ursamajor ha scritto:
Lo dico perchè sono io in primis abituato a pensare troppo razionalmente, a volte questo mi frega..
Lo siamo tutti, il punto importante è non negarlo e non giustificarsi ma rendersi conto che finchè non educhiamo il nostro lato razionale a scartare tutte le conclusioni che generano le nostre credenze erronee non saremo mai in grado di stare bene naturalmente, ovvero vivere senza sforzarsi di raggiungere uno stato di salute ideale. Pensare che si deve arrivare a stare sempre meglio equivale a non accontentarsi di ciò che si ha, dall' inseguire la salute come lo si fa con la felicità coniugale, con il successo o con i soldi per il perseguimento del ideale di benessere e di felicità che purtroppo condiziona i nostri ragionamenti. Io sto bene semplicemente astenendomi da ciò che fa star male, e questo per me è più importante dello sbattermi in continuazione per stare sempre "meglio", puoi diseducare il tuo pensiero razionale solo tramite la negazione nata dal riconoscimento che il tuo corpo sta funzionando in maniera corretta e autonoma, senza il tuo intervento attivo. Tu non elimini niente, il corpo lo fa, dalla nascita alla morte, incessantemente, ma spesso le nostre azioni rallentano questi processi, li alterano,li prolungano, quindi basta pensare a quello che alimentarmente non ti fa star bene per dirigerti verso il tuo cibo personale

Questo è per me il sistema di ehret, l' unico che abbia saputo convincere le mie cellule che non avevano bisogno di carne, pesce, latticini, cereali,facendo in modo che la mia ragione espellesse ed eliminasse tutte le teorie sballate rispetto alla nutrizione, il che è possibile solo tramite la sperimentazione e la conoscenza di un sistema ben definito, chiaro, semplice, diretto. Senza avere avuto l' opportunità di leggere i libri di ehret, nessuno di noi avrebbe volontariamente intrapreso la strada dell' abbandono dei cibi sbagliati, o al primo ostacolo avrebbe rinunciato. Tanti lo fanno, altri resistono perchè trovano nei libri le spiegazioni riguardanti a ciò che avviene, viene spiegato che quello che avvertiamo come malessere in tanti casi è un movimento benefico di eliminazione che genera sensazioni spiacevoli a causa dell' attrito nelle nostre condutture interne dovuto alle ostruzioni organiche, altrimenti la digestione non verrebbe nemmeno avvertita. Ma il processo in se è benefico, quindi tutti noi ora siamo compiaciuti quando eliminiamo muco, e il fastidio diventa sopportabilissimo perchè viene vissuto in funzione di un miglioramento conseguente che ormai tutti conosciamo, almeno in questo forum. Non abbiamo così tanto bisogno di capire, ma di conoscere tramite la sperimentazione e acquisire così fede nella conoscenza, una conoscenza non più nostra e prettamente teorica, ma appartenente al corpo su una base pratica, solo così la ragione può operare in maniera corretta e dedicandosi alle reali priorità e necessità organiche. Meno segoni mentali è più domande utili, questo è quello che mi ripeto ogni volta che cerco un'inutile risposta ad una domanda che potevo evitare...
