Spiritualità
Moderatore: luciano
Spiritualità
Ciao ragazzi! Volevo farvi una domanda. Secondo voi che cos'è la spiritualità? Come la definite? Ho fatto questa domanda in questo forum perchè penso sia il posto migliore per poterlo chiedere. Ho iniziato a pormi questa domanda da quando ho iniziato a conoscere Ehret e volevo sapere se anche voi vi siete mai fatti le stesse domande
- Madreperla
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Una volta ho letto in un libro di Tiziano Terzani, non ricordo quale fosse, questo racconto, riferito alla moglie di un uomo dedito alla meditazione e alla vita "ascetica".
Il pensiero era il seguente:
"quando piove lei va in mezzo alla strada a raccogliere le lumache che ci stanno camminando e che altrimenti verrebbero schiacciate dalle macchine che passano; lei non ha bisogno di cercare la sua spiritualita', perche'e' gia' insita in lei".
Ebbene, credo che questo pensiero riassuma molto bene quello che intendo io per spiritualita'.
Per usare le parole di Ippocrate: non nuocere.
Nelle parole, nei comportamenti, anche nei pensieri, credo sia sempre bene chiedersi se cio' che si sta facendo arreca del male a qualcuno: questa e' la mia idea di spiritualita'.
Il pensiero era il seguente:
"quando piove lei va in mezzo alla strada a raccogliere le lumache che ci stanno camminando e che altrimenti verrebbero schiacciate dalle macchine che passano; lei non ha bisogno di cercare la sua spiritualita', perche'e' gia' insita in lei".
Ebbene, credo che questo pensiero riassuma molto bene quello che intendo io per spiritualita'.
Per usare le parole di Ippocrate: non nuocere.
Nelle parole, nei comportamenti, anche nei pensieri, credo sia sempre bene chiedersi se cio' che si sta facendo arreca del male a qualcuno: questa e' la mia idea di spiritualita'.
Queste meravigliose sensazioni si provano quando si comincia a riscoprire la natura divina dell'essere umano. Ecco cosa vuol dire non essere animali, bensì un essere spirituale, un umano che si sta disintossicando corpo, mente e spirito.
Infatti io mi trovo d'accordissimo con il professor Ehret rispetto al fatto che depressioni, cattivi pensieri o altre cattive abitudini, o semplicemente il modo di guardare il mondo dipendano in grossa percentuale dal livello di tossine in circolo. Io credo che, un po' a tutti, qui nel forum il libro di Ehret abbia cambiato, poco o tanto che sia, la vita. E' anche una fonte inesauribile di discussioni con amici e parenti che fanno di tutto per negare le evidenze.
Anche altre persone a cui ho consigliato una dieta senza muco (e che la hanno messa anche in pratica), mi hanno riferito di questi stati d'animo che li ricordano la fanciullezza, anche in età tutt'altro che tenera. E' una bella sensazione comune
.
Io, personalmente, ricordo per esempio delle sensazioni bellissime e indescrivibili, provate oltre il 10° giorno, e nei successivi, di un digiuno ad acqua. Comunque in transizione, ci sono anche dei momenti di squilibrio, in cui sono anche dei momenti di nervosismo nei confronti degli altri, come per soppesare e come se tutto facesse parte del processo di purificazione (espiazione?!?
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Infatti io mi trovo d'accordissimo con il professor Ehret rispetto al fatto che depressioni, cattivi pensieri o altre cattive abitudini, o semplicemente il modo di guardare il mondo dipendano in grossa percentuale dal livello di tossine in circolo. Io credo che, un po' a tutti, qui nel forum il libro di Ehret abbia cambiato, poco o tanto che sia, la vita. E' anche una fonte inesauribile di discussioni con amici e parenti che fanno di tutto per negare le evidenze.
Anche altre persone a cui ho consigliato una dieta senza muco (e che la hanno messa anche in pratica), mi hanno riferito di questi stati d'animo che li ricordano la fanciullezza, anche in età tutt'altro che tenera. E' una bella sensazione comune

Io, personalmente, ricordo per esempio delle sensazioni bellissime e indescrivibili, provate oltre il 10° giorno, e nei successivi, di un digiuno ad acqua. Comunque in transizione, ci sono anche dei momenti di squilibrio, in cui sono anche dei momenti di nervosismo nei confronti degli altri, come per soppesare e come se tutto facesse parte del processo di purificazione (espiazione?!?

- luciano
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la parola spiritualità non è sinonimo di bontà o buoni sentimenti, significato che mi pare che tu voglia dare.Madreperla ha scritto:Per usare le parole di Ippocrate: non nuocere.
Nelle parole, nei comportamenti, anche nei pensieri, credo sia sempre bene chiedersi se cio' che si sta facendo arreca del male a qualcuno: questa e' la mia idea di spiritualita'.
Spiritualità significa, secondo i dizionari vari: Condizione, aspetto, qualità di ciò che è spirituale, spesso contrapposto a materialità.
Quindi spirituale: Che è pertinente o ha le caratteristiche dello spirito.
Infine spirito: essere immateriale e immortale, contrapposto al corpo e alla materia, che anima la vita intellettiva e psicologica a livello individuale e anche, secondo alcune filosofie, universale.
Quindi la spiritualità riguarda ogni essere incluso i Gandhi e i Gheddafi.
Poi ovvio, ognuno può inventarsi la sua definizione.
- bactabeven
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Ciao Andrea89 di Torrita di Siena
la Spiritualità riferita agli uomini, è la vibrazione più sottile del nostro essere, che si manifesta poi nelle varie densità come nel pensiero e nel corpo.
la Spiritualità riferita agli animali, è quell'entità cui gli indiani d'america ad esempio, rivolgono preghiere per aver ucciso un cervo per nutrirsene non essendo coltivatori di frutta e di ortaggi a foglia verde e avendo comunque a cuore il sostentamento della loro famiglia.
la Spiritualità riferita alle cose, è quella Volontà superiore che permette alle cose di esistere, e che viene avvertita dagli animi nobili come artisti, maestri, asceti
la Spiritualità non genera il Caso, ma è la prova evidente che il Caso non esiste, e se non ci credi dopo aver visto Kung fu Panda, allora non ci crederai mai più

la Spiritualità riferita agli uomini, è la vibrazione più sottile del nostro essere, che si manifesta poi nelle varie densità come nel pensiero e nel corpo.
la Spiritualità riferita agli animali, è quell'entità cui gli indiani d'america ad esempio, rivolgono preghiere per aver ucciso un cervo per nutrirsene non essendo coltivatori di frutta e di ortaggi a foglia verde e avendo comunque a cuore il sostentamento della loro famiglia.
la Spiritualità riferita alle cose, è quella Volontà superiore che permette alle cose di esistere, e che viene avvertita dagli animi nobili come artisti, maestri, asceti
la Spiritualità non genera il Caso, ma è la prova evidente che il Caso non esiste, e se non ci credi dopo aver visto Kung fu Panda, allora non ci crederai mai più

Denghiu !! (Aldo Biscardi)
- luciano
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Il credere non ha molto valore se si cerca la conoscenza. Anche nel sistema di guarigione, come in ogni altra cosa.bactabeven ha scritto: e se non ci credi dopo aver visto Kung fu Panda, allora non ci crederai mai più
Usare il credere per gestire la propria vita non sempre porta a buoni risultati, se non quando, per buona sorte o fortuna, ciò che si crede vero corrisponde a verità.
Il credere che qualcosa sia vero non significa che debba essere per forza vero, anzi spesso in questo mondo è vero il contrario.
Perciò non credere, ma sperimenta, osserva i risultati e poi decidi se corrispondono o meno a quello di cui vuoi accertarti. Questo è l'unico modo per sapere se qualcosa sia vero o no. Se poi è scritto nella bibbia, nei vangeli, o lo dice kung fu panda, è utile perchè almeno uno si pone le domande, ma non è di alcun valore se poi non fai le azioni per verificare.

Quindi non credere a priori, anche se chi lo afferma è "un'autorità" nel campo, anzi soprattutto se è un'autorità, ma sperimenta tu stesso, ricerca tu stesso e osserva i risultati. Solo quello ha valore.
Un sacco di gente nasce, acquisisce false credenze, vive in base a quelle false credenze e muore con quelle false credenze. In pratica non ha veramente vissuto.
- bactabeven
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a proposito di fede, propongo un'altro breve video di 2 minuti
Aggiungo:
Paradossalmente crediamo in cose sensa senso e a volte ci muoriamo ma dubitiamo di cose ovvie:
dubitiamo che sole, luna, stelle non siano solo puntini nel cielo ma esistano indipendentemente dal fatto che ci siamo o no.
Dubitiamo l'esistenza del punto di vista altrui e di altri esseri.
Dubitiamo che un'altro essere abbia un'esistenza come la nostra sempre indipendente dal fatto che noi l'osserviamo o meno.
Dubitiamo che il mondo possa scorrere oltre le nostre mure di casa.
Dubitiamo della nostra esistenza nell'ambiente esterno.
Addirittura mettiamo in dubbio l'esistenza dei nostri organi, altrimenti come potremo mai farli del male.
Dubitiamo l'esistenza di infinite varianti già esistenti tra cui scegliere.
Dubitiamo anche tante cose che addirittura vediamo di cui l'esistenza è ovvia, ma certe cose astratte non lo mettiamo in dubbio.
meno ne dubitiamo e più queste cose sono palesi ai nostri sensi, la mente andrebbe educata a dubitarne il meno possibile, ma non persuadendola ma osservando e tutte le volte mostrandole che queste cose ci sono, o non se si tratta di illusioni non ci sono, (è un po come un bambino).
In poche parole dubitiamo di quello che è ovvio e della profondità delle cose, l'anima è quella cosa che vede oltre, noi in genere vediamo solo gli oggetti psichici e l'unico mondo esistente è il nostro punto di vista al quale diamo un'enorme importanza.
Forse per risparmio di energia e per rallegrarci la vita abbiamo la tendenza a credere a cose che possono darci un'illusione di felicità.
Aggiungo:
Paradossalmente crediamo in cose sensa senso e a volte ci muoriamo ma dubitiamo di cose ovvie:
dubitiamo che sole, luna, stelle non siano solo puntini nel cielo ma esistano indipendentemente dal fatto che ci siamo o no.
Dubitiamo l'esistenza del punto di vista altrui e di altri esseri.
Dubitiamo che un'altro essere abbia un'esistenza come la nostra sempre indipendente dal fatto che noi l'osserviamo o meno.
Dubitiamo che il mondo possa scorrere oltre le nostre mure di casa.
Dubitiamo della nostra esistenza nell'ambiente esterno.
Addirittura mettiamo in dubbio l'esistenza dei nostri organi, altrimenti come potremo mai farli del male.
Dubitiamo l'esistenza di infinite varianti già esistenti tra cui scegliere.
Dubitiamo anche tante cose che addirittura vediamo di cui l'esistenza è ovvia, ma certe cose astratte non lo mettiamo in dubbio.
meno ne dubitiamo e più queste cose sono palesi ai nostri sensi, la mente andrebbe educata a dubitarne il meno possibile, ma non persuadendola ma osservando e tutte le volte mostrandole che queste cose ci sono, o non se si tratta di illusioni non ci sono, (è un po come un bambino).
In poche parole dubitiamo di quello che è ovvio e della profondità delle cose, l'anima è quella cosa che vede oltre, noi in genere vediamo solo gli oggetti psichici e l'unico mondo esistente è il nostro punto di vista al quale diamo un'enorme importanza.
Forse per risparmio di energia e per rallegrarci la vita abbiamo la tendenza a credere a cose che possono darci un'illusione di felicità.
- braveheart
- Veterano
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- Iscritto il: 29 aprile 2008, 6:00
- Località: prov. Como
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La fede lascia spazio ai dubbi.utente cancellato ha scritto:Dubitiamo. . .
La sapienza elimina ogni dubbio.
"Li' dove non c'è fede, ma solo sapere, i dubbi non hanno ragione di essere"
Di V. Zeland - da Reality Transurfing -Avanti nel passato- .
"Sta a ciascuno di noi scegliere se abbandonare la Terra e porre le nostre speranze in un'arca di Noe' spaziale o convertire la Terra nel paradiso terrestre che era in origine."
M. Fukuoka
M. Fukuoka
- luciano
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- Iscritto il: 28 novembre 2005, 6:00
- Località: Riva del Garda
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Esatto!
Si può avere fede in qualcosa che non è vero.
L'origine della malattia: prendere opinioni per verità.
Le opinioni mediche credute per verità fanno ammalare il corpo.
Le opinioni religiose credute per verità fanno ammalare lo spirito.
Da manoscritto nel mio disordinatissimo cassettone, data 1859. Non so di chi sia.

Si può avere fede in qualcosa che non è vero.
L'origine della malattia: prendere opinioni per verità.
Le opinioni mediche credute per verità fanno ammalare il corpo.
Le opinioni religiose credute per verità fanno ammalare lo spirito.
Da manoscritto nel mio disordinatissimo cassettone, data 1859. Non so di chi sia.
Dubitare è la molla dell'agire. E quindi dello sperimentare. E quindi del conoscere, che diviene sapere.utente cancellato ha scritto:Dubitiamo. . .
Credere impedisce alla radice l'avvio di questo processo e ci fa cullare in una piacevole sensazione di sapere.
Ma è un moneta falsa, tanto più pericolosa perchè apparentemente assai simile a quella vera.
La differenza sostanziale è che il dubbio, se agito, nel momento del conoscere si dissolve.
Se represso, persiste.
Chi c’è in linea
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