
Oggi vi scrivo con uno stato d'animo molto triste. Mi rivolgo a chi è in grado di potermi capire, poichè si trova come me, a vivere in una situazione di costante conflitto con i propri familiari.

Per fortuna, vivo per conto mio in un' altra città, a distanza di 70 km da loro,

A casa mia, ogni domenica, si rispetta la tradizione della carne a sugo, rituale a cui io mi rifiuto di prendere parte. Allora per me è previsto un menu a parte, ma che è sempre a base di carne, perchè per mia madre, carnivora dalla nascita (motivo per cui è anche molto molto aggressiva), non esiste un cibo migliore di questo. Ma cmq, a casa mangiano carne, pesce e salumi durante tutta la settimana.

Quattro anni fa avevo cominciato a manifestare l'interesse per il vegetarismo, quando ancora non avevo approfondito il pensiero di Ehret e già allora, non ero stata degna di essere neanche ascoltata.

La loro tattica è stata dall'inizio quella di ignorarmi, mettendo la portata sul mio posto a tavola, nonostante avessi ribadito di non gradirla, negando la dignità del mio dissenso.
La loro disapprovazione non è stata sempre esplicita come adesso, momento in cui siamo in piena guerra civile, ma talvolta subdola, con questo modo di fare come se io non avessi parlato, che è molto più umiliante. E' come sentirmi dire che quello che dico non ha alcun valore

Vengo tacciata per una che ha problemi di anoressia, o che è diventata una fanatica perchè qualcuno le ha fatto il lavaggio del cervello. Sarei sulla strada del deperimento, secondo loro.

I successi che ho ottenuto cambiando alimentazione sono sconsiderati. Il fatto che tutti e quattro vivano alle dipendenze da tutti i medici specialisti e che abbiano una spesa per farmaci improponibile, non è sufficente a farli dubitare che il loro modo di vivere non è quello giusto.

Purtroppo non vedo una soluzione a tutto questo. L'unica grande possibilità che ho di VIVERE LIBERAMENTE, E' QUELLA DI ANDARMENE DALLA SICILIA TROVANDO UNA COLLOCAZIONE nel mio ambito lavorativo che è la scuola.

In effetti potrei essere contenta, perchè da gennaio, sono stata convocata più volte per delle supplenze abbastanza lunghe in provincia di Gorizia, ma quello che mi impedisce di partire, è tutto quello che qui lascerei incompiuto, come l'università (che per colpa della mia indolenza è diventata un pecorso troppo lungo

Grazie anticipatamente per un eventuale sostegno da parte vostra e scusatemi se ho potuto annoiarvi.
