prendo spunto da altri DIARI pubblicati sul sito per scriverne uno breve, forse di 7 giorni.
Introduco il discorso dicendo che sono in un periodo d’oro, con ottima salute, che mangio solo cose genuine di cui alcune del mio orto, che per un mese ho mangiato quasi sempre solo frutta (uva), che sono felice, che sto facendo gli esercizi per aumentare l’energia fisica (quelli che ho descritto nel post Sinergie alla dieta), che prendo una tisana disintossicante e che sto ricevendo dei trattamenti da un dottore chiropratico che ha 45 anni di esperienza: praticamente un mostro del settore e mi sta raddrizzando (le ossa).
Eppure… una decina di giorni fa mi è accaduta una cosa che mi ha lasciato per qualche giorno un po’ stupito: la lingua, da che è sempre stata molto pulita, è divenuta ”bianco schifo”.
Mi sono chiesto come ciò fosse possibile con tutti questi eventi favorevoli ed alla fine ho capito che si trattava di un forte processo di disintossicazione in atto. Allora ho pensato: perché non aiutare questo processo con un digiuno?
Ho fatto diverse volte il digiuno, ma tutte le volte c’erano delle cose, a livello di sensazioni, che non mi convincevano. Io cerco sempre di “capire” ciò che leggo e la massima comprensione viene solo a seguito dell’esperienza. Dopo che ne ho fatto esperienza posso dire che quella cosa mi è chiara. Poiché qualcosa di importantissimo per me è accaduto, ho pensato che potrebbe essere utile condividere il tutto anche per mezzo di un resoconto giornaliero del digiuno che ho intrapreso E CHE E’ ANCORA IN CORSO avendo effettuato come ultimo pasto la cena del 7 novembre.
Prima di fare un resoconto di questi primi 3 giorni, voglio condividere ciò che ho compreso sulla mia pelle.
Le affermazioni di Ehret quando dice “che fare un digiuno fino a quando la lingua non è pulita non è una cosa corretta” e sulla falsità che “più a lungo digiuni meglio è” (pagina 111), mi sembravano vere, ma non riuscivo a capire fino in fondo perché.
Un’altra frase interessante che ho letto in un altro libro, parlava della cellulosa in relazione al digiuno per il drenaggio delle tossine dall’intestino.
All’improvviso mi si è chiarito l’intero panorama ed ho capito quanto sono a scrivere.
Un digiuno, indipendentemente dalla durata, deve – a mio parere - considerare queste condizioni:
1 – poiché si avrà una elevata ed inevitabile eliminazione delle sostanze tossiche sotto forma di ACIDI dalle urine (cosa confermata attraverso la misurazione del pH), è opportuno proteggere i reni da questa inondazione assumendo la sera ed al mattino (le fasi più acide del corpo), un prodotto alcalinizzante.
2 – pulire il colon dalle tossine che vengono scaricate in esso per mezzo di clisteri acquosi e poi oleosi: le tossine non sono solo idrosolubili ma anche liposolubili. Il clistere di olio andrà fatto dopo che le scariche acquose saranno pulite e l’olio non dovrà essere trattenuto per più di 15 minuti altrimenti comincia ad essere assorbito dall’intestino. I clisteri vanno fatti al mattino ed alla sera, quello oleoso la sera e non è necessario tutti i giorni.
3 – durante un digiuno l’organismo si libera dalle tossine prelevate dal sangue immettendole nell’intestino per mezzo della bile la cui ritenzione è tossica. Non mangiando, questo intruglio rimane nell’intestino e viene riassorbito, portando ad un notevole aumento del disagio psico-fisico: stanchezza, irritabilità, sentirsi miserabile, nervosismo, bocca impastata, fiato puzzolente ecc. Quindi, solo quando sento che il livello di intossicazione è elevato, assumo cellulosa in forma liquida per aiutare l’organismo nel processo di eliminazione: uva centrifugata fresca (ma va bene anche carota) la quale ha anche un potere detergente e quindi aiuta la disintossicazione dell’organismo: ne basta una tazza da thè.
Circa la questione detergente, Ehret (pag. 110) dice che dava succo di limone per sciogliere e rendere più fluido il muco nel sangue. Io ho voluto evitare succo di limone o frutta acida poiché durante il digiuno il mio pH è eccessivamente basso e l’organismo potrebbe non essere capace di trasformare l’acido del limone in alcalino; mi è già successo.
Questi tre parametri sono stati frutto della mia comprensione: risultato?
Non ho fame e, cosa più importante, non ho alcun tipo di fastidio. Certo non ho una gran forza, però mi sento bene e sereno.
Sottolineo che questo è il mio digiuno per cui non tutti i dati potrebbero essere applicati da tutti, ma ciò che voglio sottolineare è che sta funzionando.
Questo è il resoconto che aggiornerò periodicamente e credo che porterò avanti il digiuno per 7 giorni.
1° GIORNO
è stato difficoltoso saltare il pranzo.
Per la colazione non vi è stato problema poiché, a parte il fatto che la facevo liquida, erano più le mattine che non la facevo. Alcalinizzante la sera per urine già sporche.
2° GIORNO
grande turbolenza nella mia mente e fortissima stanchezza; lingua sporca e fiato cattivo.
La sera ho preso una tazza di succo d’uva ed ho fatto clisteri. Alcalinizzante al mattino ed alla sera.
Durante il giorno vedo ridursi dell’80% dei piccoli brufoletti che avevo sulla fronte, come se stessero rientrando.
3° GIORNO
alcalinizzante al mattino, poi una tazza di succo d’uva.
Nulla per tutto il giorno ed alcalinizzante il pomeriggio a seguito di una urina scura, puzzolente e piena di muco: una cosa impressionante.
Questa sera non farò cena; non ho fame e sto benissimo. Prenderò una punta di alcalinizzante prima di mettermi a letto.
Ai prossimi aggiornamenti.
