Ciao,
io ero come te, ma da sempre, non dalle medie. Posso testimoniare che crescendo è passato quasi completamente.
Credevo che a nessuno interessasse di me mentre a me interessava tutto degli altri.
Tante volte mi sentivo solo; a nessuno, o quasi, veniva in mente di parlarmi e se dicevo qualcosa gli altri mi parlavano sopra e nessuno mi sentiva. Sono vissuto parecchio ai "margini della società".
Solo a 18 anni ho trovato il coraggio di dire ad una ragazza che mi piaceva!!!
In pratica però ero io che mi autoescludevo. Da più piccolo ero completamente insicuro, penso a causa delle mie vicende familiari ed è ciò che determinava i miei rossori. Tutti mi sembravano migliori di me.
Durante l'adolescenza, nonostante desiderassi fortemente la compagnia di qualcuno, in genere non stavo volentieri in compagnia, mi sentivo a disagio e non avevo voglia di fare quello che facevano gli altri oppure mi annoiavo. Spesso mi sforzavo di partecipare ma avevo sempre un sottofondo di malinconia.
Dopo i 20 anni ho iniziato a capire che le cose normali che fanno tutti non facevano per me. Ho cercato di capire il più possibile me stesso e il mondo.
Questa ricerca, che ovviamente non è finita, mi ha portato ad avere più sicurezza e quindi ad arrossire molto, molto meno.
Purtroppo credo che la strada verso la "guarigione" sia piuttosto lunga. Si tratta di maturare ed acquistare sicurezza in se stessi, superare le varie paure attraverso la conoscenza.
Sono convinto che un giorno ringrazierai i tuoi rossori perché ti avranno spinto a cercare di capire te stesso.
In bocca al lupo.
