Se non l'avete guardato, capiterà che vi verrà indicato quando postate, perché si vedrà subito che non l'avete letto. Il tema del video è la migrazione dei batteri se uno non pianifica bene e il protocollo.
(youtube ha da poco imposto il limite di età per la visione di questo video sui denti...!

Dente al quale è stata asportata la 'polpa dentale' cioè la parte interna del dente e della radice che si è infettata, di solito in seguito a carie. (polpa dentaria su Wikipedia)
In pratica la parte 'viva' del dente con nervi e vasi sanguigni che apportano il nutrimento al dente.
Il dente è quindi talmente danneggiato da 'costringere' a questo tipo di cura (detta 'cura canalare' - Wikipedia).
Il problema è che una devitalizzazione, per quanto ben fatta, diventa un potenziale focolaio di batteri, sia all'interno che intorno al dente stesso.
E' un pò come non avere più apporto di sangue vitale in una parte del corpo, incancrenisce per mancanza di linfa vitale.
Nel dente però la cosa è più subdola, perché può non esserci nessun sintomo doloroso collegato al dente stesso, mentre l'infezione che si genera (che non può essere ripulita dalla circolazione sanguigna) può portare ai famosi 'campi di disturbo' di cui abbiamo parlato in tanti post.
Se poi l'infezione intorno al dente cresce piano piano, si deteriora anche l'osso intorno alle radici con la possibilità che i problemi si trasmettano anche ai denti vicino.
Problemi causati da denti devitalizzati e documentati personalmente dagli utenti del forum!
Se sotto la gengiva dopo l'estrazione non si forma osso sano normale, ma infiammazione cronica, nella forma di gel giallognolo oppure zona ossea vacua (vuota) o a densità decisamente ridotta vuol dire che si forma una cavitazione. Dai raggi X si può notare una mancanza di osso corticale esterno (strato esterno dell'osso), e quindi un sondino con poco sforzo sfonda e si ritrova nel centro midollare dell'osso, oppure si notano grazie all'uso della Cone Beam 3D (tac dentale) delle zone vacue.
Rimane quindi un 'buco' all'interno dell'osso, quando la gengiva si richiude sopra il sito dell'estrazione di un dente.
In sostanza si riforma solo una parete sottile di osso sotto la gengiva, mentre una ''bolla' più o meno grande viene lasciata da qualche parte nello spazio occupato prima dal dente.
Questo succede perché chi ha tolto il dente non ha l'abitudine di verificare la natura e lo stato dell'osso che conteneva il dente estratto. Non bisogna pensare solo al dente, ma anche all'infezione cronica pluridecennale che ha "regalato" all'osso circostante scarti metabolici infiammatorie tossine. Inoltre l'infiammazione si è mangiata il "periodonto", che magari a tratti si è incancrenito addosso all'osso e non viene via automaticamente con l'estrazione.
Quindi uno dei possibili scenari in cui si forma facilmente una cavitazione è quando l'estrazione del dente non è stata integrata con l'asportazione del 'periodonto', tessuto che 'lega' il dente all'osso e quest'ultimo non riesce a ricrescere correttamente. [vedi anche: "Protocollo per l'estrazione dentale"].
Nel caso di una frattura, l'osso lentamente ricresce e si rinsalda, in questo caso no e all'interno rimane del tessuto morto che sviluppa l'infezione.
Il risultato è esattamente lo stesso di una infezione che si genera intorno ad un dente devitalizzato: focus e campi di disturbo.
Estrarre male un dente devitalizzato non risolve il problema, anzi lascia di nuovo un'infezione nascosta all'interno dell'osso!
Protocollo per l'estrazione dentale (sul forum)
Interferenza generata da un focus dentale sugli organi del corpo. Queste interferenze fanno si che un organo o una parte del corpo non riesca più a rimettersi completamente (a volte neanche parzialmente) da qualcosa che lo ha danneggiato, come ad esempio un trauma, un virus, una infezione.
Neuralterapia
La Neuralterapia è un metodo di cura naturale che consiste nell'uso di anestetico neurale (come è la procaina) allo scopo d'individuare e debellare campi di disturbo cui vengono attribuiti: (1.) il blocco del sistema di regolazione; (2.) effetti a distanza che prendono la forma di disturbi cronici (campo di disturbo).
Il metodo più comune è l'iniezione (infiltrazione) nelle zone interessate. Si può acquistare online e viene utilizzata quella al 2%.
Cito da questo sito: studiotonello.eu 'Le nostre cellule vivono e compiono il loro lavoro grazie a fenomeni elettrici: infatti sono costantemente “polarizzate”, si comportano cioè come piccole batterie sempre cariche, con una differenza di potenziale di circa 90 milliVolts. Ogni tipo di stimolo provoca una scarica della cellula (depolarizzazione), a cui segue una immediata “ricarica” (ripolarizzazione), grazie all’energia fornita dal metabolismo. Può succedere che di fronte a stimoli troppo forti o troppo ripetuti (chimici, fisici, o traumatici) alcune cellule non riescano più a ripolarizzarsi spontaneamente. Queste cellule non sono più in grado di integrarsi con il tessuto circostante, quindi non funzionano più correttamente (permangono in una condizione di permanente “scarica”).'
Quindi la neuralterapia aiuta tutto quello che era intorno al dente devitalizzato e tutta la zona interessata dal trauma dell'estrazione a guarire. L'aver eliminato la causa è l'inizio della guarigione. La neural accelera la remissione inducendo le celle a ripolarizzarsi finchè non saranno tornate normali ed in grado di ripolarizzarsi da sole.
Qui sul Forum una bellissima descrizione di SuperWoman
utilizzata dopo la pulizia dei siti di estrazioni o di cavitazioni, permette di avere una maggiore garanzia di successo contro le infezioni. L'applicazione dell'ozono, fa si che il gas si diffonda nell'osso che non è un blocco monolitico, ma è composto da tanti micro alveoli (il video del Dr Carpenter ne parla).
Si raggiunge così una quantità maggiore di superficie interna dell'osso in modo non invasivo.
Il rilascio di ossigeno distrugge i batteri eventualmente presenti.
utilizzata per la pulizia dei siti di estrazioni e di cavitazioni.
E' molto meno invasiva della pulizia con la fresa a palla, in quanto non 'gratta' l'osso, ma tramite vibrazione meccanica, ne stacca la parte 'molle' lasciano l'osso trattato molto liscio e privo delle irregolarità tipiche della pulizia con la fresa.
Inoltre il chirurgo non rischia di asportare parte di osso sano o, peggio ancora, di ledere o recidere un nervo se sta operando in vicinanza dello stesso.
I link esterni riportati nei post possono riportare pareri ed affermazioni diverse dalle indicazioni del forum. Sono inseriti per completezza di informazione e per dare la possibilità a chi legge di diventare pienamente consapevole del proprio percorso di bonifica dentale.