Come si legge nel suo libro, Ehret venne scambiato per un non bianco a causa di una bellissima abbronzatura, probabilmente color nero-olivastro.
Nella quotidianità possiamo noi stessi renderci conto di come persone pallide sembrino malaticce e spesso lo sono, mentre persone con un bel colore sembrano scoppiare di salute e spesso lo sono.
Chiaramente non mi sto semplicemente riferendo ad una abbronzatura del periodo estivo: sto parlando di tonalità della pelle e di lucentezza, oltre che di colore.
Ma in questo post non voglio parlare dell’abbronzatura, bensì voglio porre l’accento su un qualcosa di ben più profondo che abbiamo “elegantemente” occultato nonostante tutti i giorni sia dinanzi ai nostri occhi: gli effetti terapeutici della luce solare sull’organismo umano.
Le radiazioni solari: quali danni possono provocare alla salute?
La luce si estende in una gamma di frequenze che va dai caldi raggi infrarossi ai raggi ultravioletti (detti UV); quest’ultimi sono radiazioni ad alta energia.
Qui vediamo lo spettro di emissione della luce solare nel quale, il giallo, per le caratteristiche proprie del sole, è il colore di maggiore intensità:

Lo spettro solare è costituito per il 3% dai raggi ultravioletti, per il 37% dalla luce visibile e per il 60% dai raggi infrarossi.
Nello spettro di emissione di una lampada ad incandescenza, la maggior parte dell’energia è emessa sotto forma di radiazione infrarossa, come si può vedere qui sotto (zona grigia) mentre la parte UV di sinistra viene troncata:

(entrambe le immagini si trovano QUI)
Gli ultravioletti (UV), a seconda della lunghezza d’onda, si suddividono in UV-A 320-400 nanometri, UV-B 288-320 e UV-C sotto i 288 nanometri; il nanometro è il parametro di misurazione della lunghezza d'onda di una radiazione. Gli UV-A vanno in più profondità, penetrano nel derma colpendo e distruggendo il collagene, l’elastina, i piccoli vasi: sono quindi i principali responsabili dell’invecchiamento della pelle che infatti è tipico delle persone che si espongono molto al sole e che abusano delle lampade abbronzanti: marinai, contadini… e vip. Gli UV-B, invece, non vanno oltre l’epidermide, lo strato più superficiale della cute, ma qui entrano nel nucleo delle cellule dove a grandi dosi possono provocare mutazioni del DNA ed indurre tumori cutanei. Infine gli UV-C sono i più energetici (dotati di forte potere di penetrazione) dello spettro, quindi molto pericolosi, tuttavia non raggiungono la Terra perché trattenuti dalla fascia di ozono.
Gli infrarossi sono radiazioni calde, provocano vasodilatazione cutanea, peggiorano quindi la couperose (insieme di macchie rossastre localizzate nelle zone zigomatiche e sul naso, dovute alla dilatazione o allo spezzamento dei capillari superficiali) del viso e le angectasie (alterazioni vascolari) delle gambe, per questo quando ci si espone al sole è bene raffreddare la cute spesso con bagni o con spruzzi di acqua fresca.
La luce solare contiene tutte le frequenze necessarie alla vita diversamente da quelle emesse da una lampada ad incandescenza; forse è per questo motivo che fino ad oggi, non ho mai visto alcun animale portare occhiali da sole né piante coprirsi di creme protettrici dai raggi UV.
Cosa si dice del sole
L’educazione ricevuta riguardo alla luce UV è, prevalentemente, la seguente: fa venire i tumori.
Ho fatto delle ricerche su internet ed è incredibile come circa il 99% delle informazioni dei “danni” che arreca il sole provenga da fonti…commerciali.
Le fonti scientifiche che parlano dei danni del sole sono poche e sono anche molto discrete; ma molto molto discrete.
Ma cerchiamo di ragionare: se il sole è alla base della vita come si può pensare che possa essere dannoso? Non è che tutto questo esercito di ammalati, di intolleranti e di allergici esiste da quando Edison e Tesla hanno inventato la luce artificiale?
In una giornata di dicembre la quantità di raggi UV può essere anche di 250 microWatt. Sapete quale potenza UV arriva al nostro corpo stando sotto un lampadario? ZERO!!!
Il vetro delle lampade, così come il vetro delle finestre, ferma (filtra) la luce UV.
Qualsiasi raggio UV viene fermato (filtrato) dal vetro. Vivere in casa o in ufficio a finestre chiuse, porta ad una innaturale assenza di esposizione ai raggi UV. Qualsiasi ufficio o casa illuminata di luce artificiale ha ZERO di concentrazione UV.
Farmaci per il colesterolo
Con una breve esposizione al sole, i livelli di colesterolo si riducono del 34-40%.
Il fatturato di farmaci per il colesterolo nel 2003 è stato di 26 MILIARDI DI DOLLARI! Ovviamente è previsto un aumento di questo fatturato. (fonte: QUI)
La classe di farmaci per il colesterolo si tratta in assoluto del più alto valore di fatturato al mondo (fonte: QUI).
Forse gli studi per rendere ufficiale il fatto che l’UV è pericoloso devono essere stati fatti in modo ….strano. La luce del sole è la più potente medicina che la natura ha dato all’uomo e l’uomo non può fare a meno del sole, vivendo a zero nelle case e nelle uffici. È chiaro che una improvvisa e/o prolungata esposizione al sole, in particolar modo quello di agosto oppure quello che va dalle 12 alle 15 fa male, specie per l’uomo che per un anno intero vive segregato in ambienti chiusi.
Vitamina D e Colesterolo
Lo strumento per mezzo del quale il corpo trasforma il colesterolo in VITAMINA D, testosterone ecc. è la luce del sole. Un individuo che non viene esposto alla luce solare vede obbligatoriamente alzarsi il livello di colesterolo poiché esso non verrà più convertito ma solo accumulato. (60 anni fa il testosterone era 12 millimoli, oggi, per mancata esposizione di luce UV, solo 5 millimoli).
La luce solare serve per la sintesi della vitamina D, quella delle ossa; inoltre nessuna persona esposta al sole può avere problemi di colesterolo.
Filtri Solari
Quando andiamo al mare per la prima volta dopo essere rimasti 350 giorni chiusi tra le pareti di case e/o di un ufficio, è inconcepibile credere di poter rimanere al sole senza una sostanza protettiva; ed allora avanti tutta con le creme. Peccato che, scampato il pericolo del sole violento assorbiamo dalla pelle schifezze contenute in questi prodotti. Bene, allora la tattica corretta è prendere il sole necessario e poi trascorrere all’ombra il resto della giornata evitando in tutti i modi di ustionarsi. Ciò che è necessario non è l’abbronzatura, questa verrà dopo. La cosa vitale è la luce del sole e quella la si prendere anche stando all’ombra, sempre evitando lunghe esposizioni poiché i raggi UV passano attraverso gli ombrelloni.
I raggi UV sono pericolosi solo quando il loro gradiente è elevato e quindi su pelli ancora vergini dell’UV stesso; se gli individui vivessero moderatamente al sole non avrebbero alcun problema derivanti dai raggi UV. Ho visto questa frase pubblicitaria su internet: gli efficacissimi filtri UVA e UVB proteggono la pelle dalle ustioni solari e dai danni dovuti ai raggi UV; le stesse frasi sono citate da aziende di occhiali da sole. Cose da pazzi; non sono i raggi UV pericolosi, bensì è l’esporsi al sole in maniera impropria (intensità e durata dell’esposizione) che crea danni.
Lenti da sole
Passiamo quindi alla questione lenti da sole. Qui abbiamo una delle punte massime di masochismo raggiunte dagli uomini: la produzione, la vendita e l’uso di occhiali da sole per proteggersi dagli UV.
Circa l’argomento occhi/UV ho girato pagine e pagine su internet per trovare il metodo di riferimento con cui si stima il parametro di pericolosità dei raggi UV: praticamente nulla; non ci spiegano il metodo usato. Dopo molti sforzi e su fonti alternative, ma comunque scientifiche, ho trovato quanto segue: l’esperimento fatto per dimostrare che il sole fa male agli occhi è consistito in questo; è stata presa una scimmia, le sono state divaricate le palpebre, immesse delle gocce di quel farmaco per dilatare la pupilla (colliri midriatici) e la retina dell’occhio è stata esposta per 16 minuti all’emissione luminosa di una lampada allo xeno, un tipo di luce ricca di emissione sui raggi UV; risultato: i raggi UV fanno male alla retina.
Grazie, è come dire che se si viene ammazzati a fucilate si è morti per avvelenamento da piombo da proiettile… Non è per questo motivo che il piombo può essere definito velenoso…
La plastica non ferma gli UV, ma non sperate di prendere occhiali da sole con lenti plastica: vi hanno spalmato su degli ottimi filtri UV.
L’umanità non ha mai usato occhiali da sole e, nella storia, a parte il mitico Omero, non ricordo di aver sentito parlare di persone cieche o di popolazioni cieche.
Il Vestirsi
Esiste un preciso rapporto tra LUCE e Salute. Il Sole emana Luce e senza Luce non esiste Vita; i raggi solari sono i regolatori della fase fra i vari bioritmi del corpo (giorno, notte - caldo, freddo - carica, apatia ecc.) per cui solo per il fatto che noi ci vestiamo, già dobbiamo subire una mancanza di adeguamento immediato alle innumerevoli variazioni della natura dei bioritmi, che con il tempo, fanno variare la funzione regolare dei metabolismi corporei. Bisognerebbe cercare di usare sempre tessuti di origine naturale, far traspirare la pelle e non coprirsi in modo eccessivo rispetto al clima.
CONCLUSIONI
Il sole fa bene o fa male? Si possono trovare due articoli a questo proposito del nostro moderatore, Luciano Gianazza, sul sito www.medicinenon.it e sul potere disintossicante del sole:
Il sole fa bene https://www.medicinenon.it/modules.php? ... cle&sid=68
Il sole fa male https://www.medicinenon.it/modules.php? ... cle&sid=67
Il sole è un elemento disintossicante naturale e qualsiasi cosa disintossichi il corpo aiuta il fegato a lavorare meglio. E poiché il fegato è l’elemento che costruisce e controlla il colesterolo, ecco che chi è disintossicato non può avere problemi di colesterolo.
Che senso ha il considerare una soluzione chimica se non si prendono in considerazione gli aiuti fornitici dalla natura?
Nel suo libro IL SOLE CHE CURA (edizione Tecniche Nuove), l'Ing. Fabio Marchesi dimostra che il sole, la luce e i raggi ultravioletti hanno strabilianti effetti terapeutici.
Per esempio:
- che il sole e i raggi ultravioletti riducono il colesterolo e le carie dentali, migliorano il sistema immunitario, aumentano libido e fertilità, prevengono i tumori; sono un “nutriente” indispensabile alla salute dell'uomo;
- che l'illuminazione artificiale indebolisce il sistema immunitario, altera i ritmi biologici, lo stato emotivo, i sistemi metabolico ed endocrino, ed aumenta i livelli di stress;
- che il sole e l'illuminazione ad alta intensità sono la più efficace terapia contro la depressione;
- che l'altezza da adulti dipende dalla luce solare a cui ci si è esposti nei primi mesi di vita;
- che i bambini esposti a luce naturale e ultravioletta hanno migliori voti a scuola, minori assenze per malattie, miglior crescita e sviluppo, minori carie dentali; il loro quoziente intellettivo aumenta se stanno in stanze dipinte di giallo e arancione.
Ammettiamolo: il rapporto con la tintarella oggi è tormentato dall’atroce dubbio: il sole fa bene o fa male? Sicuramente fa bene perché irrobustisce lo scheletro, favorisce il ricambio cellulare, rafforza il sistema immunitario, riduce la crescita dei microrganismi della cute e favorisce il buon umore. E l’abbronzatura, ossia l’aumento della pigmentazione cutanea provocato da un’iperproduzione di melanina da parte dei melanociti. Si tratta di un meccanismo di difesa della nostra specie nei confronti delle radiazioni nocive del sole e non è certo da demonizzare. Semmai da gestire con intelligenza… perché è vero: il sole può fare anche male.
Il sole è la più potente e gratuita medicina che abbiamo a portata di mano. Bisogna a tutti i costi cercare di avere una adeguata dose giornaliera di luce solare. Il sole è un elemento base della vita poiché per mezzo suo si innescano innumerevoli processi enzimatici.
La parola d’ordine è non strafare ed usare un gradiente corretto. Un corpo disintossicato sopporta meglio maggiori dosi di radiazioni solari e per tempi di esposizione maggiori.
Il mio suggerimento: usare poco il sole di luglio ed agosto ed inebriarsi per tutto il resto dell’anno; almeno fin quando non avremo un corpo da superEhret.
Cari saluti a tutti.
Arca


