Raffaele, innanzitutto ti vorrei far leggere questo piccolo brano cosi' entri in argomento.
Estratto da "Il fenomeno secondo di Huneke": Das Sekunden-Phänomen (Huneke, 1961)-
- pag. 268
La moglie dello scrittore A.Halbert di Küsnacht (Zurigo) soffriva da tempo di un'artrosi dell'anca. Si era già sottoposta alla terapia con irradiazioni e poi anche ad un intervento chirurgico, ma non riscontrando il benchè minimo sollievo si aprì all'idea del marito di cercare soluzioni anche al di fuori del circolo degli specialisti classici di reumatologia. Il marito inoltre mi conosceva per esperienza diretta, perché vent'anni prima la ricerca dei foci lo aveva guarito da una sindrome patologica sulla quale a quel tempo si erano aperte discussioni altisonanti dei medici consultati alla ricerca del nome più appropriato.
Arrivò il giorno della visita alla signora Halbert grazie ad un viaggio che dovevo fare a Zurigo. Come prima cosa provai le infiltrazioni locali di procaina per debellare l'artrosi dell'anca, ma senza risultati. Mi informai un po' sulla bocca ed individuai come possibile fattore causale una zona della mascella sinistra superiore dove erano stati estratti alcuni denti. L'estrazione effettuata parecchi anni prima era stata associata con particolari difficoltà. Il test con impletolo [procaina] diede il fenomeno secondo. L'iniezione dell'Impletolo fu ripetuta tempo dopo dal Dr. Wannenmacher quando ci fu una ricaduta dei sintomi. Un paio di anni dopo in occasione di un altro mio soggiorno a Zurigo la paziente mi confermò che non c'erano state altre ricadute.
Quando si ha un sintomo ben definito e si vuole evidenziare il suo collegamento con una necrosi/osteite/ cavitazione dentale, c'è un
test molto semplice, quello
con infiltrazione della zona sdentata con procaina (iniezione da due lati, linguale e buccale ).
Ho ancora qualche strascico di allergia con sternuti e affini ridotta di almeno il 70%. Ho ancora le caviglie gonfie e accetto qualsiasi suggerimento in proposito.
Raffaele, per le allergie, sternuti e affini il magnesio riduce ulteriormente il livello di sofferenza, evidentemente perche' aggiusta qualcosa a livello intestinale! Familiarizza con il magnesio! Sicuramente ti farà buona compagnia in questa seconda metà della tua vita. Promesso! Provalo. Molti poi mi hanno detto che il magnesio era l'unica cosa che dava un aiutino importante per i loro problemi di caviglie gonfie.
Sulla questione che siano rimasti osteiti necrotiche con tutte le "cure dentali" non ci piove. Come prima cosa pero' mi dove dire dove abiti, per capire che possibili soluzioni prospettarti.
Inoltre ti devi attrezzare della procaina. ho delle fiale in piu' (ne ho appena comprate 100 !) Se mi
contatti qui ti spiego e te le mando.
L'idea sarebbe che tu faccia delle prove sulle osteiti con la procaina. Poi dopo sarebbe da far valutare presso un dentista preparato. Queste prove dovrebbero essere fatte nel momento di massimo disagio alle caviglie o con l'allergia.
Queste prove saranno fatte sia sui siti di estrazione di denti del giudizio inferiori, sia sulla parte centrale dell'arcata superiore (13-23), sia sulla zona centrale dell'arcata inferiore (41/42 oppure 33).
Per il momento ti lascio con una pillola che ti introduce all'argomento (dal libro Manuale di Neuralterapia secondo Huneke. di Peter J. Dosch). Scrive Dosch:
- Nel mio caso personale si potrebbe pensare che l'arsenico usato per la devitalizzazione della polpa dentale del mio dente canino abbia potuto raggiungere l'osso circostante dove ha causato necrosi.
L'identificazione dell'osteite residua e la sua valutazione radiografica non è sempre facile e richiede un notevole livello d'esperienza. Comunque è stato dimostrato che un terzo delle osteiti residue che furono poi confermate istologicamente non avevano modo di essere identificate dalla radiografia dentale.
Le variazioni osservabili sulla lastra non erano definite da cambiamenti evidenti e netti della struttura ossea, bensì da cambi sfocati. La mucosa locale potrebbe assumere una discolorazione livida e l'osso potrebbe avere una caratteristica sensibilità sotto pressione.
Se l'osteite ha finito per riguardare finanche la parte superficiale dell'osso (la corticale), è possibile finanche una facile penetrazione nell'osso molle sottostante della punta di un ago di quelli usati per l'anestesia locale.
In questi casi non si può esitare troppo a lungo prima di decidere di bonificare l'area chirurgicamente. Nell'intervento il lembo gengivale viene sollevato e il tessuto necrotico molliccio viene curettato via fino al punto in cui incontriamo osso sano.
Facendo questo intervento molto spesso ci si trova davanti ad un'area affetta che è molto più vasta di quello che uno si poteva immaginare dalla radiografia.
Hopfer ha riscontrato osteite residua in più di un quarto dei suoi pazienti. Un'ampia percentuale di queste osteiti potettero essere messe in relazioni con disturbi a distanza.
Il lavoro clinico fatto da Sollmann sullo spazio retromolare ha portato ulteriori evidenze a carico dei cambiamenti sclerotici dell'osso e dei loro effetti a distanza.
Sempre più spesso viene riconosciuto da vari autori l'importante ruolo delle osteiti post-estrazione come campo d'interferenza. In altri tempi, la capacità di difesa del paziente era ancora sufficientemente integra da consentire normalmente alle gengive di guarire autonomamente dopo un'estrazione dentale. Al giorno d'oggi, l'inquinamento ambientale e la tossiemia interna sembrano aver sostanzialmente ridotto questa capacità di difesa. Questa condizione è peggiorata dall'uso abituale di profilassi antibiotiche. È questo uno dei fattori che contribuiscono alla situazione attuale, con circa la metà dei pazienti che presenta forme di osteite residua, una condizione estremamente difficile da diagnosticare e che può diventare facilmente un nuovo campo d'interferenza.