aitatemi a capire
Moderatore: luciano
- massaggion
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aitatemi a capire
Mercoledi sera ho mangiato un bel pezzo di pizza fatta in casa, sapendo di mangiare schifezza, ma volendolo fare dopo 2 mesi che non toccavo, effetti, mentre mangiavo grande piacere, dopo 20 minuti un fastidio pazzesco e mal di testa, e sensazione di pallone gonfiato. Vado a letto dopo aver bevuto 1,5 litri di acqua, al mattino di giovedi acqua e limone calda e problemi evacquazione, a pranzo giovedi solo frutta e tanta, dal pomeriggio aria intestinale in modo molto cospiquo fino a mezzanotte. La sera mezzo cavolfiore con curry al forno. Questa mattina evacuazione facile e cospiqua, con sensazione di liberta. L'effetto aria è dovuto dal contrasto tra la pizza di mercoledi sera e il pranzo di sola frutta?
- falco
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Ciao io ho avuto una reazione diversa dalla tua, ma sempre inquietante, mangiando la pizza di kamut fatta in casa dopo dieci minuti, una serie di starnuti, poi un'attacco di raffreddore, naso chiuso per 2 giorni.
Basta con la pizza, ho capito che il mio corpo è salito ad un livello superiore di salute e non vuole cibo spazzatura.
Basta con la pizza, ho capito che il mio corpo è salito ad un livello superiore di salute e non vuole cibo spazzatura.
- Priula59
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Racconto anche la mia. Cena con i colleghi prima di Natale, mangio una pizza alle verdure senza mozzarella. Era un anno e mezzo che non mangiavo la pizza. Bevo la mia bella birra rossa. Il tutto in compagnia piacevole.
Risultato? Disturbi zero, nessun problema. Tenete presente che sono in transizione e poi dieta senza muco da quasi 4 anni.
Secondo me, quando volontariamente si mangia qualcosa che sappiamo essere sbagliato, noi aggiungiamo al danno del cibo sbagliato anche il danno del senso di colpa. Siccome mente e spirito sono strettamente collegati, il danno si moltiplica. Per ovviare a questi inconvenienti ho elaborato la teoria dello "sgarro felice". Ovvero, se devi sgarrare fallo contento, goditelo e se sei in compagnia tanto meglio! In questo modo evitiamo il danno dovuto al senso di colpa e riduciamo di molto gli effetti negativi. Provare per credere!
Quindi, fate come me: parlate al vostro stomaco e chiedetegli scusa in anticipo per quello che dovrà subire. Dopodiché siate tranquilli e godetevi il cibo, le bevande, la compagnia.
Mi piacerebbe sentire qualche altra testimonianza, se c'è, di ehretisti che ogni tanto sgarrano senza problemi.
Ciao a tutti
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Risultato? Disturbi zero, nessun problema. Tenete presente che sono in transizione e poi dieta senza muco da quasi 4 anni.
Secondo me, quando volontariamente si mangia qualcosa che sappiamo essere sbagliato, noi aggiungiamo al danno del cibo sbagliato anche il danno del senso di colpa. Siccome mente e spirito sono strettamente collegati, il danno si moltiplica. Per ovviare a questi inconvenienti ho elaborato la teoria dello "sgarro felice". Ovvero, se devi sgarrare fallo contento, goditelo e se sei in compagnia tanto meglio! In questo modo evitiamo il danno dovuto al senso di colpa e riduciamo di molto gli effetti negativi. Provare per credere!
Quindi, fate come me: parlate al vostro stomaco e chiedetegli scusa in anticipo per quello che dovrà subire. Dopodiché siate tranquilli e godetevi il cibo, le bevande, la compagnia.
Mi piacerebbe sentire qualche altra testimonianza, se c'è, di ehretisti che ogni tanto sgarrano senza problemi.
Ciao a tutti
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- sorvolando
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- Iscritto il: 3 agosto 2010, 6:00
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Forse la mia esperienza non fa testo perchè io sto transitando solo da 5 mesi, tuttavia posso testimoniare un'evidente differenza nelle conseguenze del cibo, ugualmente sbagliato, ma mangiato in tranquillità da quello divorato con ansia e senso di colpa. Sono quindi propensa ad assecondare i forti desideri evitando le privazioni. Ho imparato una cosa, forse importante, distinguere una dipendenza da un'esigenza, ho notato anche che eliminando i divieti diminuisce il desiderio di cibi sbagliati, un piccolo passo avanti, tutto il forum è un grande aiuto, grazie 

- falco
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Si Priula59 potrebbe essere come dici, ma quella sera la pizza mi andava veramente, oltretutto stavo provando per la prima volta il kamut e mia moglie ha fatto un capolavoro, buonissima, mangiata anche con molto gusto..
Poi una raffica di starnuti, è stato incredibile, come se avessi introdotto un veleno nel mio corpo e lui si è subito difeso.
Poi una raffica di starnuti, è stato incredibile, come se avessi introdotto un veleno nel mio corpo e lui si è subito difeso.
- Priula59
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Ognuno di noi è un caso a sé, ogni situazione è un caso a sé... le reazioni possono essere diverse.falco ha scritto:Si Priula59 potrebbe essere come dici, ma quella sera la pizza mi andava veramente, oltretutto stavo provando per la prima volta il kamut e mia moglie ha fatto un capolavoro, buonissima, mangiata anche con molto gusto..
Poi una raffica di starnuti, è stato incredibile, come se avessi introdotto un veleno nel mio corpo e lui si è subito difeso.
Poi succede anche, è una scoperta che sto focalizzando recentemente, di desiderare "con la mente" oppure con i condizionamenti di uno stile di vita precedente e crediamo che questo sia un nostro vero desiderio. Ma poi, riflettendoci su, capiamo che quel desiderio non era nostro, ma instillato da pubblicità, da mode, da abitudini precedenti, ecc.
Provo a spiegarmi meglio. Nel caso del cibo è difficile separare la componente psicologica nel desiderio di un particolare alimento da quella fisiologica. Mi pare che alle volte si desidera un certo alimento più che altro per abitudine che per vero gusto e bisogno. Magari il corpo è lì che ti supplica "no! quel cibo no, mi fa male" ma, per i motivi sopraesposti, tu non senti, o fai finta di non sentire il messaggio interiore. E poi, quanto siamo abituati a dare ascolto alle vocine interiori, che sempre ci dicono cosa va bene per noi e ci avvertono, ma che spesso sono sopraffatte e inascoltate?
Falco, può darsi, potrebbe essere, che la tua accettazione di quella pizza fosse solo mentale, esteriore, voluta, e che nel tuo inconscio fosse invece molto grande il senso di colpa per lo sgarro, per cui poi sono venuti i problemi.
Scusatemi per queste riflessioni un po' buttate là, stasera va così...
Ciao
Priula59
ciao", io condivido molto il tuo "esperimento" perche' è un modo di essere naturali.. insomma ora che mi ci fai pensare.. secondo me.. fin tanto che uno è tentato da cibi che fanno male vuol dire che li desidera.. e tagliarsi il desiderio crea senso di disagio..al corpo e alla mente .. perche' come dici è tutto collegato... secondo me si puo' arrivare a tutto senza essere razionali e auto-controllati ma semplicemente seguendo l'istinto..Priula59 ha scritto:Racconto anche la mia. Cena con i colleghi prima di Natale, mangio una pizza alle verdure senza mozzarella. Era un anno e mezzo che non mangiavo la pizza. Bevo la mia bella birra rossa. Il tutto in compagnia piacevole.
Risultato? Disturbi zero, nessun problema. Tenete presente che sono in transizione e poi dieta senza muco da quasi 4 anni.
Secondo me, quando volontariamente si mangia qualcosa che sappiamo essere sbagliato, noi aggiungiamo al danno del cibo sbagliato anche il danno del senso di colpa. Siccome mente e spirito sono strettamente collegati, il danno si moltiplica. Per ovviare a questi inconvenienti ho elaborato la teoria dello "sgarro felice". Ovvero, se devi sgarrare fallo contento, goditelo e se sei in compagnia tanto meglio! In questo modo evitiamo il danno dovuto al senso di colpa e riduciamo di molto gli effetti negativi. Provare per credere!
Quindi, fate come me: parlate al vostro stomaco e chiedetegli scusa in anticipo per quello che dovrà subire. Dopodiché siate tranquilli e godetevi il cibo, le bevande, la compagnia.
Mi piacerebbe sentire qualche altra testimonianza, se c'è, di ehretisti che ogni tanto sgarrano senza problemi.
Ciao a tutti
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pero' l'unico intoppo a mio avviso è che noi viviamo gia' nel pozzo dei cibi spazzatura + quelli non adatti a noi.. e tutto gira intorno ad esso.. e quindi devi saper anche combattere la tentazione tenendo conto di questa cosa.. ma questo crea di nuovo contrasti.. secondo me piu' leggeri si e' di mente.. piu' leggeri si e' di corpo... poi ovviamente a furia di sgarrare ci si incazza (istintivamente) con il cibo mangiato e con quelli che la benedicono e secondo me li si dovrebbe mandare a ..... e seguire invece il proprio benessere ma sempre spinti dal proprio istinto.. secondo me la vera differenza la fa questo punto..
fammi sapere che ne pensi

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