attraversare le zone più buie del Purgatorio - e CE L'HO
FATTA) faticose ed eccessivamente dure (tutto
autoimposto, sia chiaro), ho deciso di istituire formalmente
nella mia Transizione una giornata al mese di
Commemorazione di ciò che facevo una volta XD
Ho cominciato la giornata con una bella colazione
sostanziosa (tè zuccherato, fettina di torta al cioccolato,
qualche macina, un mini panino tipo panciok con gocce di cioccolato ma di
panetteria e qualche pasticcino - in pratica botta di
zuccheri, ma è la colazione abbondante che avrei fatto una
volta) e continuerò con un pranzo "normale", magari un bel
piatto di pasta ai "quattro P" o magari una bella carbonara! E stasera chissà, una cena al ristorante o addirittura una cena kebab con gli
amici... per oggi chissenefrega! Offro io!
Se questi devono essere dei funerali del vecchio me stesso, se oggi dev'essere il mio funerale, che sia un bel cazzo di funerale!
Sarà una giornata all'insegna del "go easy on myself"...
sennò che sclero doversi tenere in carreggiata a ogni
costo... finirei per scoppiare, perchè mi conosco.
Quanti limiti mi impongo nella mia vita, per stare in corsia,
raggiungere i miei obbiettivi. Sono già troppi. Sacrifici, rinunce, scelte
estreme, spessissimo contro tutto e tutti... e il problema,
cari amici, è che tutti questi sono Limiti che IO mi impongo, che NOI ci imponiamo
ma che per gli altri non esistono, sono PURA ARIA.
Chiedetelo a un maratoneta, che ogni mattina si sveglia
all'alba e corre instancabilmente per delle ore. Vedete per
un uomo con un fucile, dietro di lui? Qualcuno forse glielo
sta imponendo con la forza? Certo che no. E dall'esterno
siamo portati a chiedergli: "Perchè lo fai?". Tutto il mondo
sarà pronto a dirti che puoi anche lasciar perdere.
Già, spesso mi dimentico di quell'ANCHE.
Una piccola via di fuga c'è, è concessa.
La mia famiglia vede solo aria attorno al mio corpo dimagrito, per
questo è così preoccupata. "Cosa stai facendo?" "Perchè
fai questo (a te stesso)?" E' impaurita (per fortuna ogni giorno di meno)
perchè sa che il mio “punto caldo” è la
testa e lì non ci può fare proprio niente. Non è un ginocchio
infortunato su cui spalmare una pomata, non è una ferita a
cui cambiare le bende. Tempo qualche mese e tornerei a
saltare e correre. Invece il mio punto "malato" è la testa... basterà
un'ingessatura? Certo che no. Un mio vecchio e caro amico una volta mi
ha detto: "non è la gente che impazzisce, è il mondo che ti fa impazzire".
In effetti è proprio vero, caspita. Non sapete quante volte
mi sono chiesto se in realtà davvero non sia vittima di me
stesso, se nella mia vita ci sia stato qualche trauma, ci sia
qualche mancanza che mi ha fatto arrivare fin qui.
Sono quasi riusciti a farmi credere di essere pazzo!!!
Vivessi da solo, fossi indipendente, senza
doveri "sociali" stretti o larghi, mi vivrei questo Percorso
con il piacere della scoperta e con tutta la calma di questo
mondo. Invece un po'di frustrazione e senso di impotenza
sono i miei nuovi amici. Ovvio, la situazione rispetto a 8
settimane fa è puro oro, sto già molto molto molto molto
molto meglio e ho scoperto delle cose favolose su me
stesso (e ho scoperto i Tesori della mia famiglia,
delle persone davvero meravigliose).
Ma per loro, vedermi mangiare tre datteri con
qualche nocciola, quattro etti di cavolo al vapore e una
fetta di pane integrale-carbonella e dichiarare il mio pasto
FINITO è ancora, se non una follia, un grosso punto
interrogativo dopo la frase "dove vuole arrivare". Ma
d'altronde sapevo che convincere i miei sarebbe stata la
parte più difficile. Per loro, come per il 99% della
popolazione mondiale (no beh in effetti non così tanto.
Facciamo il 98!) una persona che fa una scelta come la
mia, come la Vostra, come la Nostra, è considerato un folle
se non un fanatico se non un pazzo suicida masochista che
ama torturarsi autoflagellarsi e privarsi gratuitamente del
cibo per chissà quale disturbo psicologico dovuto a carenze
affettive. Ecco un breve schizzo di come sono visto
ahahah! Ma riesco a riderci su, ormai.
E' bello essere pazzi, non so se l'avete mai provato.
Sono Joker di Batman, sono il vecchio
con la lanterna dello Zarathustra, sono lo scemo del
villaggio, sono il violinista di via Roma, sono il forestiero
dalle vesti buffe, sono fuori contesto... sono l'Umano!
L'Umano è sempre fuori contesto, fuori tema, lasciato in
disparte. L'Umano é pazzo! Egli Crea piuttosto che distruggere!
Modifica piuttosto che modificarsi! Inventa nel momento del bisogno!
"Pazzo" e "Normale" ormai per me sono solo due
sinonimi in questa civiltà! Hanno lo stesso significato e per
questo l'hanno perduto! Fateci caso. E' la stessa civiltà che
condannò Galilei all'abiura e Giordano bruno al rogo per
stregoneria. Non voglio di certo paragonarmi a questi due,
oserei dire, santi, ma la provocazione mi sembrava
opportuna. Noi non siamo altro, in qualche misura, chi più
chi meno, chi direttamente chi indirettamente, che i
discepoli del Pazzo (Ehret) che con la sua teoria CONTRO
NATURA FRUTTO DI ERRORE E PECCANTE DI
SUPERBIA E ALTO TRADIMENTO osa sfidare le leggi di DIO IN PERSONA,
che creò l'uomo ONNIVORO. Chi siamo noi per mettere in
discussione centomila anni di alimentazione? Questo è il
punto finale della critica... Beh, dico, siamo UMANI. Nè più nè meno.
Gli stessi che popolavano la Terra centomila anni fa...
chi ci ha detto che ora abbiamo meno potere decisionale?
Ora, parlo per me: sarà un mio
errore, ma sono portato a fidarmi più di Quel Pazzo, che si
chiami esso Ehret, Nietzsche, Gesù o X, che di tutta quella folla
di Sani urlanti e invadenti, che raramente si pongono
domande se quello che stanno facendo sia giusto o
sbagliato, se le loro azioni siano rispettose o oltraggiose, se
nella loro vita prevalga l'Amore o l'odio.
Ma vorrei che tornassimo a parlare ancora un momento
dei Limiti che ci circondano. O meglio: di cui ci circondiamo.
Quanti limiti vedete in questo momento attorno a voi?
Forse sono un sacco: limiti nel parlare,
limiti nell'agire, limiti nel comportarsi, limiti nel relazionarsi.
Dei NO a noi stessi, alla nostra Vera Natura,
dei DEVO che ci autoimponiamo senza rispettare NOI
STESSI prima di tutto e poi tutto il mondo.
Sapete una cosa, la mia vita è già abbastanza piena di DEVO,
che mi aspetto da me stesso di rispettare
e a cui guardo sempre con il timore di sbagliare e non poter
più tornare indietro, mai più. Al minimo sbaglio sembra possa
succedere qualcosa di enorme. Da qualche parte ho letto che
generalmente invece nel mondo non succede mai un cazzo.

Per un giorno al mese allora voglio sfidare tutto questo:
voglio sfidare me stesso.
Le mie convinzioni, i miei dubbi, le mie paure, le mie ossessioni.
Voglio vivere come molti fanno: senza pensare alle
conseguenze. Credete che leggerò dietro ogni confezione
per vedere quante proteine e quanti grassi animali contiene
questo biscotto? Risposta: Mi godrò il mio biscotto.
Credete che mi porrò dei problemi a dosare bene il cibo per
non sentirmi pesante nel pomeriggio? Risposta: mi godrò il
mio pranzo troppo calorico e troppo sostanzioso e
affaticante per i miei organi. Potrei anche farmi un pisolino pomeridiano per aiutare il mio corpo nella IMMENSA FATICA DI DIGERIRE! Ma mi godrò tutto, dalla prima all'ultima forchettata.
Peccherò di gola... oddio no, giammai!!!
Ma chi si è inventato ste cose...? Che persona triste doveva essere.
Se tutte le religioni sono in soldoni
delle guide al vivere virtuosi-e-felici, allora oggi sceglierò di
vivere un po'meno virtuoso e un po'meno felice, ma lo farò
con consapevolezza. Vado contro qualche dottrina?
Pazienza. Vado contro me stesso? Di nuovo, Pazienza.
Sono ancora umano, posso ancora permettermi di sbagliare.
Quando diventerò un Dio allora dovrò stare più attento!!!

Oggi scelgo la Mia Follia. Quella personale. Quella che nelle
scorse settimane mi sono creato, privandomi di questo e di
quello perchè caspita, è da pazzi mangiare certe cose
che sul mio corpo avranno "effetto 1 effetto 2 effetto 3
effetto x+/-1 in rif. alla pag. X del Vol. II del Testo Y, Roma, 1928, ed. Bompiani"
quasi come se tutto il cibo fosse un pezzo di dinamite con
una miccia cortissima. Per mia fortuna la miccia è abbastanza lunga, quindi un po'di tempo per gestirmela mi rimane.
Oggi si affrontano le paure, oggi si fanno cose da incoscienti! Che
erano cose che prima facevo con perfetta coscienza! E di
nuovo, me ne frego! Di me stesso, del mondo, delle mie
auto-accuse, auto-difese, auto-sentenze e auto-condanne.
Oggi non mi va di sperare nell'auto-indulto per uscire dalla gattabuia! Oggi sono un Evaso, il Carceriere sta dormendo sulla sua sedia muffosa e le chiavi gli sono cadute vicino alle mie sbarre.
Oggi fuggo da me stesso, da Ehret, dalla
via giusta che ho scoperto da poco ma che ho adottato a forza con
troppa veemenza.
Un giorno al mese. Magari due, se decidessi così. Magari tre, magari trenta, chissenefrega. Se decidessi di spararmi in testa, allora? Magari lo farei, magari lo farò, chissà. E a quel punto vediamo quale dieta
migliorerebbe il mio stato di salute!

Solo oggi, solo una volta ogni mese, solo una volta ogni
tanto, solo ogni chissà quanto...
Perchè MI VA DI FARLO!!!
Un abbraccio sincero
Carlo, Antishred