Crisi e primo strappo non vegano
Moderatore: luciano
Crisi e primo strappo non vegano
Eccomi qua a circa 9 mesi dall'inizio del percorso ehretista ( https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... pic&t=4555 ) e mi trovo davanti ad una crisi. Sostanzialmente la mia transizione è quasi completata, si limita a qualche sgarro consistente in verdura cotta (considerando anche che abitando con i miei onnivori la tentazione è sempre dietro l'angolo).
Ultimamente ho vissuto alcuni episodi di grave malessere in seguito a scappatelle, sempre comunque rigorosamente vegane, consistenti in crisi di vomito, malessere intestinale e digestione cementificata.
Sono davanti ad un bivio sostanzialmente: o rallentare significativamente la dieta (e lentamente) oppure passare definitivamente il segno. Di certo c'è che non posso permettermi più episodi di questo tipo (non ero mai stato così male a causa del cibo). La natura della mia crisi è sicuramente psicologica, il mio corpo ormai è andato oltre la capacità della mia mente di essere immune dalla dipendenza (seppur latente) dal cibo mucoso.
Sono sempre stato soggetto al ricorso spasmodico al cibo per appianare i miei problemi, disagio, noia etc...e oggi lacerato da questi dubbi, alla fine di una giornata storta, sono incappato nello sgarro grosso: pane e formaggio.
Razionalmente non ho alcun dubbio su quale sia la strada da seguire, ma come posso convivere con la mia attuale situazione?
Ultimamente ho vissuto alcuni episodi di grave malessere in seguito a scappatelle, sempre comunque rigorosamente vegane, consistenti in crisi di vomito, malessere intestinale e digestione cementificata.
Sono davanti ad un bivio sostanzialmente: o rallentare significativamente la dieta (e lentamente) oppure passare definitivamente il segno. Di certo c'è che non posso permettermi più episodi di questo tipo (non ero mai stato così male a causa del cibo). La natura della mia crisi è sicuramente psicologica, il mio corpo ormai è andato oltre la capacità della mia mente di essere immune dalla dipendenza (seppur latente) dal cibo mucoso.
Sono sempre stato soggetto al ricorso spasmodico al cibo per appianare i miei problemi, disagio, noia etc...e oggi lacerato da questi dubbi, alla fine di una giornata storta, sono incappato nello sgarro grosso: pane e formaggio.
Razionalmente non ho alcun dubbio su quale sia la strada da seguire, ma come posso convivere con la mia attuale situazione?
E' sempre stato il mio sgarro "preferito" insieme alla pizza, ma le ultime volte non sopportavo più lo stato in cui ero. Sono stato davvero male il giorno dopo (anche perchè quando sgarravo le quantità aumentavano di molto proprio come in una crisi di astinenza..) nausea, rutti acidi, imbecillimento generale, stanchezza e superpesantezza di stomaco e parecchie difficoltà digestive (nonostante le pulizie intestinali)..e chi più ne ha più ne metta!
Spero di non ricaderci più nemmeno io, ma l'importante è vero è quello di non farne una tragedia, ma rialzarsi sempre, ed anzi farne tesoro imparando la lezione al meglio.
Come imparare? Ad esempio mi sono reso conto del viaggio che fanno nel mio corpo questi materiali di scarto e dove vanno a finire a grandi linee. L'ultima volta, la mattina seguente, ho avuto dolori al fondo schiena che non avevo più da parecchi anni, poi un paio d'ore dopo all'attaccamento delle gambe (a livello osseo) con il bacino, ed infine altre due ore più tardi alle ginocchia. Puo' essere che il corpo cercava di allontanare le tossine dagli organi principali relegandole negli arti inferiori. Solo dopo 24h di digiuno riesco a ritornare nello stato iniziale..ma più che altro l'ultima volta mi sono sentito come se avessi tradito il mio corpo e lui avesse pazientemente fatto di tutto per rimediare nel miglior modo possibile! questi sbagli mi hanno fatto realizzare quanto è divino il nostro veicolo corporeo e l'estraneità di tutti i cibi dell'onnivoro medio con la nostra "vera" alimentazione!
Spero di non ricaderci più nemmeno io, ma l'importante è vero è quello di non farne una tragedia, ma rialzarsi sempre, ed anzi farne tesoro imparando la lezione al meglio.
Come imparare? Ad esempio mi sono reso conto del viaggio che fanno nel mio corpo questi materiali di scarto e dove vanno a finire a grandi linee. L'ultima volta, la mattina seguente, ho avuto dolori al fondo schiena che non avevo più da parecchi anni, poi un paio d'ore dopo all'attaccamento delle gambe (a livello osseo) con il bacino, ed infine altre due ore più tardi alle ginocchia. Puo' essere che il corpo cercava di allontanare le tossine dagli organi principali relegandole negli arti inferiori. Solo dopo 24h di digiuno riesco a ritornare nello stato iniziale..ma più che altro l'ultima volta mi sono sentito come se avessi tradito il mio corpo e lui avesse pazientemente fatto di tutto per rimediare nel miglior modo possibile! questi sbagli mi hanno fatto realizzare quanto è divino il nostro veicolo corporeo e l'estraneità di tutti i cibi dell'onnivoro medio con la nostra "vera" alimentazione!
Ultima modifica di ursamajor il 20 dicembre 2010, 13:39, modificato 1 volta in totale.
"La nostra immaginazione è il solo limite che ci separa da quello che saremo in grado di ottenere in futuro"
"Get out of cooked food as soon as possible…why ? Because your whole life depend on it!" - Genesis Sunfire
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- bactabeven
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Re: Crisi e primo strappo non vegano
Ciao marcos, qui pongo la mia attenzione per dire una cosa semplice, e cioè la giornata non è tutta buona o tutta cattiva, ma non lo dico alla maniera del guru orientale, ma semplicemente perché mi capita di finalmente riuscire a ricordare che quando ho una giornata o un momento storto nella mia giornata, qualcosa in transito nel mio colon mi sta creando dei problemi, per cui mi mando a cagare da solo, e spesso risolvo e giro i pensieri da scuri a un po' più chiari.marcos ha scritto:...alla fine di una giornata storta...
Per avere un atteggiamento amichevole, la prima cosa è sorridere, e con la percezione della giornata più o meno è la stessa cosa: per avere una giornata senza pesantezze, bisogna evaquare le pesantezze

Ciao a tutti

PS
Io invece qualdo mi abbuffo, mi abbuffo di farinacei... l'altro giorno è toccato a 1/4 di panettone, preventivamente scaldato in forno per il giusto tempo.
Denghiu !! (Aldo Biscardi)
La crisi sembra superata, oggi ho fatto un clistere e mi son subito sentito meglio; a seguire un bel bagno col sale dell'Himalaya e per pranzo 3 belle mele rosse!
Sono rinato! Dovevo solo uscire da un pantano psicologico-alimentare che mi attanagliava da qualche giorno. Ora ho la forza di andare avanti di nuovo!
Grazie a tutti per il sostegno!
Sono rinato! Dovevo solo uscire da un pantano psicologico-alimentare che mi attanagliava da qualche giorno. Ora ho la forza di andare avanti di nuovo!
Grazie a tutti per il sostegno!
La mia crisi continua sotto un altro aspetto ora: non riesco a mandar giù nulla che non siano mele. Ho provato kaki, avocado e banane ma niente, il mio corpo le respinge, le sente estranee appena messe in bocca. Così come per frutta-ortaggio tipo pomodori e peperoni (che mi fanno acidità). E d'altro canto rimane forte l'attrazione psicologica del cibo-mucoso, che però riesco a tenere a freno.
Che mi conviene fare? Insistere con le mele a go-go?
Che mi conviene fare? Insistere con le mele a go-go?
Secondo me devi fare un passo indietro.marcos ha scritto: Che mi conviene fare? Insistere con le mele a go-go?
Prova a fare un break con un pasto mucoso (quello che preferisci) e se ti lascia schifato riprendi con le mele.

Saluti
Mauro
"Ho avuto un´ottima istruzione. Ci sono voluti anni per liberarmene." (anonimo?)
"How can I tell that the road signed to hell doesn´t lead up to heaven?" (Peter Hammill)
Mauro
"Ho avuto un´ottima istruzione. Ci sono voluti anni per liberarmene." (anonimo?)
"How can I tell that the road signed to hell doesn´t lead up to heaven?" (Peter Hammill)
Ok, proverò questa soluzione. Domani la faccio grossa: vado di carbonara (se dev'essere mucoso dev'essere veramente mucoso!) e vedrò come va.
Non è una decisione che compete al corpo, ma solo alla mente quindi non mi farò fuorviare dal malessere fisico che sicuramente si manifesterà, ma guarderò la soddisfazione psicologica.
La sera poi ho una cena crudista con amici, quindi al massimo recupererò in fretta!
Sarebbe una brutta botta scoprire che il cammino fatto finora non è destinato ad un proseguo fruttuoso, ma ad una brusca battuta d'arresto.
Non è una decisione che compete al corpo, ma solo alla mente quindi non mi farò fuorviare dal malessere fisico che sicuramente si manifesterà, ma guarderò la soddisfazione psicologica.
La sera poi ho una cena crudista con amici, quindi al massimo recupererò in fretta!
Sarebbe una brutta botta scoprire che il cammino fatto finora non è destinato ad un proseguo fruttuoso, ma ad una brusca battuta d'arresto.
Non esattamente: tu stai guidando in salita con la neve quindi metti la terza e vai piano invece di mettere la seconda per accelerare finendo per slittare tornando indietro!marcos ha scritto: Sarebbe una brutta botta scoprire che il cammino fatto finora non è destinato ad un proseguo fruttuoso, ma ad una brusca battuta d'arresto.

Saluti
Mauro
"Ho avuto un´ottima istruzione. Ci sono voluti anni per liberarmene." (anonimo?)
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Mauro
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"How can I tell that the road signed to hell doesn´t lead up to heaven?" (Peter Hammill)
Hai ragione mauro. Per ora nessun sintomo di malessere. Stasera darò nuovamente sfogo ai miei desideri di cibo mucoso e farò l'en-plein con la pizza! Mi serviva uno stop alla disintossicazione probabilmente...da domani credo ricomincerò...già mi mancano le mie mele....vedrò se l'altra frutta mi darà ancora problemi.
Grazie a tutti per i consigli!
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