ti invito ad approfondire questi argomenti...
Ora vado a correre
Ciaoo
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