Conflitti in famiglia per la scelta ehretista.
Moderatore: luciano
Secondo me, il tuo Annalisa, è la gogna sotto cui ci costringono i non ehretisti appena si viene a sapere del nostro cambiamento.
Non demoralizzarti, dà tempo ai tuoi di vedere che nonostante tutto non muori, anzi non ti ammali e sei più in forma di prima.
Scusate, ma io non sono d'accordo sul non tornare più a casa. Oggi sono i suoi genitori, domani un marito e che fa? lo lascia?
La mia esperienza è quasi simile, solo che io ho 56 anni e in teoria dovrei essere padrona di decidere cosa ingerire e come vivere. E invece NO!
Mio marito mi ha accusata di star rovinando una famiglia (cercavo di spiegare anche ai miei figli il mondo secondo Ehret), molte volte a tavola si alzava e andava via vedendomi la mia ricchissima e felice insalata contro il suo agnellino al forno e patate. Sono passati 3 anni e ogni volta, anche se dico che ho male alla caviglia la colpa è ...non mangi "giusta", "se trovo chi ti ha fatto il lavaggio del cervello....".
Non parlo poi dei miei genitori...come se avessero perso quella figlia giudiziosa che avevano prima.
E gli amici, quando si va fuori? Un altro capitolo dello stesso libro.
Adesso sono arrivata al punto che quando cominciano il sermone che tu ben conosci faccio un bel sorriso e chiedo se vogliono un buon tè.
Se provi a leggere i vecchi post troverai tante persone che hanno vissuto la tua stessa esperienza. Noi sappiamo quanto giusto sia il nostro modo di vivere, se sei veramente convinta non prendertela. Io non do loro molto torto nè li critico: la loro conoscenza li ha portati fino lì, non hanno curiosità di sapere cosa siamo e a loro sta bene così e purtroppo questo non dipende dall'età.
Scusa, mi sono lasciata prendere la mano. Ciao e auguri di un buon proseguimento.
Non demoralizzarti, dà tempo ai tuoi di vedere che nonostante tutto non muori, anzi non ti ammali e sei più in forma di prima.
Scusate, ma io non sono d'accordo sul non tornare più a casa. Oggi sono i suoi genitori, domani un marito e che fa? lo lascia?
La mia esperienza è quasi simile, solo che io ho 56 anni e in teoria dovrei essere padrona di decidere cosa ingerire e come vivere. E invece NO!
Mio marito mi ha accusata di star rovinando una famiglia (cercavo di spiegare anche ai miei figli il mondo secondo Ehret), molte volte a tavola si alzava e andava via vedendomi la mia ricchissima e felice insalata contro il suo agnellino al forno e patate. Sono passati 3 anni e ogni volta, anche se dico che ho male alla caviglia la colpa è ...non mangi "giusta", "se trovo chi ti ha fatto il lavaggio del cervello....".
Non parlo poi dei miei genitori...come se avessero perso quella figlia giudiziosa che avevano prima.
E gli amici, quando si va fuori? Un altro capitolo dello stesso libro.
Adesso sono arrivata al punto che quando cominciano il sermone che tu ben conosci faccio un bel sorriso e chiedo se vogliono un buon tè.
Se provi a leggere i vecchi post troverai tante persone che hanno vissuto la tua stessa esperienza. Noi sappiamo quanto giusto sia il nostro modo di vivere, se sei veramente convinta non prendertela. Io non do loro molto torto nè li critico: la loro conoscenza li ha portati fino lì, non hanno curiosità di sapere cosa siamo e a loro sta bene così e purtroppo questo non dipende dall'età.
Scusa, mi sono lasciata prendere la mano. Ciao e auguri di un buon proseguimento.
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno
La mia esperienza mi insegna che le madri devono vedere con i loro occhi che ti prendi cura di te stesso e delle cose che ti servono per vivere (casa, cibo, vestiario, relazioni...), non importa se sono diverse dalle loro. Questo lo scrivo perchè ci sto passando tra molte difficoltà, avanzamenti e "regressioni socialmente convenienti". Sono partito in quinta arrivando a digiunare quando ero ancora in casa dei miei ma ero troppo "debole", solo e inconsapevole da saper difendere e argomentare le mie scelte diverse. Sono dovuto tornare indietro e ricominciare in maniera più soft e costruire una nuova e migliore comunicazione. Da "malato" passi a "strano" e poi magari a "interessante" se da un certo punto di vista non tagli in maniera netta i legami culturali ma ci vivi dentro. Iniziando quest'avventura pensavo di avere ragione io e mi attiravo situazioni spiacevoli nel tentativo di convincere gli altri senza pensare prima a convincere me stesso.
- annalisa82
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Cara Mira28, a me piacerebbe tornare per andare a trovare la famiglia ma ogni domenica è una tragedia greca. Non c'è rispetto a casa mia per chi non la pensa come loro. E' mia madre quella che strepita, come ha fatto fino a ieri.mira28 ha scritto:Secondo me, il tuo Annalisa, è la gogna sotto cui ci costringono i non ehretisti appena si viene a sapere del nostro cambiamento.
Scusate, ma io non sono d'accordo sul non tornare più a casa. Oggi sono i suoi genitori, domani un marito e che fa? lo lascia?
Per quanto riguarda i miei legami sentimentali futuri, io mi auguro di incontrare una persona che sia complice e che condivida le mie stesse idee, in modo da trasmettere ai figli lo stesso stile di vita e alimentare.
annalisa82
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Anche a casa mia sono "diversamente malati"
Ormai la mia sembra una famiglia americana: sono tutti e quattro enormi. Quando mi ritrovo vicino a loro sembro veramente sottopeso
Chiunque si trovi a passare da casa mia può trovare a tutte le ore:
- biscotti fatti in casa da mia mamma;
- barattolo di nutella sempre pieno;
- fette biscottate del mulino bianco + marmellate in vari gusti;
- varie ed eventuali brioches e merendine confezionate;
- burro;
- mortadella.
Ormai la mia sembra una famiglia americana: sono tutti e quattro enormi. Quando mi ritrovo vicino a loro sembro veramente sottopeso
Chiunque si trovi a passare da casa mia può trovare a tutte le ore:
- biscotti fatti in casa da mia mamma;
- barattolo di nutella sempre pieno;
- fette biscottate del mulino bianco + marmellate in vari gusti;
- varie ed eventuali brioches e merendine confezionate;
- burro;
- mortadella.
Siete in buona compagnia: anche i miei sono cosi' e per fortuna sto abbastanza lontano e non possono rompermi le palle!annalisa82 ha scritto: Anche a casa mia sono "diversamente malati"
Se chiedi a tutti gli utenti del forum penso che sara' difficile trovare qualcuno che viene ascoltato dai genitori, ormai incapaci di rendersi conto di cosa sia il VERO mondo.
Qualcuno, credo Pirandello diceva qualcosa tipo:
"Voi ridete di me perche' sono diverso: io rido di voi perche' siete tutti uguali!"
annalisa82 ha scritto: Chiunque si trovi a passare da casa mia può trovare a tutte le ore:
- barattolo di nutella sempre pieno;
Ah, allora non e' molto grave: pensa se il barattolo fosse sempre vuoto!
Saluti
Mauro
"Ho avuto un´ottima istruzione. Ci sono voluti anni per liberarmene." (anonimo?)
"How can I tell that the road signed to hell doesn´t lead up to heaven?" (Peter Hammill)
Mauro
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- annalisa82
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robyvac ha scritto:Senza un pò di difficolta non c'è gusto, no? Scivola fra le tentazioni e segui la tua strada
Ma io non soffro per la rinuncia a questi alimenti dannosi! Il problema è per i miei familiari che non riescono a farne a meno !
Sono pieni di problemi di salute che non attribuiscono al loro modo di mangiare.
Il fatto che il barattolo della nutella sia sempre pieno non è per niente consolante, poichè significa che non c'è neanche il tempo di finirlo che già ve ne è pronto un altro
- annalisa82
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Anche nel mio.Narayani ha scritto:Nel mio caso fanno il ragionamento: magra=malata
Ma il problema grave, che accomuna le persone intorno avverse alla scelta ehretista, è soprattutto l'aggressività con cui difendono le loro idee. E' la cosa che mi infastidisce di più.
Questo loro atteggiamento prepotente però, secondo me, è purtroppo per loro un punto di debolezza e non di forza, perchè nasconde una loro paura inconsapevole di non avere evidentemente poi così tanta ragione
Chi è sicuro che le proprie credenze siano le più giuste, non ha bisogno di difenderle con rabbia e accanimento. Sa che sono giuste e basta.
Bisognerebbe lasciar vivere in pace chi è in grado di pensare a se stesso.
Le mamme invece troppo spesso hanno bisogno di svolgere il ruolo di educatrici e di guide anche quando siamo autonomi.
Io dico W LA LIBERTà
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