Antishred ha scritto:
Non essere perfezionista, piuttosto sbaglia ma con felicità. E' meglio un onnivoro obeso felice che un fruttariano che digiuna perchè non ci capisce più un tubo di quello che sta facendo.
Quando si tira troppo la corda, puntuale arriva la "rivincita"

E sono preziosi messaggi che noi dobbiamo accogliere e saper decifrare. Sono veramente degli aiuti che il corpo ci manda, dei segnali, dei campanelli d'allarme e noi non li dobbiamo trascurare.
Carlo, Non sono completamente d'accordo
Per esperienza personale so benissimo cosa prova Alessandra e la (pseudo) soddisfazione che da il cibo non giustifica "l'obeso felice" ....
Per cominciare a digiunare bisogna comunque fare uno sforzo, non è proprio gratis, specie se il cibo è per te qualcosa che soddisfa a livello emozionale. L'importante è cominciare, farlo con una motivazione, perchè ci si crede, anche se c'è da affrontare il panico, ma con la volontà e la determinazione di riuscirci.
Che non vuol dire automaticamente fare dei sacrifici, vuole invece dire vincere quella informazione (sbagliata) che hanno inculcato nella nostra mente con l'educazione e le informazioni quotidiane.
Alessandra, l'hai scritto tu nel tuo primo post di presentazione:
"Da ragazza, quando facevo di testa mia ascoltandomi e non dando retta ai medici, mi nutrivo solo di frutta e verdura, avevo una salute e un umore straordinari!
Poi mi hanno convinto che ero matta a mangiare così...ed eccomi qua! "
Antishred ha scritto:
Non serve digiunare, Ehret lo consiglia solo nei casi gravi, dice solo che la cura è più rapida se c'è di mezzo anche il digiuno, ma che la pulizia si può raggiungere anche solo con il cibo buono, solo ci vorrà più tempo.
Qui invece non sono d'accordo per niente
Ehret considera il digiuno come l'unica vera possibilità di guarigione. Ricordi quando nel libro invita ad accomodarsi sul tavolo operatorio della Natura?
Poi dice anche di fare le cose gradatamente, per evitare i pericoli che digiuni improvvisati possono portare. Ma per chi ha letto e capito i suoi libri mi sembra proprio difficile correre questi pericoli!
Alessandra, non ti resta che provarci, serenamente e perchè ci credi. Al massimo se non ci riesci, mangi ...
Prova ad allungare gradualmente il periodo di digiuno: da 12 ore a 18 ore a 24 ore, gradualmente.
E cerca di farlo con la felicità di fare qualcosa per stare meglio, soprattutto non vedere il digiuno come una PRIVAZIONE ....
In bocca al lupo
Sandro
"avere il tempo… poter scegliere, non sapere dove si va e andarci lo stesso" Bernard Moitessier