Vorrei fare ulteriore chiarezza sulla mia situazione, perchè ho bisogno di avere consigli, ma soprattutto rassicurazioni da parte vostra.edwige ha scritto:Ciao a tutti, non ho capito bene di cosa si tratta...intanto ho ordinato i libri ...so solo che ho una gran voglia di stare bene e trovare un po' d'equilibrio con il cibo xkè è una vita che lotto con lui...spero di riuscirci con voi...ho 37 anni, un bimbo di 6, un marito che adoro perchè riesce a stare ancora con me, nonostante io sia un soggetto con molti problemi...depressione, ansia, fobie, disordini alimentari...credo che la cattiva alimentazione influisca anche sui miei stati d'animo e vorrei cominciare da qui...spero di non "deludermi" un'altra volta...
Il mio rapporto con il cibo è sempre stato catastrofico; sin da piccola ho adottato la tecnica del cibo-ciucciotto; ogni occasione era buona per strafogarmi di schifezze...se ero felice(raramente)mangiavo, se ero triste(spesso) mangiavo, se avevo fame mangiavo e se non ne avevo, mangiavo lo stesso perchè mi annoiavo...
Ho sempre avuto un fisico robusto, ma verso i 12 anni pesavo 90 kg; le prime diete, i primi accertamenti, perdevo un po' di kg, li rimettevo e ho abituato il mio fisico all'effetto yo-yo: a 19 anni la prima dieta che ho seguito con vero impegno e che mi diede buoni risultati fu quella della Weight Watchers: persi 30 kg arrivando a pesarne 70; li mantenei per un paio d'anni, poi cominciai a salire, stabilizzandomi a 80 fino a 25 anni.
In quell'anno, in seguito alla morte del mio ragazzo, la mia reazione fu quella di chiudermi in casa a mangiare, dormire, mangiare, vomitare, mangiare, vomitare, dormire....finchè, in poco più di un anno, mi sono ritrovata da 80 a 135 kg...non riuscivo a fermarmi...qualcuno mi consigliò un'intervento allo stomaco chiamato "gastroplastica verticale" a cui mi sottoposi nel novembre '96 con incredibile leggerezza e incoscienza, dettate dallo stato mentale in cui ero, senza pensare alle conseguenze...per me era importante fermarmi in un modo o nell'altro...chi invece doveva valutare se io fossi un soggetto adatto a quel tipo d'intervento, e cioè i medici, non lo fece...tra le controindicazioni c'erano proprio i bulimici e io non fui sottoposta nemmeno ad una visita psichiatrica...
e' stato l'errore più grande della mia vita...da 12 anni non riesco a nutrirmi normalmente...io pensavo che avrei potuto mangiare di tutto e che sarebbero diminuite soltanto le quantità, invece da allora non sono più stata in grado di mangiare: verdura cruda (cotta: solo zucchine "stracotte") frutta solo banane e cocomero, pasta, riso, carne, pesce...le uniche cose che riescono a passare sono latte e cereali, latte e biscotti, passati di verdura, merendine...ma quel che è peggio è che questa "castrazione" non ha fatto altro che aumentare la mia compulsione nei confronti del cibo...ora guardo una mela con la lacrime agli occhi perchè la vorrei addentare e non posso...
inoltre, lo "stazionare del cibo per 4-6 ore nell'esofago, fa salire i succhi gastrici che vanno a corroderne le pareti causando dolorose e recidive esofagiti da reflusso che ormai neanche la terapia con LANSOPRAZOLO (30mg/die) riesce ad alleviare; il luglio scorso durante la gastroduodenoscopia di controllo annuale hanno riscontrato anche un ernia jatale che periodicamente mi da dolori allucinanti; dovrei togliere anche la colecisti che scoppia di calcoli, che per ora sono asintomatici ma mi è stata consigliata l'asportazione per scongiurare una pancreatite, in quanto trattandosi di calcoli di piccole dimensioni potrebbero facilmente introdursi nel dotto biliare.
In virtù di tutto questo "casino", stò seriamente prendendo in considerazione di farmi togliere la gastroplastica(mi dissero all'epoca che era reversibile) e in quell'occasione "farei tutto un conto", togliendo la colecisti, "aggiustare" il cardias incontinente, e per l'ernia non so cosa possano fare...insomma vorrei di nuovo il mio stomaco anche se sono molto preoccupata del fatto che riaprendo la "voragine" possano tornare gli eccessi di un tempo, ma in queste condizioni non riesco a mangiarmi nemmeno una mela...sono molto combattuta...spesso penso che la lezione mi sia bastata e che vorrei stare finalmente bene...
Se sono convinta da una parte, dall'altra subentra la mia ipocondria perchè ho una paura folle di affrontare tutto questo, soffro d'ansia attacchi di panico...e la depressione che va e viene da quando avevo 12 anni...
Qui mi sembra un "paradiso, da quello che raccontate, ed io, ripeto,sono stanca di stare male...C'E' SPERANZA ANCHE PER ME SE M'IMPEGNERO'?
Ci sono casi simili con disordini alimentari, depressione, ansia, risolti o perlomeno attenuati, adottando questo sile di vita?
SCUSATE LA LUNGHEZZA ma vi assicuro che ci sarebbe stato molto di più da dire...GRAZIE A CHIUNQUE MI DARA' UN CONSIGLIO.