Come detto prima, sto cercando di ricostruire i contributi dei vari autori del secolo scorso alla nascita della odontoiatria neurofocale.
__________ René Leriche (1879-1955)
Leriche parlava di dente-causa e di organo bersaglio sostenendo che l'anello neurale funzionava dal dente versola zona ammalata. Così scoprì che iniettando un anestetico, la procaina, era possibile rompere l'anello e disattivare la reazione causa-effetto. Egli si serviva della procaina anche per testare i denti sospetti.
Durante la sua carriera Leriche osservò fenomeni stupefacenti, da lui definiti istantanei con pazienti i cui sintomi relativi organi lontani dai denti scomparivano nell'istante stesso un cui veniva applicata un'iniezione di procaina sul dente indiziato di essere la causa.
I neuralterapeuti hanno dimostrato più volte l'effetto nocivo, sulla salute generale, dei denti del giudizio o dei denti infetti, che si rivelavano spesso collegati con organi malati. Per tale motivo la prudenza consiglia di evitare il più possibile devitalizzazioni.
___________________ Peter Dosch (1915 -2005)
"Manuale di Neural-Terapia secondo Huneke" di J. Peter Dosch, Mathias J. C. Dosch, 14a Ed. 1995
[..] Caso clinico N.4: S.ra L.K., 46 anni
La paziente soffriva da anni di una moderata forma di artrosi del ginocchio, con episodiche ricadute acute che causavano il rigonfiamento del ginocchio per un paio di ore con dolori che le impedivano di fare le scale e finanche di dormire. Quando interrogata sui denti, disse che un canino superiore di tanto in tanto le aveva fatto male.
Il dente, che serviva da aggancio per una protesi, era altrimenti asintomatico, si osservava solo una minuscola tasca nella mucosa. Un'iniezione di procaina in corrispondenza del dente le diede un sollievo immediato dai dolori al ginocchio e due giorni dopo il ginocchio era diventato del tutto normale, era scomparso anche il gonfiore, la donna non aveva più i disagi nel salire le scale.
Successivamente, in quattro separati episodi nell'arco di tre anni, il ginocchio tornò ad essere dolorante e gonfio, e in ciascuna di queste occasioni la remissione fu immediata nel momento in cui si faceva l'iniezione di neuralterapia in corrispondenza del canino.
Poiché questa condizione patologica poteva essere controllata e rimediata al bisogno e non poneva alla paziente alcun pericolo di vita, fu deciso semplicemente lasciare il dente che tornava utile come supporto per la dentiera e di far tornare la paziente da noi in occasione di successive crisi per la neuralterapia sul dente.
Cosa dovremmo fare dunque quando uno o più denti vengono identificati dal test di neuralterapia come innescatori di problematiche a distanza? Laddove si tratti di una sindrome potentialmente grave, come per esempio un'angina pectoris o una poliartrite, i denti malati dovrebbero essere rimossi. In questi casi bisogna ricordarsi che la procedura migliore è l'estrazione seguita dal curettaggio di focus ostetici apicali.
Dobbiamo tenere bene a mente il fatto che il 75% delle sinusiti croniche ha un'origine odontogena; sinusiti che poi diventano loro stesse campi di disturbo e i tessuti linfatici a quel punto diventano capaci di sovraccaricare la funzione delle tonsille, che a loro volta diventano campi di disturbo secondari o terziari loro stessi.
Tutti i medici che lavorano o hanno lavorato in centri benessere spa chiedono ai loro pazienti un'attenta valutazione dei denti e dei foci orali prima di iniziare la cura, perché sanno per eseprienza che le cure termali possono essere completamente vanificate da anche un solo focus dentale.
Il sollievo fornito al sistema neurovegetativo dalla bonifica dei focus dentali può essere sufficiente da solo a produrre una guarigione.
E laddove non lo sia, basterà affrontare il problema con la neuralterapia, facendo passare un breve lasso di tempo dall'estrazione, tipicamente da due settimane ad alcuni mesi. Da notare che solo in quel caso la neuralterapia diventa risolutiva, o meglio l'organismo diventa capace di reagire alla neuralterapia.
Abbiamo notato che
ciò è vero anche con la flora batterica intestinale (che può costituire un campo di disturbo). Solo quando viene ripristinata, succederà che la neuralterapia diventerà risolutiva per le malattie focali.
______________________ Jeremy E. Kaslow, chirurgo 50enne, Medical Board of California 2010
(
http://www.drkaslow.com/html/neural_therapy.html )
Sul fronte della neuralterapia in relazione alle malattie focali, oggetto di questo thread che interessa Virtu, riporto questo discorso anche del Dr. Jeremy Kaslow: "All'inizio pensavo che se si riforniva il corpo di tutti i nutrienti di cui si ha bisogno e si evitassero le sostanze che lo danneggiavano (allergeni, alcool,etc.) e si disintossicasse l'organismo da elementi che ostacolano il benessere naturale (mercurio, lievito, relazioni aggressive) il corpo avrebbe sicuramente guarito sè stesso. Però il riscontro fu che anche se le persone avevano fatto tutto bene nelle tre aree che abbiamo detto, erano ancora rallentate da qualcosa a livello biologico.
Ebbene il fatto era che il sistema nervoso autonomo veniva irritato e dunque ostacolato nella sua sana funzionalità da campi di disturbo fisici e anche emozionali, ma qui noi discuteremo la neuralterapia e la bonifica dei focus di malattia fisici."
ragazzi, mi dispiace lasciare questo da tradurre a voi...
..molto molto pertinente in questo post, devo metterlo per forza.
A German neurophysiologist, Albert Fleckenstein, demonstrated that interference fields and cells in scar tissues have a different membrane potential from normal body cells, functioning much like a 1.5 volt battery implanted into the body. Whenever a cell has lost its normal membrane potential, ion pumps in the cell wall stop working. This means that abnormal minerals and toxic substances accumulate inside the cell. As a result, the cell loses the ability to heal itself and resume normal functioning. Procaine acts on the cell wall to allow the ion pumps to resume normal action and restore the membrane potential. This is how Procaine and other agents used in Neural Therapy correct the bioelectric disturbance at a specific site or nerve ganglion. By reestablishing the normal electrical condition of cells and nerves, the disturbed functions are also restored to normality, and the patient returns to health as far as this is anatomically still possible. The amazing part of Neural Therapy is that the site being treated can be very far away for the tissue in the body that is not functioning properly. For example, a scar on the chin can affect the low back. This is possible because of the vast network of nerves called the Autonomic Nervous System.
What is the Autonomic Nervous System? - The nerves of your autonomic system provide a vast network of electrical circuits, having a total length of twelve times the circumference of the earth, and connecting every one of your 40 trillion cells to form a living whole human organism. This autonomic (or neurovegetative) system controls the vital processes everywhere in your body. It regulates your breathing, circulation, body temperature, digestion, metabolism, hormone formation and distribution. It causes your heart to beat and your lungs to breathe automatically, even when you are asleep. It does in fact control all of the numerous automatic processes without which you could not live. In other words virtually every cell in your body is connected not only to each other through the autonomic nervous system but is also in large part controlled by your autonomic nervous system.
As Fleckenstein showed, scar tissue can create an abnormal electric signal. In turn this signal is transmitted throughout the rest of your body via the autonomic nervous system. Procaine delivered by direct injection to scars or through other nerves that travel into deeper scars through tiny tubules in the cellular matrix to these areas of bioelectrical disturbance for treatment. As a result, Procaine is capable of eliminating autonomic regulatory dysfunctions. Since the autonomic nervous system is the master controller of the body, Neural Therapy can have a profound impact on your condition and your ability to heal.
Summary: Because of the inner connectedness of every cell through the sympathetic nervous system, now matter how seemingly distant from each other, it is truthful to say that any illness indicates that the living organism as a whole has lost its ability to regulate itself in a completely healthful way. An organ (heart, gallbladder, eye, joint, etc.) never becomes diseased in isolation, but always as a symptom of the whole individual. My task is to provide your body nourishment and, if necessary to remove any interferences, so it can regulate itself and heal itself to your highest function. "