Salve Blueyesvegan,
Tuttavia anche la frutta, in quanto specie vegetale ha la cellulosa: tutte le cellule vegetali hanno una parete cellulare composta prevalentemente da cellulosa. Per cui, inevitabilmente, anche mangiando la frutta, molto di quello che assumiamo verra' eliminato indigerito.
Sarebbe come Tu concludi, se la frutta comportasse lo stesso impegno masticatorio che i vegetali comportano. Ma cosi' non e' in realta', la frutta essendo stata creata per i fruttivori e le erbe per gli erbivori. Nel momento in cui un fruttivoro e' costretto ad assumere erbe - quotidianamente ed in sostanziali quantita' - deve giuoco forza adottare il lungo e laborioso modus masticatorio dell'erbivoro onde assicurarsi un utile introito nutritivo. La qual cosa e' di difficilissima applicazione, e perche', essendo fruttivori, non siamo stati disegnati per una masticazione erbivora, e perche' ci troveremmo in seria difficolta' a dedicare gran parte della nostra giornata a questo modus masticatorio, e perche' - dopo millenni di "ingoiare" cibo cotto - troviamo a confrontarci con la pessima e compulsiva abitudine di "ingoiare" tutto cio' che mettiamo in bocca, cotto o crudo che sia.
E c'e' di piu'. Traduco dall'Inglese il pensiero dell'Americano Dr. Norman Walker, il concepitore originario dell'estrazione dei succhi vegetali:
.........un regime completamente crudista, senza l'inclusione di una sufficiente quantita' e varieta' di succhi freschi e crudi, e' egualmente deficiente. La ragione di questa deficienza e' nel fatto che una sorprendente alta percentuale degli atomi costituenti la nutrizione dei cibi crudi e' utilizzata come combustibile, dai nostri organi digestivi, nel loro processo di digestione ed assimilazione del cibo, che normalmente richiede 3, 4 o 5 ore dopo ogni pasto. Questi atomi, mentre forniscono qualche nutrizione al corpo, sono largamente utilizzati come combustibile, lasciando soltanto una piccola percentuale disponibile per la rigenerazione delle cellule e dei tessuti.
Tuttavia, quando noi assumiamo succhi crudi di vegetali, la situazione e' completamente diversa, essendo questi digeriti ed assimilati entro 10 - 15 minuti dalla loro assunzione e sono usati, quasi completamente, nella nutrizione e rigenerazione delle cellule e tessuti, ghiandole ed organi del corpo. In questo caso il risultato e' ovvio, essendo l'intero processo di digestione ed assimilazione completato con il massimo grado di velocita' ed efficienza, ed con un minimo di sforzo da parte del sistema digestivo.
Altri due paragrafi, prima di chiudere l'argomento:
Come tutte le cose piu' preziose della vita, la parte vitale dei vegetali - quella che contiene il piu' alto valore concentrato - e' la piu' difficile da raggiungere, essendo nascosta entro le fibre. Di conseguenza, la necessita' di una approfondita masticazione di tutti i vegetali crudi.
In ogni caso, succhi freschi e crudi di vegetali sono necessary come supplemento di qualsiasi dieta, anche quando non si segua alcuna dieta specifica e l'individuo mangia tutto cio' che gli aggrada.
Ho tradotto - cosi'....a polso - dal libro "Fresh Vegetable and Fruit Juices": un libro il cui concetto di fondo reputo tanto cruciale nella sua importanza quanto il concetto della dieta senza muco del Prof. Arnold Ehret. Direi di piu': ogni entusiasta-aspirante Ehretista farebbe scelta assai saggia nell'assicurarsi una copia di questo libro: sarebbe come una ruota di scorta quando ci si trova con una foratura nel buio della notte.
La tua convinzione sulla necessita' dei succhi di verdure e' maturata dalla tua esperienza personale, o anche dallo studio delle esperience di altri individui che prima di te hanno verificato tale assoluta necessita'? Ovvero, in parole povere, sei l'unico a sostenere quanto sostieni?
L'idea relativa all'estrazione dei succhi vegetali non e' farina del mio sacco, ma appartiene interamente al Dr. N. Walker. Di questa idea mi avvalsi quando - nel mio percorso Ehretista - ebbi a pervenire ad una condizione fisica non sostenibile.
Lasciami qui' osservare che, nel corso degli ultimi 30 anni in cui sono stato coinvolto con la tematica Ehretista, ho avuto modo di incontrare, ascoltare ed osservare moltissimi entusiasti-aspiranti Ehretisti, tutti forzati fuori dai confini della cittadella dietetica "senza muco". Senza alcuna eccezione, tutti - con e per "razionalizzazioni" diverse - avevano mancato di avvalersi dell'introduzione dei succhi vegetali nelle loro diete. Mi domando: una coincidenza o un errore?
Che io sappia - in parole povere come da Tuo suggerimento - sono l'unico a sostenere quanto sostengo. E cioe', che mentre e' "teoricamente" possibile trovarsi, a livello individuale, in possesso di una integrita' genetica idonea ad adeguatamente supportarsi sul regime dietetico proposto dal Prof. Ehret, a livello generale, tuttavia, e' stato ampiamente osservato questo obiettivo essere praticamente impossibile da raggiungere - su lunga durata - senza un sostanziale apporto di succhi vegetali.
Se non esistessero gli estrattori di succhi, ne' alcun altro ausilio tecnologico, non potremmo guarire?
Potremmo guarire al costo - ed alla condizione - di sottoporci ad un modus masticatorio rigidamente erbivoro. In questo caso, tuttavia, avanzerei la mia riservazione circa i tempi di durata della nostra dentatura, chiamata quotidianamente ad un compito a noi del tutto non-naturale.
Quali sono i successi che hai ottenuto, a livello fisico, con il Tuo sistema , che definirei "Ehretismo aggiustato"?
Prima di tutto lasciami obiettare sulla Tua scelta del termine "aggiustato": questo termine, infatti, implica la presenza di un "guasto", ed io categoricamente rigetto il suggerimento che l'Ehretismo sia affetto - o sia mai stato affetto sin dal suo concepimento - da un guasto da aggiustare.
Proporrei, invece, il termine "adattato", nel senso che il sistema Ehretista verrebbe incontro a soccorrere quegli individui - come il sottoscritto e, con me, moltissimi altri - la cui "deGENErazione" abbisogna di un piu' ricco apporto nutrizionale acche' il processo "riGENErativo" possa essere intrapreso e supportato nel tempo.
Circa i miei successi conseguiti, ne citero' alcuni. Trent'anni addietro, all'eta' di 39 anni, le mie condizioni di salute erano declinate a tal punto che il mio medico di base - una signora Polacca che ricordo con tanta simpatia - si trovo' costretta a chiamare in causa tre suoi colleghi specialisti: prima l'internista, poi il cardiologo ed in ultimo il neurologo. Dopo essere stato sotto l'attenzione di questi luminari per un paio d'anni senza registrare alcun miglioramento, ebbi ad incontrare fortuitamente - il giorno del decimo anniversario della dipartita di mia madre - l'Americano Dr. Paul Bragg attraverso il suo libro "Il miracolo del digiuno". A questo libro seguirono i due titoli del Prof. Ehret, e a quel punto presi la drastica decisione di prendere le sorti della mia malridotta salute nelle mie mani, informando la mia dottoressa Polacca della mia decisione.
Trent'anni dopo, l'ingarbugliata matassa della mia complessa sintomologia e' stata completamente portata a soluzione, il mio livello di energia e' ad un livello mai goduto, neanche quando avevo vent'anni, da almeno quindici anni sono assolutamente immune da raffreddori ed influenze, mentre la mia vista che circa 12 anni fa - secondo la diagnosi di un egregio oculista - abbisognava dell'uso continuo di lenti correttive, funziona cosi' bene da escludere completamente il loro uso.
Lo sport e' qualcosa di assolutamente naturale tra tutti gli animali, che giocano, lottano, scappano, si arrampicano, ecc. Non vedo perche' connoti in modo cosi' catastrofico lo sport.
Sicuramente non deve essere massacrante, ma non vedo ragioni per ritenere che una moderata attivita' fisica interferisca con i processi fisiologici dell'organismo.
L'attivita' fisica degli animali da Te descritti altro non e' che la spontanea manifestazione della loro salute e vitalita'. Questi animali NON perseguono l'obiettivo di "sentirsi meglio", perche' godono di gia', allo stato inattivo, di una piena vitalita'.
Di contro, l'attivita' intrapresa da noi Umani e' uno strumento che usiamo per uscire da uno stato di "insufficiente benessere" e raggiungere uno stato di "sufficiente benessere". Quello che a Te sfugge e' il fatto che noi Umani - non importa quanto consciamente o incosciamente - siamo continuamente alla disperata ricerca di uno "stimolo" - sia esso meccanico, chimico o emotivo - per mezzo del quale usciamo temporaneamente da uno stato cronico di deficienza energetica.
La qual deficienza NON puo' essere risolta con l'impiego di "stimulazioni" varie, ma soltanto approcciandone la causa che altro non e' che la danneggiata circolazione sanguigna e linfatica dovuta alla parziale otturazione dei vasi circolatori a causa della presenza di "muco". NON e' l'uso dello "stimolo" che risolve il nostro problema, ma la rimozione di tutti quei depositi responsabili della parziale otturazione della nostra circolazione. In uno stato di salute biologica - cosi' come negli animali da Te descritti - noi saremmo in possesso di una ottimale quantita' energetica allo stato inattivo, e - come gli animali - questo ottimale livello energetico noi spontaneamente esprimeremmo in varie attivita' fisiche.
La mia obiezione ad esercizi fisici "attivi" e' dovuta al fatto di questa quasi universale erronea interpretazione della "stimulazione" come parte integrante della nostra fisiologia. Come fattore necessario al nostro benessere energetico, mentre la verita' e' che la stimulazione rappresenta il sintomo eloquente del nostro vero problema di cui nessuno si accorge.
Hai parlato di insuccessi degli Igienisti per l'assenza di succhi verdi. Io veramente conosco alcuni igienisti e crudisti che nonostante la non assunzione di succhi stanno benissimo. Ti cito, a titolo esemplificativo, l'igienista Francese Albert Mosseri, ultraottantenne.
Cosi' come ci sono Onnivori ultraottantenni ed ultranovantenni! Ogni credo dietetico ha le sue bandiere da sventolare. Ma non e' con lo sventolio di alcune bandiere che si dimostra la validita' biologica di una determinata contenzione dietetica. Occorre ben altro. Occorre una moltitudine di bandiere che si infoltisce di generazione in generazione. Dov'e' questa moltitudine? Io non l'ho ancora vista!
Non senza ragione l'Onnivorismo di madre-Scienza ci ride in faccia! E con un senso esplicito di sufficienza, anche!
Con i sensi della mia piu' viva simpatia.
jb Mirabile-caruso.
"Vegetarianismo Foliare": il solo sentiero da Onnivorismo a Fruttivorismo Puro.