Ciao Mattia,
molto volentieri ho creato un account e-mail apposta: contatto.ehretista@gmail.com se mi mandi il tuo numero di cellulare ci accordiamo.
Intanto passo al...
GIORNO 27
10 settembre 2014
mattino: 15 g di Enterosgel in bicchiere d’acqua.
Pranzo: nulla.
Pomeriggio: nulla.
Cena: 1000 ml di succo di ananas pesca zenzero
Sera: 15 g di Enterosgel in bicchiere d’acqua.
Descrizione
Stasera, dopo un’intensa e bella giornata di lavoro fuori sede (ero a Milano), al rientro a casa, un mio collega mi ha scaricato fuori dall’autostrada, salendo nel sedile posteriore della mia macchina (il posto davanti era occupato dalla mia figlia più piccola ed al volante mi ha salutato mia moglie), mi sono assaporato la sensazione del “tornare a casa”.
Fa parte di quei moti dell’anima che faccio davvero fatica a descrivere. Partono da dentro, ma subito li riconosci perchè pervadono il corpo e salgono allo spirito. E’ come un calore rassicurante e stimolante al tempo stesso. Qualcosa e qualcuno per cui dico, voglio proprio tornare a casa.
Oggi ero in auto con un mio collega, di solito guido solo e questa sensazione, la provo quando a fine giornata ovunque io mi trovi, pigio il tasto del navigatore con scritto “VAI A CASA”.
Stasera in più, l’emozione di essere accolto ed aspettato per il ritorno. Spesso parliamo di amore, questa ne è una sicura dimostrazione.
Perché parlo di questo? Perché con il corpo più pulito, la mente lucida, anche le emozioni cambiano intensità. L’ho detto all’inizio. Per quanto mi riguarda non è solo una depurazione meccanica del corpo. Lo ritengo un percorso spirituale, un cammino alla ricerca del vero motivo di questa esistenza.
Certo è una strada che si può percorrere anche senza digiuni o filosofia ehretista, non tutto va bene per tutti, a me va bene e se dal mio racconto anche solo una persona , si è fatta l’idea che gli possa essere funzionale, allora ne è valsa davvero la pena ovvero è servito a qualcosa.
Pensandoci meglio quella persona c’è già in primis, sono io.
Ormai le coincidenze sincroniche stanno diventando la normalità, con la differenza che all’osservatore non sfuggono più. Vorrei raccontarne alcune, ma sembrerebbero inventate, quindi preferisco glissare.
La bilancia anche stamane è rimasta ferma sui 58 kg. Nessun disagio provato, niente senso della fame, nessun sintomo di stanchezza. Quando viene l’ora di andare a letto ci vado. Chiudo gli occhi e mi sveglio alla mattina.
Il racconto che mi hanno fatto da bambino su paradiso e inferno mi ha sempre suscitato questa domanda: “ma se io vado in paradiso e una persona cara all’inferno, sarò comunque infelice per la sorte di quest’ultima?”.
La risposta è sempre stata: “No, Dio non ti permette di essere triste in quel luogo, ti ricorderai di lei ma godrai comunque di felicità imperitura”. Ovvio che fosse una rappresentazione, la nostra felicità non dipende dagli altri, ma da noi stessi e quando lo mettiamo in pratica ci connettiamo alla nostra fonte spirituale, che non si trova in chissà quale luogo, ma si accende da dentro noi per collegarsi al cosmo intero. Insomma chiamatelo come più preferite, ma ne siamo parte e quindi abbiamo anche gli stessi poteri.
Il paradiso è qui, certo anche l’inferno od il purgatorio. Per questo viaggio io mi sono scelto la prima località.
A proposito, mi dicono che per quella località ci sono ancora parecchi posti liberi, i biglietti per andarci li vende un certo dott. Ehret ed insieme ti regala un bellissimo libro. Ecco un esempio di immortalità.
Rimaniamo connessi.
La Fede è come l´Amore, non si può ottenere con la forza.
(Arthur Schopenhauer)
Ci sono soltanto tre modi efficaci per educare:
con la paura, con l´ambizione e con l´amore.
Noi rinunciamo ai primi due.
(Rudolf Steiner)