valina ha scritto:Penso che la dipendenza dai cereali sia fortemente mentale: abbandonarli significa abbandonare l'idea che siano necessari.
Io invece sto arrivando ad una conclusione molto diversa, almeno per me!
Nel mio caso la dipendenza da cereali si sta rivelando fortemente fisiologica mentre la componente mentale sembra incidere molto poco.
Ho passato praticamente tutta la vita con il 'bisogno' di cereali, in modo particolare (e in ordine decrescente) pane, pasta e riso. Il pane soprattutto, in tutte le sue forme (pane, pizza, grissini, crackers, tarallucci etc) è sempre stato per me l'alimento principale, verso il quale ho sempre avuto un'attrazione praticamente irresistibile al punto di mangiarlo anche con la pasta o perfino con le banane: non mi sentivo mai soddisfatto se non c'era del pane ad accompagnare il pasto.
E' stata una vera e propria 'dipendenza' accompagnata da 'voglie' pazzesche di farinacei. Parlo di un periodo lunghissimo, di più di cinquant'anni!
La 'voglia' di farinacei è sempre stata un chiodo fisso nella mia testa e anch'io pensavo che la componente mentale fosse la più importante, includendo in questa anche lo stress che la faceva aumentare in modo esponenziale.
Negli ultimi otto mesi la situazione mi sembra completamente ribaltata ed è, devo dirlo, sorprendente anche per me: niente più 'attacchi' di voglia di pane, letteralmente spariti!
Cosa ho fatto per arrivare qui in così poco tempo, soprattutto confrontandolo con i 58 anni precedenti?
1 - bonifica dentale (questo ormai lo sanno anche i muri della sala server che ospita il forum

)
E' stata la svolta, l'inizio dell'uscita dal tunnel. Le infezioni collegate a denti devitalizzati e cavitazioni, e gli amalgami che ho avuto in bocca per decenni si sono rivelati i veri nemici di ogni tentativo di far funzionare bene il mio intestino. E di tentativi ne ho fatti veramente tanti alla ricerca di una soluzione. Mi viene quasi da ridere a pensare alla sofferenza dovuta alla privazione da farinacei che tutte le diete che ho provato a fare mi portavano!
Nei giorni successivi all'ultimo intervento di bonifica mi sono reso conto che qualcosa era cambiato nel funzionamento dell'intestino e l'ho scritto
in questo post durante la cronaca della bonifica.
2 - pulizia/digiuno
Dopo la bonifica ho iniziato un percorso di pulizia che è culminato con un digiuno (a succhi) lungo un mese. Nello stesso periodo ho fatto per cinque volte la pulizia del fegato secondo il metodo di Hulda Clark (il fegato ringrazia).
Per aiutare la pulizia durante il digiuno ho fatto anche un idrocolon ed al termine del digiuno ho provato il
lavabudella
consigliato da Riccardo.
Ho sempre pensato che il digiuno fosse 'centrale' nel SDGDSM, come spesso affermato da Ehret stesso nei suoi libri e ne ho conferma ogni volta che ne faccio anche uno anche di soli due giorni.
3 - integrazioni/transizione
Sia durante la bonifica, sia durante i primi mesi successivi ho assunto molto magnesio che mi ha sicuramente aiutato a combattere infezioni ed infiammazioni.
Negli ultimi tre mesi ho leggermente modificato la mia dieta di transizione, per capire per bene le reazioni del mio intestino, vista la disbiosi galoppante che lo aveva afflitto nei 55 anni precedenti!
Infatti il mio primo ricordo di problemi intestinale risale a quando avevo 4 anni.
Allora, per verificare alcune teorie ho introdotto un piccola quantità di grassi animali, cercando di utilizzare i meno dannosi: tuorlo d'uovo e burro chiarificato
Questo per compensare anche alcune carenze di vitamine (in particolare D e K2) rilevate da Riccardo con i suoi test kiniesologici.
Oltre a questo ho assunto un pò di olio di fegato di merluzzo (tramite ovuli softgel), ma devo dire non in modo regolare.
So che non sono cibi 'ehretisti' ma occorre anche capire qual'è il punto di partenza!
La disbiosi si alimenta con i cibi sbagliati. I batteri 'cattivi' presenti nella flora intestinale si alimentano con il cibo che riteniamo sbagliato e nel mio caso sono/erano i farinacei, cereali in primo luogo.
Continuando a usare questo cibo non facciamo altro che mantenere ben viva la flora intestinale sbagliata.
Non apportare le sostanze corrette non permette ai batteri 'buoni' di crescere, perchè i vegetali odierni non contengono a sufficenza alcune sostanze fondamentali.
Dopo quasi tre mesi di modifica della mia dieta di transizione, posso dire di aver completamente eliminato pane/pizza/grissini/pasta/riso dalla mia alimentazione senza alcuna 'voglia' residua e la mia salute continua a migliorare.
Perdo lentamente peso senza alcuna fatica e senza fare movimento fisico che ho in programma di riprendere a fare a breve.
Energia, umore, voglia di fare sono veramente al massimo, per non parlare di serenità ed emozioni.
A ben vedere questa è sempre una transizione, utilizzando una integrazione il meno dannosa possibile (tuorlo e non albume, crudo, bio dalle mie amiche galline, burro chiarificato, cioè solo grasso senza lattosio e caseina)
E in piccola quantità: 1 tuorlo al giorno e 20/30 grammi di burro al giorno.
Per il resto frutta e verdura di stagione. Anche qui in modica quantità.
Non mi sento più affamato, non mi viene più in mente di mangiare qualcosa anche sotto stress, è grandioso.
Spero di non fare una cosa sbagliata raccontando questo sul forum, ma confido di arrivare al risultato che tutti qui ci siamo posti: solo frutta e verdura a foglia verde.
Comunque non potevo non condividere questi risultati con voi e ringrazio Valina che senza volere mi ha dato l'occasione per parlarne.
In conclusione e coerentemente con il titolo del topic:
ne con glutine ne senza glutine, i cereali vanno eliminati per poter ottenere il risultato di riequilibrare correttamente la flora intestinale.
ps: ho cominciato a scrivere questo post due giorni fa e intanto Valina ha messo la sua foto! Stanno aumentando le facce, trovo che sia molto bello poter associare un viso ai nostri post!
"avere il tempo… poter scegliere, non sapere dove si va e andarci lo stesso" Bernard Moitessier