Nell'organismo c'è una regolazione (assenza di muco) che permette il buon corso della vita biologica.alexsurfer ha scritto: SI DEVONO ESTRARRE TUTTI I DENTI DEL GIUDIZIO?
Perché i denti del giudizio dovrebbero essere i primi che andrebbero tolti? Il mio dentista mi ha detto che dovrebbero essere tenuti, se proprio non danno di fastidio.
La medicina funzionale tedesca ha messo al centro delle malattie le interferenze di tipo elettrico che uno può misurare nell'organismo e negli organi della persona malata (La medicina funzionale tedesca chiama uno stato di buona salute "stato di eutonia di tutte le cellule", mentre la distonia è la depolarizzazione della cellula).
Il sistema nervoso è attraversato da un continuo flusso di informazioni: informazioni errate o eccessive possono disturbare o bloccare il corretto funzionamento degli organi. L'estrazione del dente del giudizio è una rimozione di un blocco di energia, di una diga del muco. Proprio così li chiama Daunderer. Una enorme diga del muco. Assicurano il blocco della vitalità del meridiano e l'accumulo di chili di muco.
I denti del giudizio non ci devono stare là, altrimenti non è possibile riabilitare i naturali meccanismi di autoregolazione al massimo regime.
Eliminando il campo di disturbo dente del giudizio, ripristiniamo il normale potenziale di membrana non solo all'intero meridiano, ma soprattutto al punto debole dell'intero meridiano.
Siccome la prevenzione non ha mai interessato nessuno, allora uno deve arrivare con un grosso problema al medico neurofocale per scoprire la verità sui denti del giudizio.
Per esempio il Dr. Pische, appassionato dentista biologico italiano, mi disse nel 2002 di aver ignorato del tutto l'argomento delle focalità dei denti del giudizio fino al giorno in cui un kinesiologo non gli dimostrò che il processo infiammatorio associato alla fuoriuscita difficoltosa di un dente del giudizio era il motivo per cui sua figlia a partire dagli undici anni di età non era più riuscita né a correre né a saltare per un dolore lancinante al ginocchio.
Alcuni avevano consigliato l'intervento chirurgico immediato, altri l'intervento differito nell'età adulta, altri il plantare, altri ancora il bite oppure il tutor, molti consigliavano la terapia anti-infiammatoria e altri la fisioterapia. Lui, dentista, come genitore della ragazza aveva girovagato da uno specialista all'altro per più di due anni. L'estrazione del dente del giudizio portò dopo due giorni alla definitiva scomparsa di ogni dolore al ginocchio.
Mi scrive di recente Dario: “Buonasera, sono capitato casualmente sul vostro sito che ritengo decisamente interessante e fuori dalle solite logiche mainstream.
Già da parecchi anni credo nella correlazione tra denti e organi, da quando un bravo fisioterapista ha collegato un mio problema al ginocchio con i denti del giudizio”.
>> E come si chiama il fisioterapista?
Dario: “Il fisioterapista è Oriano Mazzonetto (c/o Medical Line 0423 493372 a Castelfranco Veneto).
PERCHE' SEMPRE STI DENTI DEL GIUDIZIO?
In questo documento ESTRAZIONI DEI DENTI DEL GIUDIZIO: 4 BUONI MOTIVI PER FARLE troviamo elencate varie situazioni in cui è considerato opportuno estrarre I cosiddetti OTTAVI.
1 - AFFOLLAMENTO DENTALE
2 - PERICORONITE
3- INCLUSIONE, Semi-INCLUSIONE OSSEA
4- Corrosione dente adiacente
Adler aggiunge alla lista un quinto motivo, ovvero la situazione in cui I DENTI DEL GIUDIZIO INFERIORI SONO PRESENTI SUL RAMO ASCENDENTE DELLA MANDIBOLA. Infatti questi denti così posizionati (che sono tutti onestamente, di panoramiche di uomini primitivi non me ne sono capitate ancora), questi finiscono per fare pressione sul nervo mandibolare e per bloccare quattro meridiani di agopuntura. Questo significa che se uno è suscettibile a mal di testa, disturbi mestruali, pubalgie, coliti, problemi agli arti, braccia, gambe o piedi, allora i denti del giudizio già hanno iniziato la loro opera di focalità.
PERCHE' SEMPRE STI DENTI DEL GIUDIZIO?
Qui compare un sesto motivo per cui deve essere considerato l'effetto focale dei denti del giudizio. I denti del giudizio sono incompleti in quasi tutti gli aspetti, non solo riguardo a posizione e rotazione ideale, ma anche rispetto alla formazione del sigillo apicale. I casi che si riscontrano nel 98% dei casi rispetto all'apice sono che l'apice non si è formato o che il germe dentario rimane come pallina bianca sotto l'apice. Uguale sottosviluppo mostra l'osso mandibolare circostante, che rimane in uno stato infiammatorio cronico, gelatinoso e non acquista mai la consistenza di osso.
Lo spuntare dei denti del giudizio si realizza sempre grazie ad un grosso fenomeno infiammatorio che però rimane a metà strada. La corretta manifattura del dente, il processo del suo corretto posizionamento e l'assenza di cambiamenti patologici a ridosso dell'osso non vengono più garantiti dalla nostra biologia.
La posizione del dente a ridosso del canale mandibolare, il fatto che il processo non riesca più a completarsi nel tempo previsto (e cioè entro i 20-21 anni), la presenza di questi relitti sulla parte ascendente del ramo mandibolare, la somma di tutto ciò garantisce un serbatoio d'interferenze sia per il sistema nervoso che per ben quattro meridiani di agopuntura. Sebbene nella maggior parte dei casi questa situazione infiammatoria sia silente, si può dimostrare che essi ingolfino la normale biologia fino a portare problemi medici resistenti a terapie o guarigione insolitamente difficile dopo un trauma.
...SVILUPPO INCOMPLETO DEL DENTE: Apice nastriforme di molti denti del giudizio
...sul lato sinistro della foto si nota una pallina di PUS molto piccola che è il residuo del GERME. In altri denti questa pallina è anche fino a sei volte più grande.
Un'altra possibile caratteristica spesso osservata è quella del RESIDUO DEL GERME O PERIOSTIO. Nel 1949 il prof. Herbert Harnisch, in una pubblicazione dell'Università di Jena intitolata "Difficoltà nella formazione dei denti del giudizio", osservava che spesso certi denti del giudizio apparentemente normali alla radiografia presentavano al momento dell'estrazione materiale residuo del germe o periostio che non era riuscito a riassorbirsi completamente.
La dottoressa Rosemarie Mieg (Munich, Germania) ha descritto questo in grande dettagli: ha parlato di una sorta di pallina bianca che pende dalla punta della radice del dente, che sembra innocente ma è un focolaio che crea un disturbo nell'organismo. Da non confondersi, spiega la Mieg, con i granulomi che invece corrispondono visivamente a secrezioni di forma sferica che si presentano di aspetto rosso ed sono una specie di sangue coagulato.
Questa lacuna di trasformazione del periostio in periodonto spiegava secondo Harnisch il fenomeno dell'instaurarsi dell'infiammazione cronica dei tessuti.
Nella fase di sviluppo del dente, il germe dentale si allarga (diventa periostio) dando modo al dente di formarsi e solidificarsi. Solo quando lo sviluppo è perfetto, il periostio si dissolve TUTTO e completa la trasformazione lasciandosi dietro semplicemente il dente circondato dal LEGAMENTO FINITO (periodonto).
Dunque, visto il ritardo di sviluppo dei denti del giudizio, bisogna prevedere almeno i seguenti fenomeni nell'uomo moderno: la presenza di fenomeni infiammatori settici o asettici, la pressione sul nervo mandibolare e il blocco mucoso di un crocevia di quattro meridiani di agopuntura.
Già Ash nel 1961 aveva mostrato che intorno a denti del giudizio asintomatici si presentava una patologia periodontale in una larghissima percentuale di casi. Il fluido gengivale crevicolare nelle tasche che sono presenti nell'area dei denti del giudizio contiene colonie di mediatori infiammatori, che sono fattori importanti dell'iniziazione e della propagazione della periodontite (Socransk 1998, White 2001) e aumentano il rischio di effetti a distanza (Slade 2003, Wu 2000, Offenbacher 1996, Kshirsagar 2005, Elter 2004, Spahr 2006).
Vediamo un estratto da un articolo di medicinenon, PARTE 2
I medici del settecento subito andavano ad informarsi sulla situazione dei denti del giudizio al minimo accenno di disturbi di qualsiasi genere nel corso dell'adolescenza, perché il processo infiammatorio della loro fuoriuscita era considerata a quel tempo la causa di malattie più invocata in assoluto in medicina.
In un libro del 1819, anche il Dr. Charles Bew pubblicava un'ampia casistica di malattie guarite in seguito all'estrazione di denti del giudizio impattati. L'opinione dell'autore era che questi denti avessero esercitato una sorta di pressione sul plesso nervoso lì adiacente.
Il problema è che i denti che compaiono per ultimi, gli ottavi, lascerebbero un serbatoio cronico d'infiammazione silente nei tessuti ossei sottostanti. Già un secolo fa, Round e Broderick (British Dental Journal 1924) dimostrarono il metabolismo tossico e sensibilizzante del sistema nervoso di cripte di denti non fuoriusciti, in particolare dei denti del giudizio ritenuti e i loro effetti a distanza.
Prima di loro, Fackeldey (1868), ha riportato alcune sue osservazioni cliniche secondo cui i ritardi dell'eruzione del dente del giudizio avevano portato alla formazione di cisti sulla mandibola. Così scriveva l'autore: “A causa di mancanza di spazio o a causa di ritardi dell'eruzione dentale, è possibile riscontrare spesso una infiammazione della membrana apicale del dente che induce un'irritazione cronica nel periostio mascellare che nel tempo può portare a formazione di un tessuto spugnoso, gelatinoso, che a volte risulta leggermente doloroso alla pressione.
Una presentazione di Mantegazza (1878) completamente dedicata a questo argomento e presentata alla Società di Antropologia di Parigi dimostra che l'interesse e la consapevolezza di questi temi era già allora molto sviluppata. Mantegazza argomentava tra l'altro che l'eruzione dei denti del giudizio si trasforma in una vera e propria lotta in cui all'organismo sembrano mancare sia le risorse che lo spazio. In particolare è sull'arcata inferiore, dove la mancanza di spazio e la vicinanza al nervo mandibolare, che si vengono a creare vari tipi di emergenze: atrofia del germe dentario, formazione di cisti, infiammazione cronica apicale dei denti del giudizio.
Spesso, anche se il dente si è formato il follicolo non scompare completamente e questo può portare ad importanti conseguenze.
A quel tempo era abbastanza noto anche il discorso che l'infiammazione asintomatica causata dai denti del giudizio impattati (che oggi viene indicata col nome di "pericoronite") potesse avere a che fare con disturbi a distanza di vario genere.
Esquirol (1859) riportò la guarigione da una pesante crisi psicotica di una donna cui fu fatta una incisione della gengiva laddove un dente del giudizio mal posizionato stentava a fuoriuscire.
Rosenthal (1865) aveva osservato non solo che l'effetto dei denti del giudizio ritenuti può essere quello di dare effetti a distanza, ma anche quello di creare un'infiammazione ossea che porta a tessuto osseo degenerato che a sua volta darà problemi focali anche quando il dente del giudizio sia stato estratto.
Secondo Ernesto Adler, l'inizio di mal di testa o di problemi ormonali/mestruali risale spessissimo proprio all'adolescenza, in corrispondenza del ben noto processo fisiologico infiammatorio deputato a far spuntare i denti del giudizio.
La scuola tedesca (o "medicina funzionale") vede la guarigione come una tecnica in cui individuiamo e allontaniamo delle spese eccessive che paralizzano il sistema di regolazione [MUCO, abbassa Vitalità, come sappiamo].
Secondo Rosemarie Mieg gli effetti positivi considerevoli visti con le estrazioni dei denti del giudizio si devono anche alla regolarizzazione della situazione ormonale che si ottiene con gli interventi di estrazione che abbiamo descritto dei denti del giudizio.
La dottoressa Rosemarie Mieg (1928-2000) è stata una pioniera nella ricerca sulle infezioni dentali. Da giovane, mentre lavorava con un affermato dentista, lei venne colpita da una grave infiammazione al dito di un piede, che causava un gran gonfiore. Un esperto dermatologo le consigliò di rimuovere il dente del giudizio relativo al dito infetto, ma né lei né il suo capo dentista credettero che la causa fosse il dente.
Lei aveva però fiducia in questo dermatologo e di fatto la infiammazione migliorò rapidamente appena estratto il dente del giudizio. Al momento della pubblicazione della prima edizione di questo libro, la dott.ssa Mieg ha lavorato per oltre 35 anni come dentista e ha avuto molti casi dove la medicina convenzionale non poteva essere più di aiuto e che vennero curati ripulendo infiammazioni di origine dentale.
Potreste leggervi in questo articolo? medicinenon.it, la questione dei denti del giudizio PARTE 1
In particolare mi servirebbe che leggeste la parte che riguarda il NESSO dei denti del giudizio CON LA MALATTIA PARADONTALE.
Così ci portiamo un po' avanti con le domande e le risposte.
Il discorso che il dente del giudizio disturba la regolazione della manutenzione biologica vitale e colpisce il punto debole dell'intero meridiano diventa facile qui:
https://www.arnoldehret.it/wp-content/u ... udizio.pdf
La mandibola piccola rispetto all'uomo primitivo non è un problema mio o tuo o di pochi sfortunati. Mi sembra proprio di non aver visto ortopanoramiche di uomini primitivi di recente. Il dente del giudizio soffre di uno sviluppo ritardato e di mancanza di spazio appropriato.
La questione che ci interessa poi è: "Questi miei denti del giudizio disturbano la regolazione biologica?"