A cosa serve la crisi finanziaria
Moderatore: luciano
A cosa serve la crisi finanziaria
Qualunque cosa che non sia semplice,facile da comprendere,non può essere la verità (A.Ehret)
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno
- bactabeven
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Ho letto fino a un certo punto, poi ho saltato e sono andato a leggere direttamente le ipotetiche conclusioni.
E' un articolo traboccante di sdegno amarezza e quant'altro, non propone soluzioni e non si propone di informare/formare, ma di impaurire per avvicinare alla propria causa di indignazione.
Con ciò non dico di far finta di niente, ma è del tutto inutile precipitarsi col panico in corpo a fare delle scelte per crearsi le premesse della sussistenza futura sia energetica che di acqua potabile e cibo, e questo lo pensavo ancor prima di leggere certi libri sull'autoconsapevolezza.
Faccio un esempio ipotetico: da adesso panico permettendo mi metto a creare un oasi autosufficiente in termini di energia, acqua, cibo e riscaldamento, ci metto magari un anno... a un anno e un giorno mi bussa alla porta un gruppo paramilitare che come le mosche al miele viene mi ammazza a me e alla mia famiglia (sempre che non ci capiti di peggio) si prende tutto in barba ad ogni mia previsione, o forse è meglio dire in "armonia" con la mia decisione. Di esempi me ne vengono a non finire, ma questo è sufficiente.
Io sono dell'idea che bisogna aumentare il più possibile la nostra sensibilità e consapevolezza, senza lasciarci irriggidire da pensieri troppo nefasti. Quando sarà il momento (SE ci sarà) bisognerà riuscire a cogliere nel nostro intorno l'intuizione più adatta a noistessi e ai nostri cari.
Fino ad allora pensiamo positivo OK?
E' un articolo traboccante di sdegno amarezza e quant'altro, non propone soluzioni e non si propone di informare/formare, ma di impaurire per avvicinare alla propria causa di indignazione.
Con ciò non dico di far finta di niente, ma è del tutto inutile precipitarsi col panico in corpo a fare delle scelte per crearsi le premesse della sussistenza futura sia energetica che di acqua potabile e cibo, e questo lo pensavo ancor prima di leggere certi libri sull'autoconsapevolezza.
Faccio un esempio ipotetico: da adesso panico permettendo mi metto a creare un oasi autosufficiente in termini di energia, acqua, cibo e riscaldamento, ci metto magari un anno... a un anno e un giorno mi bussa alla porta un gruppo paramilitare che come le mosche al miele viene mi ammazza a me e alla mia famiglia (sempre che non ci capiti di peggio) si prende tutto in barba ad ogni mia previsione, o forse è meglio dire in "armonia" con la mia decisione. Di esempi me ne vengono a non finire, ma questo è sufficiente.
Io sono dell'idea che bisogna aumentare il più possibile la nostra sensibilità e consapevolezza, senza lasciarci irriggidire da pensieri troppo nefasti. Quando sarà il momento (SE ci sarà) bisognerà riuscire a cogliere nel nostro intorno l'intuizione più adatta a noistessi e ai nostri cari.
Fino ad allora pensiamo positivo OK?
Denghiu !! (Aldo Biscardi)
Sono d'accordo sul pensiero positivo e sul non farsi trascinare da "pendoli" che annunciano un futuro nefasto.
Anche nello scenario peggiore, noi potremmo trovarci all'interno di una situazione positiva se agiamo seguendo la nostra anima
Una cosa mi è piaciuta in quell'articolo: nomina Arnold Ehret!
Anche nello scenario peggiore, noi potremmo trovarci all'interno di una situazione positiva se agiamo seguendo la nostra anima
Una cosa mi è piaciuta in quell'articolo: nomina Arnold Ehret!
- bactabeven
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