Ad agosto 2011 è arrivata a Monaco a togliere due denti devitalizzati dal Dr. Kreger Renata. Non era previsto, ma abbiamo passato quasi un'intera giornata insieme. Suo fratello si era convinto della tossicità dei denti devitalizzati essendo guarito da problemi digestivi, stanchezza, dolori cronici e mal di testa, dopo aver tolto i suoi. Il suo percorso era partito dalla lettura di un mio scritto su internet, "Sui denti" (2005). E infine aveva contagiato Renata. O meglio l'atteggiamento di Renata era: "Fratellino, non riesco propria capire proprio come l'autorevolezza che molti ti invidiano e la tua grande convinzione siano andati a finire in una tesi così impossibile!
Metti in gioco tutti i tuoi meriti per farmi togliere questi due denti? Ebbene allora io lo faccio, ma questo ti lascerà nel torto quando si scoprirà che non era questa la causa e che ho tolto due denti inutilmente."
E invece è rimasta fulminata dai risultati. Mai più un'emicrania, sin dal primo giorno.
Mal di testa /emicrania /depressione di 15 anni dipendevano da quello, dai denti. E per quelli di voi che capiscono queste cose dirò che al momento della guarigione Renata aveva ancora 7 amalgame in bocca (!). Ora naturalmente l'argomento dei pericoli dei denti devitalizzati è diventato uno dei suoi preferiti. Renata mi fa mille domande: "Come è nata la tua scoperta sulla tossicità dei denti devitalizzati?" "E perché non si fa più divulgazione su cose di questo tipo così importanti?"
Ero diventato a partire dal 1999 un punto di riferimento di molti lettori in Italia sulla questione degli effetti dell'amalgama e della rimozione protetta, il mio numero di telefono veniva citato non solo alla fine di molti libri della Macro Edizioni, ma anche sul sito della RAI3, Report, che se occupò nel 1999 e nel 2002. Ebbi migliaia di telefonate, e centinaia di persone rimasero in contatto email e telefonico con me nel corso anche di un anno dall'inizio della disintossicazione.
Era il gennaio 2004: stavo iniziando a raccogliere le idee per il libro "Denti tossici 2" (che poi è uscito nel 2006) e pianificai perciò di riprendere in mano il telefono per recupare i "vecchi" casi e sintetizzarli in qualche modo. Avevo ben 300 persone da sentire, cioè quelli da cui ancora non avevo una testimonianza completa. Iniziai con Michele, convinto che ormai avesse risolto. E lui, incredibile (per me), mi disse: "Ah, stavo proprio pensando a te, mi è tornata l'emicrania. Controllo inesorabilmente l'alimentazione, prendo magnesio, abbiamo tolto l'amalgama...." Per farla breve i mal di testa erano migliorati, ma di risoluzione nemmeno l'ombra. La causa erano i denti devitalizzati, scoprimmo entrambi controvoglia.
Io da parte mia iniziai a prendere atto delle implicazioni per la salute di denti compromessi che i pazienti anti-amalgama dell'associazione di Monaco in Germania avevano cercato di passarmi sin da quando ci eravamo conosciuti.
Per verificare se è la tossicità di un dente devitalizzato a scatenare un mal di testa c'è un test semplice: il circuito della tossicità che parte dal dente e finisce nella testa può essere interrotto con un'iniezione di procaina sotto il dente, che ripolarizza temporaneamente le cellule (questa tecnica si chiama neuralterapia). Michele, 44, aveva tolto gli amalgami e tutti i metalli dalla bocca, inoltre aveva messo il byte! Vista la persistenza dei suoi problemi, il dentista olistico decide di sottoporlo al test della procaina. La procaina iniettata sulla mandibola a ridosso del dente coinvolto gli faceva immediatamente passare i mal di testa. E infatti Michele guarisce tolto quel dente devitalizzato e un paio di altri. Mai più i mal di testa! Stenta a crederci, 20 anni di malattia non si dimenticano facilmente.
La tossicità dei denti devitalizzati, imparai poi proprio sulla pelle dei malati gravi, si può scaricare secondo diversi percorsi, sui seni paranasali, sull'osso e i nervi facciali, sul sistema nervoso craniale e quindi il midollo osseo, sul sistema di regolazione, ovvero la capacità dell'organismo di poter tirarsi fuori da sintomi, invecchiamento e malattie, e soprattutto si può scaricare sui meridiani di agopuntura del dente incriminato. Quest'ultima voce può significare di tutto, tumori al seno che compaiono quando il dentista cerca di salvare e trattare un dente devitalizzato infetto, oppure tumori al seno che scompaiono una volta che uno toglie il dente devitalizzato su quel meridiano.
Così ho appreso direttamente da loro, dai malati, che telefonandomi e mantenendo contatti via email, cercando di svincolarsi dalla malattia con questo o quel metodo, hanno creato la situazione in cui le osservazioni si accumulavano.
Ebbene le conclusioni delle osservazioni, non solo le mie ma anche quelle dell'associazione di pazienti, AMICA (con sede a Roma), è che i pazienti con fibromialgia e sensibilità chimica o stanchezza cronica rimanevano malate fino a quando non cambiavano idea sul fatto di non togliere i denti devitalizzati. Stiamo parlando di allontanare un oggetto che è infetto internamente. E non si è mai visto un malato che allontanando un dente devitalizzato non abbia ottenuto i risultati sperati e il sollievo da grossi disturbi. In pratica c'è un ritorno all'efficienza del sistema di regolazione. Molte categorie di malattie croniche hanno bisogno dei questo sacrificio di denti devitalizzati.
A quei tempi però non avevo gli strumenti per veicolare il messaggio. Avevo solo un paio di libri, le mie esperienze e le affermazioni molto convinte dei pazienti dell'associazione anti-amalgama di Monaco. Le mie speranze di discutere la possibilità di estrarre i denti devitalizzati con i malati cronici naufragavano sistematicamente.
Posti davanti ad un tema cosi' nuovo, imprevisto, fastidioso e assolutamente bizzarro, le persone con malattie scoprivano subito che per boicottare la mia ipotesi bastava semplicemente girare la questione ai dentisti. Il dentista evidentemente non è mai stato un tossicologo clinico, e nemmeno è mai stato uno che vi misurava la pressione sanguigna o che sapeva se avevate problemi digestivi. Non lo scopro io che il dentista è la persona sbagliata cui rivolgersi per un approfondimento. Ma è la persona giusta cui rivolgersi per farsi sfilare di dosso la questione.
Una mia amica che faceva da anni divulgazione sui danni da vaccino a Milano morì di tumore. Un anno e mezzo prima ero a casa sua e mi diceva che la sua dentista era proprio un'incompetente. Le aveva rifatto una cura canalare che però le dava fastidio. Ce l'aveva con la dentista ma non sospettava la natura del problema e le conseguenze sistemiche. Io, assolutamente agli inizi di questo percorso, non avevo ancora scritto niente e neanche sapevo dirle tantissimo. Le dissi: "Ti prego Marinella, toglitelo questo dente, ti rovinerà in ogni modo, è tossico." Ma niente, nella fretta di farsi curare per tutto quello che successe nei mesi dopo non ebbe tempo di andare dal dentista a valutare questo dente.
Far valutare? Macché far valutare!.. Dovete voi decidere di togliere il dente. La mia carissima e preziosissima amica anti-vaccinazioni fece digiuni, fece terapie olistiche, dalla A alla Zeta. Fatemi dire questo per favore: chi non prende in considerazione i denti devitalizzati diventa un cattivo testimonial di qualsiasi terapia alternativa! Come è capitato a lei.
Che alla fine fece la chemio proprio per la disperazione della sua famiglia. Una piccola catastrofe... come è successo a Tiziano Terzani. Comunque io mi sono sentito tirato in causa dalla catastrofe. Per cui, non sapendo dove andare a prendere le informazioni iniziai ad imparare il tedesco. Al giorno d'oggi riesco a farmi capire molto meglio da sventurati alla ricerca di "strade", ho numerose testimonianze su Youtube, ho molte migliaia di riferimenti bibliografici.
Ma ritorniamo a quegli anni: una signora guarita da colite cronica con la rimozione degli amalgami prende un inciampo mega-galattico proprio sull'ultimo dente. Il dentista solleva la corona e si sente un puzzo assurdo. Il dentista olistico gli rifà la cura canalare (sigh!). Un dente devitalizzato una volta infettato RICORDATEVI è assolutamente ingestibile) e dopo 2 mesi si ritrova con un tumore al seno della grandezza di un mandarino.
Sarà il dentista che si farà carico di prendere per voi la giusta decisione sui denti devitalizzati? Ragazzi in tutti gli altri ambiti cercatevi sempre il miglior consulto possibile, ma qui solo voi avete il potere e la motivazione per dare il miglior parere possibile sui denti devitalizzati. Quanti equivoci ho visto, sorgono in questo rimpallarsi la resposnabilità tra paziente e dentista! Anche il dentista che vi indirizza a fare test aggiuntivi, come la procaina o il Cavitat o il test EAV, poi alla fine è impotente sul raccomandare una rimozione del dente. Non è una cosa che gli è stata insegnata all'università. Magari rivolgetevi ad un tossicologo clinico, se proprio non volete decidere voi. Sui test troverete altri post miei. Sulle fonti bibliografiche anche.
Per concludere, vorrei ricordare perche' tante persone riescono a trovare il coraggio di fare questo bizzarro percorso.
Di fronte ad una medicina che ha atteggiamenti assurdi e che è assolutamente impotente e ridicola su tumori e malattie croniche degenerative non basta la ribellione di un Tiziano Terzani, cui poi capita di sperimentare con i rimedi della tradizione orientale o della medicina olistica senza trovare una soluzione.
Abbiamo dimenticato i denti devitalizzati? E i denti del giudizio? Carissimo Terzani è vero, il digiuno è l'unica terapia che funziona, ma anche la bonifica dei focus dentali era necessaria!
Il Dr. Davo Koubi, delle Alpi Marittime, che guariva con discreto successo affezioni croniche di ogni tipo, ci lascia una testimonianza incredibile. Egli dice che non si è veramente mai interessato al fatto di togliere gli amalgami di mercurio, tranne forse un poco verso la fine della sua carriera. Lasciando l’amalgama e solo togliendo i denti devitalizzati egli aveva guarito un numero impressionante di malattie gravi!”
Per quanto ho appena detto, il compito di fare divulgazione solo sulla tossicità dell'amalgama dentale, cioe' sul metal-free e solo su quello, lo lascio volentieri a qualcun altro.