
È l’effetto dell’immersione e dell’azione detergente dell’acqua di mare nel nostro naso.
Come ho già accennato nei post del mio DIGIUNO stavo subendo la problematica della fuoriuscita di abbondante e fetido muco dal naso.
Questa è una procedura per ripulire i SENI PARANASALI, principale luogo dove il muco, se si blocca, tende ad imputridire. Chiaramente è un altro palliativo al nostro SISTEMA DI GUARIGIONE, ma essendo innocua e di effetto, vale la pena presentarla; l’ho provata e funziona!
I seni paranasali sono delle cavità, piene di aria, ricavate all’interno delle ossa della testa. Le loro funzioni sono: ridurre il peso del cranio, aumentare la sua resistenza, arricchire di risonanza la voce e, cosa che a noi interessa, queste cavità sono in comunicazione con il naso attraverso dei piccoli condotti detti osti, inoltre sono in comunicazione anche con le orecchie ecco perché quando abbiamo il raffreddore ci si diventa anche sordi, perché il muco che si trova nei seni nasali e paranasali vanno a contaminare anche i dotti acustici.
L'instaurarsi di uno schema respiratorio di tipo orale anziché nasale comporta varie conseguenze a vari livelli. La ventilazione nasale è quindi di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (asfissia), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che da transitante (passante) diviene stanziale (che si blocca) e poi seleziona ceppi anaerobi (che vivono in assenza di aria) normalmente assenti. Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, (che può alla lunga esitare nella formazione di polipi) e alla diminuzione della funzione ciliare (peli di pulizia).
Quando ho proceduto ad eseguire questa operazione, ho provato una bella sensazione di testa sgombra.
Nel naso ci sono terminazioni nervose, motivo per il quale i cocainomani sniffano stupefacenti dal naso: se questo muco si ferma e diviene fetido, provoca una contaminazione dei tessuti nervosi. Ripulire i seni paranasali, provoca una quasi immediata sensazione di “alleggerimento” della testa.
Ebbene, per risolvere il mio problema, ho applicato un altro rimedio della nonna, che in realtà ricorda qualche migliaio di anni: diciamo il rimedio della bis-bis-bis-nonna. Non è che lo conoscessi, solo che volevo trovare una soluzione e voilà su internet ho trovato quanto mi occorreva.
È un rimedio della medicina Ayurveda; solo due parole per definire cos’è l’Ayurveda e poi passiamo a noi.
L’Ayurveda (‘AYUS’ che significa ‘vita’ e ‘VEDA’ ‘conoscenza’) ha come soggetto d’indagine la VITA e come oggetto di pratica il mantenimento dell’equilibrio dei costituenti corporei e gli antichi catalogarono come “ayurvedici” i mezzi per mantenere o recuperare uno stato di salute ed ottenere una vita longeva che permetta una conoscenza approfondita del nostro vivere. Lo studio dell'Ayurveda è aperto a tutti coloro che se ne sentono attratti perché non è patrimonio esclusivo di una cultura, né è collegato ad una tradizione religiosa, né legato ad un particolare periodo storico.
La scienza dell’Ayurveda è quindi un altro modo per l’identificazione di cause, sintomi e rimedi, che permettono di realizzare lo scopo di una lunga vita in salute.
LO SCOPO
Detto questo il rimedio ha il nome di PRATICA DI NETI con la quale si intende semplicemente il lavaggio del naso con acqua.
Questa pratica rimuove lo sporco ed il muco dal passaggio nasale superiore, lì dove le narici sono collegate.
LO STRUMENTO
Per la pulizia si utilizza un semplice strumento simile ad una teiera con beccuccio anticamente chiamata NETI LOTA.
A volte ha il beccuccio uguale alla teiera da te, altre volte però ha la punta del beccuccio più larga a mo’ di oliva per far si che questa faccia aderenza sulle pareti del naso per effetto elastico della cartilagine e che consenta all’acqua di non cadere ma di essere indirizzata all’interno del naso. Praticamente questo beccuccio un po’ largo avrebbe con i tessuti del naso funzione di guarnizione.
Questo recipiente (ora in plastica, metallo o in ceramica) fu studiato appositamente per poter eseguire in modo ottimale il lavaggio delle cavità nasali, utile per promuovere una condizione di buona salute delle mucose, alleviare stati d’infiammazione, come sinusite o rinite allergica, disturbi agli occhi o alle orecchie e rimuovere muco.
Queste sono le immagini dei due tipi di strumenti
beccuccio senza protusione

beccuccio con protusione a mo' di oliva

Personalmente non ho questo apparecchio, ma basta usare una normale teiera facendo attenzione a far aderire correttamente il suo beccuccio alle pareti interne del naso al fine di non far cascare l’acqua fuori.
PREPARAZIONE
Acqua tiepida non oltre i 40°C (se no ci si ustiona) in questa proporzione: mezzo litro di acqua con 1 cucchiaino di sale marino integrale fino o sale normale da cucina se non si dispone dell'altro. Lasciare sciogliere e versare nella teiera.
Questa pratica, utilizzata in logopedia (scienza che corregge i difetti di pronuncia) usa, normalmente, la soluzione fisiologica, una soluzione idrosalina (acqua + sale al 5%) già pronta adatta al terreno del nostro organismo e che si può reperire in farmacia.
POSIZIONE
Stando in piedi in posizione eretta si prende il contenitore con la mano destra e si introduce il beccuccio nella narice. Si procede respirando con la bocca, mentre lentamente si piega la schiena in avanti e si ruota la testa verso il lato della narice opposta, rivolgendo lo sguardo verso il soffitto. L'acqua scorrerà attraverso la narice nelle cavità nasali, interessando per caduta e riempimento i seni paranasali, cosa assai difficile con altre tecniche affini. Finito il primo lavaggio ci si rialza e si espira dal naso con forza. Subito dopo si esegue la stessa pratica nella narice opposta, soffiando di nuovo.
Questa è la posizione:

Può succedere che introducendo l’acqua in una narice, le cartilagini dell’altra narice si chiudano. Basterà a questo punto prendere con il dito la cartilagine della narice di deflusso e divaricarla leggermente, in modo che non ostacoli il deflusso dell'acqua. Può inoltre succedere che l'acqua non fuoriesca: questo può essere dovuto ad una secrezione di muco ispessito di vecchia data: capita anche questo.
A questo si ovvia introducendo soltanto una minima quantità di acqua in modo da ammorbidire le secrezioni e soffiando poi dal naso con forza senza premere le narici, appoggiando solo leggermente il fazzoletto: subito dopo si potrà ricominciare la pratica senza difficoltà.
In caso di ostruzioni più tenaci bisognerà attendere in posizione piegata e con il beccuccio ben pressato sulla narice (per non far refluire l'acqua) per qualche secondo: pian piano l'acqua si farà strada e finirà per defluire regolarmente.
Si può avvertire un leggero bruciore quando l’acqua inizia a scorrere nelle narici perché le mucose non sono abituate al contatto con l’acqua. Tutto ciò passerà dopo qualche volta che si esegue la pratica.
Anche gli occhi potrebbero leggermente arrossarsi durante i primi tentativi ed anche questo scomparirà ben presto.
Chiaramente non si deve usare nulla che spinga l'acqua a pressione, tipo contenitori in gomma: l'acqua deve scorrere per gravità.
ATTENZIONE: non si deve mai forzare fino in fondo al naso l’immissione del beccuccio della teiera; è sufficiente che il beccuccio faccia aderenza alle pareti interne del naso. Se il beccuccio dovesse essere troppo piccolo, procurarsi una teiera con beccuccio più spesso e comunque mai oggetti in metallo poiché possono graffiare. Si può anche acquistare in erboristerie specializzate o farmacie un NETI LOTA originale. Il prezzo va dai 7 ai 15 euro.
POSOLOGIA
Può essere tranquillamente eseguito una volta al giorno, magari al risveglio e prima di coricarsi ed anche più volte nel caso di raffreddori.
BENEFICI
Rimuove lo sporco dal naso e dalle mucose; abbatte i batteri, aiuta a risolvere i raffreddori e la sinusite; libera le orecchie, gli occhi e la gola. Ha un effetto calmante inducendo una sensazione di leggerezza e di freschezza nella testa.
Vedrete che quantità di muco bloccato nei seni nasali uscirà dal naso e dalla bocca, ma alla fine una sensazione meravigliosa di respirazione libera e di leggerezza si presenterà.
Saluti a tutti.
Arca

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