Eccomi a Te, agape, ancora una volta da sotto un cielo senza sole!
...ma penso che la temperatura da te sia ben piu' rigida che qui' (+ 3).
Non esattamente: la temperatura di Vancouver, infatti, solo raramente va sotto lo zero Celsius e di neve ne abbiamo pochissima, subito spazzata via dalla pioggia. Di quest'ultima, invece, ne abbiamo moltissima - troppa, infatti, circa un metro e mezzo all'anno! - preceduta e seguita da un cielo troppo spesso grigio. Di sole ne vediamo cosi' poco che quando arriva salva la citta' da un incombente suicidio generale.
.......e nelle ultime 3 settimane ho mangiato 3 volte pasta, 2 volte riso, e anche legumi che non ne mangiavo da tanto. Quindi pare che sia aumentato tutto e non solo il fuoco, infatti.
E gia'! Sembra proprio che Tu rimanga intrappolata dentro il triangolo dei tre moschettieri. Nel bel mezzo di questo triangolo io vi sono rimasto 13 anni, quando - esasperato dalla frustrazione di non concludere nulla - mi ritrovai costretto a sedermi alla mia scrivania e a provare a ragionare.
Anzi, a dir la storia come veramente avvenne, alla scrivania vi giunsi 2 anni dopo, al termine di un episodio che sara' meglio lasciar da parte, almeno per il momento.
Dalla "ragionata" alla scrivania venne fuori un quadro piu' chiaro di quanto fosse prima, e cioe':
- 1. Che mi trovavo difronte a tre forze diaboliche: due sostanze ed un elemento. Ebbi successivamente a rendermi conto che l'elemento Fuoco espletava la funzione di sacerdote in quanto univa in matrimonio le due sostanze, l'Amido ed il Grasso. E cosa avevo fatto io nel corso di 13 anni? L'imbecille! Perche' scegliendo di lottare contro tutti loro contemporaneamente, sperperavo le mie energie sempre rimanendo dentro il triangolo del loro dominio.
- 2. Occorreva un nuovo approccio, una strategia vera e propria che sapesse di razionalita', questa: i tre personaggi dovevano essere separati, ovverosia, il matrimonio non si doveva piu' da fare. Con questa strategia il loro potere individuale veniva considerevolmente indebolito.
- 3. Acche' il matrimonio non avesse piu' a farsi, occorreva "definitivamente" separare l'Amido dal Grasso. Sulla premessa che l'Amido fosse stato - in termini di tempo - l'ultimo ad entrare la scena dell'involuzione dietetica Umana, decisi di focalizzare tutte le mie energie "esclusivamente" su di esso e di non curarmi affatto degli altri due compari fino a quando non lo avessi "definitivamente" espulso dalla mia vita.
Questo e' il corso che io Ti suggerisco Tu segua: otterrai dei risultati tangibili. Otterrai dei successi.
Devo mantenere qualche forma di amido nell'alimentazione invece di tentare (invano) di eliminarlo drasticamente.
Il mio suggerimento e' che Tu scelga una "gradualita" di eliminazione, tenendo presente che - fra i grani, per esempio - il riso e' il piu' pericoloso mentre il miglio e' quello che, invece, produce meno muco - e che - per fare un altro esempio - i grani e i legumi germogliati producono meno muco di quando non lo sono. Inoltre, durante il corso di questa progressiva eliminazione dell'Amido, Tu potrai spesso concederTi l'esperienza di pregustarne la definitiva sconfitta con l'assaporarne il suo fiaccato potere quando assunto separato dal Grasso.
.......se riuscissi a bere i succhi ogni giorno credo che questo problema non ci sarebbe, ho notato che tendono a saziarmi e non sono mai andata oltre i 700 cc.
Posso confermare la Tua impressione: il succo verde, quando ben costruito ed assunto nella misura di 1.5 litro, costituisce, di fatto, il "piatto forte" della giornata. Pensa che io, anni addietro, a scopo sperimentativo, uscivo di casa con il solo succo verde nel mio stomaco e su di esso poggiavo l'intera mia giornata lavorativa senza mai accusare difficolta' alcuna. Non solo, ma quando ritornavo a casa la sera non sentivo nemmeno il bisogno di assumere il mono-pasto di frutta che avevo programmato. Debbo riconoscere, tuttavia, che nei primi anni del mio involvimento con l'assunzione di succhi, la quantita' assunta era spesso superiore a quella di 1.5 litro su cui mi sono successivamente stabilizzato.
Quindi se nel processo di disintossicazione arriveremo ad eliminare completamente la presenza di una certa tossina, a quel punto quel cibo, che prima ci faceva dannare dalla gola, ci lascera' completamente indifferenti, e' cosi' che succede o che dovrebbe succedere?
Non esattamente cosi': se la sostanza tossica e' stata introdotta nel Tuo Organismo nel corso della Tua vita, Tu puoi riguadagnare la Tua verginita' genetica. Ma se la sostanza in questione e' stata introdotta negli Organismi dei Tuoi Antenati, da cui Tu hai ereditato un "ricordo" di essa, Tu sei affetta da una sua "vulnerabita". Vedi.... l'osservazione del Professore e' corretta nei limiti in cui Egli l'ha posta: una sostanza presente nel flusso sanguigno viene "riflessa" nel cervello e quindi da questo meccanicamente proiettata per la sua assunzione. Ma questa dinamica non va sconfinata - e poi confusa - alla memoria genetica di una determinata sostanza tossica: siamo difronte a due scenari diversi da non confondersi.
Tu puoi essere perfettamente esente dalla presenza di una certa sostanza tossica nel Tuo sangue e, conseguenzialmente, essere immune da suggestioni assuntive di quella sostanza. Questo vul dire, detto in termini piu' pratici, che se Tu Ti trovi difronte ad una pietanza che Ti piaceva molto in passato - non essendovi residuo di essa nel Tuo sangue - la Tua reazione sara' di "distacco" da essa. Ma Tu non sei immune dal "ricordo di essa" in quanto l'hai conosciuta e continui a riconoscerla serbandone il ricordo.
Cosicche', assumendola, Tu non verresti a registrare un riggetto violento in quanto mancante della necessaria verginita' genetica, ma, al contrario, Tu verresti a registrare una benvenuta accettazione in quanto in possesso della sua memoria. Sono riuscito a comunicarTi il mio pensiero?
A risentirci a presto. Grazie della Tua attenzione. E attenta al lupo!
jb Mirabile-caruso.
"Vegetarianismo Foliare": il solo sentiero da Onnivorismo a Fruttarianismo Puro.