luciano ha scritto:Dei prodotti della nestlè non mi fido, sarebbero da boicottare, non hanno alcun fine se non il profitto indiscriminato.
Quoto in pieno. Sono anni che non compro nulla a questi signori (nè alla Nestlè nè alle aziende collegate che conosco). La campagna di cui parla Luciano è ignobile e purtroppo ignota: dopo aver "convinto" le madri occidentali adesso si sono rivolti al nuovo mercato, quello africano.
Per quel che riguarda il caffè parlo da esperto.
Dopo il tabagismo (ho smesso di fumare da oltre dieci anni) quella del caffè è una dipendenza per me molto forte.
Nonostante ciò mi sono dato un programma di recupero dettando i tempi del cambiamento: dai 4/5 caffè quotidiani sono passato immediatamente ad uno al giorno senza eccezioni, quindi dopo due mesi ho tolto i caffè infrasettimanali e ne prendo uno solo il sabato e la domenica mattina. Adesso, da circa due settimane, ne prendo uno solo il sabato oppure la domenica. Nonostante questa rigidità sono indulgente e quando è capitato o mi è stato necessario l'ho preso "fuori tabella" senza il benchè minimo senso di colpa.
Questo modo di operare, secondo me, permette di disciplinarsi ma al tempo stesso di non sentirsi "obbligati", anzi di percepire fino in fondo che si tratta di una "scelta consapevole" per la salute; inoltre ad ogni sgarro si percepisce con grande evidenza quale sia il nostro specifico meccanismo di compulsione, la nostra molla.
Lo stesso sto facendo con il vino che ho attualmente limitato ad una o due volte a settimana.
Spero di averti dato un contributo utile con la mia esperienza; facci sapere come procede.....
Un saluto
Gianluca