swami863 ha scritto:Maria proviamo a vederla così : non è una BATTAGLIA CONTRO I DOLCI, ma una SCELTA per la SALUTE
...sembra una sciocchezza ma io che sono una ribelle se mi dò dei comandi, sicuro che mi boicotto da sola
Come giustamente ha detto Swami863, non stai facendo una battaglia contro i dolci, bensì stai applicando un metodo per fare in modo di controllare ed eliminare in maniera sistematica le tossine derivanti da questi cibi innaturali. E soprattutto
non stati rinunciando a niente, ti stai
liberando di una schiavitù.
Per far ciò, secondo il mio parere, che non mi stanco mai di ripetere, è necessario sospendere del tutto l'assunzione della tossina che si vuole eliminare e gestire la sua eliminazione dal corpo. E' impensabile poter affrontare da soli una disintossicazione di una tossina, senza avere un metodo sistematico e soprattutto continuando ad assumerla, anche se si tratta di una volta ogni tanto.
E cmq il problema è molto più grande, in quanto abbiamo tutta una serie di tossine da eliminare e bisogna affrontarle una ad una per avere successo. Stiamo peggio dei cocainomani o degli eroinamani (dichiarati "ufficialmente" drogati e quindi aiutati), che hanno solo una tossina da eliminare (la cocaina o la eroina appunto). Perciò è necessario più che mai avere dei "comandi" e disciplina, soprattutto all'inizio.
Poi cìè anche una componente psicologica legata alla droga alimentare. Associazione a cibo/alicolici a felicità, amore, sex appeal, compagnia, forza, salute ecc... sono solamente trucchi pubblicitari per indurci a diventare bidoni viventi della spazzatura.
Facciamo un esempio. A te piacciono molto i dolci e puntualmente vai dal pasticcere tutte le domeniche a comprare le paste. Facciamo finta, per motivi di semplicità, che sia l'unico pasticcere nell'arco di 200 km. Immagina che quel pasticcere un giorno entri in casa tua ed uccida tutta la tua famiglia e tu rimani viva per miracolo. Per semplicità, facciamo finta che non sia mai stato arrestato e che faccia la sua vita di sempre. Per quanto tu sia assuefatta ai dolci, te la sentiresti di entrare nella sua pasticceria dopo quello che ha fatto? Credo proprio di no... piuttosto, dici, resto con la voglia, ma non vado nella maniera più assoluta da quel "assassino"!
Altro esempio, la pasta. La pasta, che ci fa sospirare con l'acquolina in bocca, anche grazie alle disgustose campagne pubblicitarie di cui siamo bombardati, non è altro che il cibo che la caritas elargisce ai poveracci a cui sono costretti a rivolgersi. Ti piace mangiare un cibo da "poveraccio"?
Altro esempio, la cioccolata. Non è vero che di solito, non sempre, le ragazze che sono state lasciate dal fidanzato, per altre più belle e simpatiche, si abbuffano di dolci e cioccolato? Ti piace mangiare un cibo da "cornuta" o da "bidonata"?
Ecc..
Quando ti renderai conto che non hai niente a cui devi rinunciare, la transizione e la gestione delle tossine sarà molto più semplice. Devi solo renderti conto della realtà alimentare che ti sta attorno, che non è quella pubblicizzata dai produttori o meglio, dai spacciatori legalizzati di droga.
Quindi, sta serena e vai avanti per la tua strada.