Cibo cotto
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Cibo cotto
Ciao a tutti,
Ho una domanda che mi sono fatto e mi piacerebbe farvela!
Ho letto più volte che una volta che cuociamo un alimento questo perde tutte le sue proprietà nutritive, bene, quindi come fa a sopravvivere l'uomo?
Ho una domanda che mi sono fatto e mi piacerebbe farvela!
Ho letto più volte che una volta che cuociamo un alimento questo perde tutte le sue proprietà nutritive, bene, quindi come fa a sopravvivere l'uomo?
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno
- EnricoPro
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Ciao monte79
la risposta è molto semplice considerando che l'unico cibo adatto che nutre l'organismo umano è la frutta e verdura a foglia verde è spontaneo chiedersi che anche il cibo non cotto che non sia frutta e verdura a foglia verde non dovrebbe nutrire l'uomo.
Ma in realtà l'uomo vive anche se la maggioranza del cibo non adatto è quasi sempre cotto.
Il motivo come dice Ehret non ricordo a quale pagina è che il cibo non adatto ha la funzione di "stimolante" per l'organismo ed per questo che riesce a tirare avanti infatti anche Ehret stesso si stupisce di quanto può sopportare un corpo i cibi spazzatura e ostruito nell'andare avanti nonostante tutto.
Ciò che succede è comunque la perdità della vitalità e la malattia cibandosi di cibo non adatto. Si certo sopravvive ma come sopravvive? Molto male ed molto malaticcio.
Quindi si potrebbe dire che dal momento che l'uomo si nutre di cibo non adatto ha già iniziato il suo decadimento della vitalità e per questo sta già morendo dai primi anni di vita.
la risposta è molto semplice considerando che l'unico cibo adatto che nutre l'organismo umano è la frutta e verdura a foglia verde è spontaneo chiedersi che anche il cibo non cotto che non sia frutta e verdura a foglia verde non dovrebbe nutrire l'uomo.
Ma in realtà l'uomo vive anche se la maggioranza del cibo non adatto è quasi sempre cotto.
Il motivo come dice Ehret non ricordo a quale pagina è che il cibo non adatto ha la funzione di "stimolante" per l'organismo ed per questo che riesce a tirare avanti infatti anche Ehret stesso si stupisce di quanto può sopportare un corpo i cibi spazzatura e ostruito nell'andare avanti nonostante tutto.
Ciò che succede è comunque la perdità della vitalità e la malattia cibandosi di cibo non adatto. Si certo sopravvive ma come sopravvive? Molto male ed molto malaticcio.
Quindi si potrebbe dire che dal momento che l'uomo si nutre di cibo non adatto ha già iniziato il suo decadimento della vitalità e per questo sta già morendo dai primi anni di vita.
Vivere per la ricerca della Verità
Prima devi chiederti cos'è la vita e poi di conseguenza la sopravvivenza..monte79 ha scritto:Ciao Enrico,
io mi chiedevo come fa a vivere l'uomo che mangia per l'80% cibi cotti o industriali, che quindi non hanno nessun nutrimento.
Grazie
L'uomo sopravvive e non vive.. leggi il libro e troverai la risposta.. testi antichi parlano di uomini che raggiungevano secoli di età.
l'uomo non è una statistica, ci sono milioni di persone che vivono la loro vita mangiando alla maniera attuale: cottura ed industrializzazione, campano, non si ammalano troppo e va bene cosi.
Ci siamo persone che necessitiamo di uno standard diverso, più prossimo all'alimentazione pre-culturizzata e ne riceviamo benefici o per lo meno soddisfiamo questa nostra necessità. La vita è adattiva, fino ad un certo limite, quindi non c'e' contraddizione se qualcuno vive anche mangiando cibo cotto o manipolato.
Ci siamo persone che necessitiamo di uno standard diverso, più prossimo all'alimentazione pre-culturizzata e ne riceviamo benefici o per lo meno soddisfiamo questa nostra necessità. La vita è adattiva, fino ad un certo limite, quindi non c'e' contraddizione se qualcuno vive anche mangiando cibo cotto o manipolato.
Infatti non è vera già la tua affermazione.. se hai letto che con la cottura se ne vanno gli enzimi vorrà dire che avrai più difficoltà a digerire e accumulerai più facilmente muco.. se ci sono meno vitamine, perchè la cottura le diminuisce parecchie, vorrà dire che hai snaturato il cibo e sottolineo snaturato.. i sali minerali lo dici tu che se ne vanno, perchè con la cottura ciò non avviene.. il discorso è cibarsi di ciò che è naturale e adatto all'uomo.. nel cibo industrializzato aggiungono tante di quelle sostanze chimiche che rientrano nella famiglia "muco".. secondo me devi leggerti il libro..monte79 ha scritto:Io vorrei una risposta più terra terra e non filosofica.
Se è vero che nel cibo cotto e industriale non ci sono nutrimenti, sostanze, minerali, di cosa si nutre una persona che mangia così?
Partiamo dal presupposto che tutto quello che non è frutta e/o vegetali non è cibo per l'uomo.bioman ha scritto:non ha senso quello che state scrivendo, anche fumare fa male, ma ci sono persone che fumano più di venti sigarette al giorno e arrivano a 90 anni. Secondo il vostro ragionamento le sigarette non dovrebbero fare così tanto male. Ma avete letto il libro?
Partiamo anche da altri presupposti, citati anche da Heret nel libro: non sappiamo quanto l'uomo possa vivere senza cibo
Ora, quando nasciamo abbiamo una "energia vitale" pari a X, non sappiamo quanta energia abbiamo, ma sappiamo che giorno per giorno, a causa di fattori indipendenti (es. inquinamento ambientale) o dipendenti da noi (alimentazione) noi consumiamo questa energia fino a ridurla a ZERO (la morte)
Quelli che vediamo vivere a lungo pur fumando, mangiando da schifo, etc. molto probabilmente hanno una forte riserva di energia vitale che avrebbe consentito loro, in condizioni diverse, di vivere ancora più a lungo, magari fino a 150 o 200 anni. Noi li vediamo vivere fino a 90 e ci sembrano longevi, ma questo è solo rispetto al nostro termine di riferimento che è definito come "vita media" attestata intorno ai 70/80 anni.
Ma se ci avessero imbrogliato? La vita media reale, alimentandosi in maniera consona al nostro organismo, potrebbe essere di 150/200 anni.
Quelli che leggono il libro di Ehret capiscono questo e cominciano il loro percorso verso una alimentazione sana e in linea con le necessità del nostro organismo. Oltre all'alimentazione conta molto lo stile di vita, il contatto con la natura, l'esposizione solare, etc.
Quelli che vivono fino a 90 anni (ne ho 2 esempi in famiglia, mio padre ad oggi ha 88 anni) spesso non sono così in salute. In genere hanno quelli che definiamo erroneamente "acciacchi dovuti all'età", ma sono semplicemente intossicati come il 99% delle persone. Poi, in generale, sono persone che hanno digiunato, hanno patito la fame, avevano poco cibo, mangiavano molte verdure e poca carne, trascorrevano molto tempo all'aria aperta. Questo ha consentito ai loro corpi di disintossicarsi parzialmente, evitando pericolosi accumuli e, di conseguenza, malattie.
nota: modificato per correggere alcuni errori grammaticali
Ultima modifica di flib il 2 aprile 2012, 17:21, modificato 1 volta in totale.
Quoto:)
Non importa cosa sia il fattore che provoca l' acidificazione dei tessuti e la privazione minerale. Chi ha le sigarette, chi ha questo e chi quest' altro. Il fatto è che a causa di questi fattori siamo ridotti a vivere come delle pile che prima o poi finiranno l' energia... sempre considerando l' aspetto biologico e nient' altro.
E si, in genere chi arriva a novant' anni con una discreta salute almeno almeno non è stato un gran divoratore di cibo e non importa quale. Spesso la quantità gioca un ruolo fondamentale visto che appunto si sta parlando dell' uomo come di una riserva di energia destinata a finire.
E straquoto Flib... ci hanno mentito. E se in condizioni ottimali questa riserva destinata a terminare potesse trasformarsi in un canale aperto anche a livello fisico? Quanto si potrebbe andare avanti? Chissà... magari solo cadendo da un burrone
Non importa cosa sia il fattore che provoca l' acidificazione dei tessuti e la privazione minerale. Chi ha le sigarette, chi ha questo e chi quest' altro. Il fatto è che a causa di questi fattori siamo ridotti a vivere come delle pile che prima o poi finiranno l' energia... sempre considerando l' aspetto biologico e nient' altro.
E si, in genere chi arriva a novant' anni con una discreta salute almeno almeno non è stato un gran divoratore di cibo e non importa quale. Spesso la quantità gioca un ruolo fondamentale visto che appunto si sta parlando dell' uomo come di una riserva di energia destinata a finire.
E straquoto Flib... ci hanno mentito. E se in condizioni ottimali questa riserva destinata a terminare potesse trasformarsi in un canale aperto anche a livello fisico? Quanto si potrebbe andare avanti? Chissà... magari solo cadendo da un burrone
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