lo scorso 10 aprile ho partecipato alla maratona di Parigi e soprattutto l’ho finita….sano!!! O quasi!
E’ stata una giornata di caldo “torrido” come di rado se ne vedono da quelle parti e gli oltre 42 Km del percorso hanno messo a dura prova le capacità fisiche di molti, me compreso.
Per quanto mi riguarda sono arrivato alla gara con la solita preparazione atletica ed alimentare ma soprattutto con la grande gioia di aver programmato da mesi una splendida vacanza di una settimana con la mia compagna e le bimbe; è da settembre che ci penso e sono felicissimo che tutto sia andato benissimo.
Per quanto riguarda la transizione da giugno dello scorso anno sono su un’alimentazione quasi esclusivamente fruttariana ed “erbivora” (soprattutto d’inverno,quando la frutta non è così “lussureggiante” come d’estate). In questo periodo infatti prediligo e mangio con gusto insalate di tutti i tipi e soprattutto di tutte le “taglie”, comunque XXL. Ovviamente non sono esente da sgarri (soprattutto pizza e talvolta dolci), che certe volte diventano anche ripetuti ed eccessivi, ma direi che nel complesso il 95-97% della mia alimentazione sia povera o senza muco.
La settimana prima della gara, come del resto anche per le gare minori, ho fatto esattamente il contrario di ciò che consigliano nutrizionisti ed “esperti” vari: ho ridotto leggermente le quantità di alimenti, non mi sono rimpinzato di carboidrati per aumentare le riserve di glicogeno, non ho assunto maltodestrine o amminoacidi ramificati (solo i nomi mi preoccupano…ma che roba è?)….ed il giorno prima come consuetudine ho ridotto le verdure crude che in grande quantità mi fanno sempre effetto diuretico (sconsigliato durante la gara) e aumentato la verdura cotta per agevolare ulteriormente la liberazione dell’intestino la mattina della competizione. In gara 3 litri d'acqua ai vari ristori (molta anche in testa...

Ma veniamo alla gara. Già da un paio di settimane prima ho iniziato ad avvertire una leggera infiammazione al ginocchio destro che mi preoccupava tanto da temere di non riuscire a completarla ma sono riuscito a mantenere serenità ed accettazione (che mi hanno fatto un effetto benefico al pari di rimedi o pomate) e anche se il fastidio mi è durato dal primo all’ultimo chilometro non è mai stato eccessivo se non dopo l’arrivo quando tutti i dolori ed i risentimenti “esplodono” per partecipare anche loro alla gioia generale di tutto l’organismo.
La partenza dagli Champs Elysees è stata fantastica, 32.000 persone….un fiume umano…poi Place della Concorde, Rue de Rivoli, Place de La Bastille, Bois de Vincennes, il Lungosenna, la vista della Tour Eiffel, Bois de Boulogne…..in tutto il tragitto il fiume umano si è snodato per ore con migliaia di spettatori accalcati ai margini delle strade, sui ponti della Senna o sui viadotti. Un incitamento continuo ed esaltante.
Più che raccontarvi della corsa, però, vorrei trasmettervi alcune sensazioni forti che riguardano la salute ed il benessere; proprio da questa gara ho avuto l’esatta percezione che in realtà anche lo sport agonistico, al pari di altro, può avere una forte valenza mucogena e quindi non benefica.
L’accumulo di acido lattico durante gli allenamenti, lo stress che inevitabilmente la muscolatura subisce nel corso dello sforzo prolungato sono comunque fattori acidificanti che richiedono poi all’organismo uno sforzo extra per essere annullati. Ovviamente credo che un corpo pulito abbia una soglia aerobica molto differente ed una capacità di resistenza allo sforzo estremamente maggiore rispetto ad un altro costipato ma ciò non toglie che comunque l’allenamento intenso generi processi non salutari. Senza contare, ma questo vale per la corsa e non per altre discipline, le sollecitazioni che ricevono la colonna e le articolazioni.
A ciò tuttavia si contrappone il benessere psicologico che deriva dal raggiungimento dell’obiettivo; la gratificazione emotiva ed i sentimenti che la sensazione del successo generano in noi sono secondo me dei potentissimi moltiplicatori di energia positiva che dona forza e benessere all’intero organismo. La Maratona è una gara “di testa” e proprio la motivazione ed il premio della gratifica ne sono alcuni dei motori principali.
Per adesso mi fermo qui e lascio spazio alle vostre opinioni.
Vi basti sapere, comunque, che nonostante tutto ne vorrei fare ancora qualcuna…..


Ecco la foto che mi sono fatto fare dopo l'arrivo, ovviamente di fronte all'Arco di Trionfo; inoltre potete vedere quelle che mi hanno fatto lungo il rettilineo finale. Eccole a questo link.
Un saluto a tutti.
Gianluca