le ricadute....
Moderatore: luciano
Anch'io, come Luciano, ho vissuto per un periodo a stretto contatto con dei ragazzi in una comunità che ne stavano uscendo e, per altre vie, ho cercato di aiutare una persona cara ad uscire dall'alcolismo attivo. Condivido in pieno: è teoria.luciano ha scritto: Ho aiutato qualche persona ad uscire dalla droga, e finché si comportavano come suggerisci tu, ci sguazzavano bene in quell'ambiente e non avevano nessuna voglia di uscirne e i risultati sono arrivati quando hanno deciso di fare qualcosa a riguardo, e soprattutto allontanandosi.
Le compulsioni non si tengono facilmente a freno nè è pensabile di uscirne essendo perennemente circondati "dall'elemento tentatore".
Chi è in una fase di compulsione attiva il più delle volte non è in grado, da solo, di "resistere alle tentazioni" perchè è proprio quello il meccanismo perverso che s'innesca. In una parola: è malato e necessita di aiuto.
Sono veramente pochi coloro che riescono da soli ad innescare un livello di consapevolezza tale da consentirgli di superare queste difficoltà.
Ciò che scrivi tu, James, è, a mio avviso, un discorso maturo, di qualcuno cioè che ha affrontato già un lungo lungo cammino di crescita personale, che ha già affrontato e risolto in passato problematiche inerenti stati compulsivi e, non da ultimo, una persona che probabilmente è in grado, anche grazie ad un buon livello culturale, di elaborare in profondità stati emotivi, spirituali e rapporti di causalità comportamentale.
Con riferimento ai cibi credo che nessuno di noi possa (e debba) dare consigli proprio perchè 1000 di noi hanno sicuramente 1000 modi diversi di affrontare positivamente il proprio percorso, tutti parimenti validi. E' la nostra unicità che rende ricca la discussione sul Forum, l'esperienza che ognuno di noi trasmette con l'auspicio possa aiutare altri a leggere meglio certi fenomeni che li riguardano e quindi a comprendere.
Personalmente ho assecondato molte "tentazioni" nei mesi scorsi, le ho lasciate emergre proprio come tu dicevi, ma sinceramente non mi sentirei di consigliare ad altri lo stesso atteggiamento; io so, per me, che è ciò di cui necessito per fare poi un passetto indietro nella transizione.
In passato ho smesso e ricominciato con maggiore accanimento tante volte (ad esempio a fumare) per cui il tuo sistema con me potrebbe andar bene, ma non penso proprio possa essere intesa come legge universale.
Ovviamente, come sempre, preciso di aver espresso semplicemente il mio pensiero sulla base delle mie esperienze di vita e mi auguro che tutti noi possiamo trarre beneficio da questi confronti proprio grazie alla diversità delle nostre vedute e del nostro sentire.
Ciao a tutti.
Gianluca
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I desideri emergono in maniera prepotente se la transizione è stata anche troppo veloce, è un discorso che ognuno deve valutare su di sé.
E' vero che se sei in famiglia è più difficile non avere tentazioni, ma è anche vero che è possibile imporsi un po'.
Almeno un po' si dai...
La realtà di cui parli è la stessa per tutti, le voglie ci sono specie agli inizi e mi sembra normale, poi ognuno scopre le strategie e gli accorgimenti migliori per superare i periodi critici.
Perchè la realtà è fatta anche di questi mezzucci apparentemente trascurabili.
E' vero che se sei in famiglia è più difficile non avere tentazioni, ma è anche vero che è possibile imporsi un po'.
Almeno un po' si dai...
La realtà di cui parli è la stessa per tutti, le voglie ci sono specie agli inizi e mi sembra normale, poi ognuno scopre le strategie e gli accorgimenti migliori per superare i periodi critici.
Perchè la realtà è fatta anche di questi mezzucci apparentemente trascurabili.

"I veri piaceri della buona tavola sono quelli del surfista"
" Non siamo soli...ma stelle"
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Passa tutto... tutto prenderà ordine.
Se sei convinto di quello che fai, inconsciamente sai già qual è la scelta migliore. Una cosa importante è valutare al momento cosa sia la cosa migliore da fare. Se ti senti forte abbastanza per dire NO allora dillo, se invece vuoi ancora aspettare qualche tempo, dì SI' ma fallo con tutto il vigore che possiedi. Ma senza diventare schiavo del cibo. Il cibo è un contorno della nostra vita. E se ci pensi, il cibo giusto per l'uomo è comunemente considerato "contorno"!
Se sei convinto di quello che fai, inconsciamente sai già qual è la scelta migliore. Una cosa importante è valutare al momento cosa sia la cosa migliore da fare. Se ti senti forte abbastanza per dire NO allora dillo, se invece vuoi ancora aspettare qualche tempo, dì SI' ma fallo con tutto il vigore che possiedi. Ma senza diventare schiavo del cibo. Il cibo è un contorno della nostra vita. E se ci pensi, il cibo giusto per l'uomo è comunemente considerato "contorno"!

Meglio la direzione giusta che la velocità
io non so dove le tirate fuori queste parole ...ma se non ci fosse gente come voi penso che avrei gia' mollato ma in effetti il cibo e ' contorno .sei un grande veramente!!!!!una divinita'Antishred ha scritto:Passa tutto... tutto prenderà ordine.
Se sei convinto di quello che fai, inconsciamente sai già qual è la scelta migliore. Una cosa importante è valutare al momento cosa sia la cosa migliore da fare. Se ti senti forte abbastanza per dire NO allora dillo, se invece vuoi ancora aspettare qualche tempo, dì SI' ma fallo con tutto il vigore che possiedi. Ma senza diventare schiavo del cibo. Il cibo è un contorno della nostra vita. E se ci pensi, il cibo giusto per l'uomo è comunemente considerato "contorno"!
Capisco cosa intendi, anch'io molti anni fa sperimentai la stessa cosa col fumo, percepivo dal corpo che il fumare lo danneggiava ma il tentativo di smettere al volo falliva sempre.James ha scritto:Sì ma io intendo dire che l'allontanarsi da qualcosa è una conseguenza e non una causa della presa di coscienza necessaria al distacco dall'oggetto di una dipendenza.
Perciò pur continuando a fumare scalavo gradualmente ma sopratutto miravo in modo costante a staccarmi psicologicamente dal fumo pur continuando a comprarle.
Il ciclo "di transizione" durò circa un'anno e ad un certo punto mi resi conto che potevo anche non fumare, da quel momento la mia mente è cambiata a riguardo anche se ogni tanto fumavo, ma ora ero CAUSA.
Tutt'oggi compro sigari, ne fumo uno ogni tanto per PR e tra l'altro tempo fa un mio amico vedendomi col sigaro si sorprese sapendo che non fumo, mi chiese: "Non ti ho mai visto fumare, fumi adesso?". la risposta che gli diedi lo colse un po di sorpresa ma lo divertì molto, risposi: "Fumo perchè sono causa".
Certo, vero che "Prevenire è meglio che curare", ma è anche vero che la via d'uscita è quella che "passa attraverso".
- luciano
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Personalmente preferisco scalare una montagna e dire "Scalo le montagne perché sono causa".Alberto22 ha scritto:Tutt'oggi compro sigari, ne fumo uno ogni tanto per PR e tra l'altro tempo fa un mio amico vedendomi col sigaro si sorprese sapendo che non fumo, mi chiese: "Non ti ho mai visto fumare, fumi adesso?". la risposta che gli diedi lo colse un po di sorpresa ma lo divertì molto, risposi: "Fumo perché sono causa".
Meglio evitare di mettere in esistenza effetti negativi dell'essere Causa.
Fra l'altro le "regole" delle PR o public relations, affermano che fumare oggi è un outpoint, un punto di discredito. In pratica non è più di moda fumare , sigari o sigarette o pipa che siano
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