Riassumere una vita non è facile, me ne mancano le forze e il tempo, ma ci voglio provare in alcune righe, per cercare di farmi conoscere come meglio posso.
Ho 37 anni e già da quando ne avevo 18 ho iniziato a soffrire di stanchezza, per me era un problema andare in discoteca: gli altri si divertivano, io mi stancavo, alle 2 ero lungo sulle poltroncine a dormire nonostante la musica e il rumore. Credevo che non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo le stesse energie, per il resto ero d'altra parte "normale". Ma col tempo sono venutii fuori altri disturbi: prima l'insonnia, un'insonnia maledetta, di quelle che ti tolgono il fiato. Avevo 22-23 anni, facevo l'università ed ogni notte ho iniziato a svegliarmi 40-50 volte, una ogni 10-15 minuti. Di notte ero sveglio, di giorno dormivo in aula. Ciononostante mi sono laureato, grazie unicamente alla forza di volontà, quella particolare caratteristica che adesso mi fa stare in posizione verticale a scrivere qui, anzichè rassegnato su un letto.
Poi sono iniziate le esplosioni improvvise di rabbia, gli attacchi di odio incontrollati, che mi hanno reso in alcuni momenti più bestia che uomo (scrivo bestia non a caso, per il troppo rispetto che nutro per gli animali): il ragazzo sensibile e tanto apprezzato nascondeva un mostro, come mai?
Poi la pancia ha iniziato a gonfiarsi, all'inzio ci ridevo, convinto che fosse una cosa passeggera: anzi, mi tornava comoda per fare alcune imitazioni di personaggi panciuti. Solo che non se ne è più andata...
Poi è venuta la congiuntivite cronica, occhi sempre arrossati, doloranti, secchi, la quasi impossibilità di stare davanti ad un monitor...e si che dovevo studiare perchè dovevo diventare programmatore!
Per farla breve, tra talloni screpolati e feci sempre più strane non mi son mai fatto mancare nulla e ho sempre creduto che fossi "sfigato", che i sintomi non fossero collegati tra loro.
Ma fra tutti questi, 2 mi hanno veramente rovinato la vita: il primo è l'impotenza. Ne soffro ormai da 3-4 anni, all'inizio in modo episodico, ma ormai è uno stato cronico. Se non fosse che non ne ho alcun merito, direi che sono un perfetto asceta ( tra l'altro non ho nemmeno fame, per cui potrei anche astenermi dal cibo).
L'altro, ancora più devastante, è stato il peggioramento dello stato mentale: stanchezza infinita, confusione mentale, testa che rimane bloccata (a volte mi accorgo di essere fermo in mezzo alla stanza senza fare nulla, perchè non penso nulla, sto fermo semplicemente a sentire la mia sofferenza), odio, scatti di collera improvvisi, perdita della memoria a breve e lungo termine. A questo si è associata una stanchezza fisica sempre più consistente: sportivo da sempre (nella mia città sono "famoso" per aver sempre fatto tanto sport) ad oggi io non riesco più a correre, le gambe mi tremano. A stento cammino. E se provo a correre sforzandomi, i sintomi si moltiplicano, la testa esplode, la confusione mentale è totale.
Chiedo perdono per quanto sto per dire, ma sono un morto che cammina. O forse sono già morto solo che non lo so, nel senso che il mio corpo sembra ormai andato, lo stesso vale per la mia mente, ma la mia forza di volontà resiste. Purtroppo o per fortuna. Conosco persone che per problemi simili ai miei ma molto meno accentuati sono rimaste a letto perdendo il lavoro e tutto il resto. Io continuo ad alzarmi, a lottare ogni giorno: sento che non ce la faccio ma non mollo, non è che non voglio mollare, proprio non ci riesco, perchè so che se mollo è finita. Se mollo ho perso la speranza, se resto a letto mi sono arreso e la parvenza di una vita "normale", degna di questo nome, scomparirà per sempre dal mio orizzonte visivo. Ma faccio tutto male: il lavoro, la vita sociale, la vita familiare. Vado avanti col freno a mano tirato, a volte col motore fuso. La mia è solo una presenza fisica, la mente non c'è e quando c'è, fa danno. Ma danni irreversibili: ho quasi perso tutti gli amici, fra poco perderò anche mia moglie. Quando ci penso, quando penso a cosa sia la mia vita oggi impazzisco, non ci credo, non riesco a credere che sia andata così, ma sono ancora vivo perchè il peggioramento è stato graduale ed ogni volta mi sono abituato un altro po' al malessere. Tutto di un colpo non ce l'avrei fatta...
Inutile aggiungere che ho girato tantissimi dottori, allopatici e non (omeopatia, ayurveda ecc.): ogni volta ci sono stati miglioramenti per qualche periodo, a volte per un mese intero, ma poi la situazione è sempre tornata come prima. Poi, un paio di anni fa, sono venuto a conoscenza del problema delle amalgame dei denti (tra l'altro da una persona di valore che frequenta da tempo questo forum): in bocca ne avevo 15 da quando avevo 12 anni (stiamo parlando quindi di qualcosa come 25 anni fa). La scorsa estate me le sono tolte tutte da un dentista che in teoria dovrebbe essere affidabile perchè tra i più rinomati in fatto di rimozione protetta (no, non è Ronchi), utilizza il protocollo e sta girando per l'Italia a fare conferenze proprio su questo tema per sensibilizzare le persone. Sta di fatto che da quando mi sono tolto le amalgame, sono peggiorato terribilmente: o meglio, sono scomparse la congiuntivite cronica e la pancia gonfia ad esempio, ma i problemi psichiatrici sono esplosi in maniera esponenziale (mia moglie sta anche sospettando cause sovrannaturali tipo fatture, tanto non ne può più e non riesce a farsene una ragione) ed il fisico ha perso quelle poche energie che erano rimaste tanto che, appunto, non riesco più nemmeno a correre per 50 metri. Dimenticavo di dire che in questo periodo ho fatto dei mineralogrammi e preso integratori di sali minerali specifici.
Ora, io non so perchè questo sia accaduto, se perchè togliendo il mercurio (ammesso che fosse quello la causa dei miei problemi) io stia peggio di prima, a distanza di 15 mesi per di più, ma sta di fatto che sono arrivato alla fine. Alla fine dei miei problemi o alla mia fine (non mi vergogno a dire che più di una volta ho pensato seriamente di farla finita, considerando questo l'unico modo di far cessare tutta questa sofferenza che non è più dentro di me, ma è proprio me, sono io la sofferenza, ogni cellula, ogni atomo, ogni pensiero...non so come comunicarlo, non vengo mai capito, mi rispondono sempre di andare dallo psichiatra).
Venendo a noi, per quel che qui più ci interessa, Luciano mi ha spedito "Il Sistema di Guarigione della Dieta senza Muco" credo ormai un quattro anni fa. Una volta tra le mani, l'ho letto a pezzi, ero interessato più che altro al digiuno (al tempo facevo parecchi digiuni, in alcuni casi mi è parso di morire sul serio, adesso capisco perchè) ma saltando da una pagina all'altro credo di averlo in qualche modo letto tutto. Poi l'ho risposto sullo scaffale (tra l'altro trovo che l'edizione sia bellissima, soprattutto in fatto di copertina) e l'ho lasciato lì, perchè non mi sentivo pronto, intriso com'ero di cultura comune e di bombardamento mediatico pseudo-scientifico, avevo paura che il sistema alimentare proposto da Ehret mi avrebbe sul lungo periodo fatto più male che bene. Oggi non me ne imprta più nulla, sono davvero arrivato alla fine, non ho un'opinione a riguardo, ho deciso che voglio provare seriamente, sarà l'esperienza a parlare da sola.
Così, da un paio di giorni, mi son messo a studiare (sì, con tanto di taccuino vicino per annotare le parti che ritengo più importanti per passare dalla teoria alla pratica) nel poco tempo libero che ho, anzi, che non ho ha disposizione, per iniziare al più presto quest'avventura.
Vi chiedo scusa per il lunghissimo post, che immagino non sembri scritto da uno che è privo di forze, ma dalla quantità di caratteri si direbbe piuttosto scritto da uno pieno di energia. Ci sono però tre motivi alla base:
1)In realtà scrivere mi è costato moltissimo, uno sforzo davvero sovrumano. Ma dal momento che voglio iniziare quest'avvenura voglio partire col piede giusto, presentandomi per quello che sono, facendomi conoscere dalle persone che sono iscritte su questo forum, senza filtri ed ipocrisie.
2)Quanto scritto rappresenta per me una sorta di diario: semmai un giorno dovessi migliorare grazie al sistema di Ehret, potrò rileggere qui le mie condizioni precedenti. Non tengo un diario, non sono mai riuscito a farlo. Un forum è diverso, ovviamente. Anche S.Agostino ha scritto le confessioni, confessarsi a Dio non gli bastava: questo potrebbe sembrare un assurdo, ma cnasconde il concetto che la verità è tale solo se comunicata, confessata.
3)So che quello che sto per dire può sembrare assurdo ma...da quando ho cominciato a leggere il libro seriamente, mi sento come elettrizzato...I miei problemi permangono tutti quanti ma è come se le cellule avessero ricevuto una sorta di elettrificazione, di energia che percepisco sotto tutto il male che sento. E' molto probabilmente solo un effetto psicologico che nasce dal fatto che alcune righe che Ehret scrive mi sono sembrate indirizzate proprio a me. Se tanta era la profondità di quest'uomo, perchè il suo sistema di guarigione non dovrebbe essere la mia salvezza?
Bene, sono arrivato alla fine (per stavolta solo in riferimento a questo post, per fortuna
