mi chiamo Micaela, sono di Roma e sono nata il 7/3/74.
Premetto che ho un diabete di tipo 1, insulino-dipendente, da quasi 30 anni, con qualche complicanza in atto, come la retinopatia con edema maculare, problemi al microcircolo, dolori articolari (cervicale, spalle ed anche) che cerco di tamponare con dieta, il digiuno, attività fisica, pratiche naturopatiche, ecc. In realtà, ancora prima del diabete, ho sempre sofferto di colon irritabile, scatenato da ansia e attacchi di panico che, grazie al cielo, sono praticamente spariti da quando non tocco più glutine né latte e derivati. Mi è rimasta, però, una certa emotività che, ahimè, è in grado di darmi, ugualmente, alti picchi glicemici, anche se sto a digiuno!
STORIA ODONTOIATRICA
Nel 2014, dopo che avevo scoperto questo forum, sono andata da Ricky per far valutare la spalla sinistra, completamente bloccata, a causa di una capsulite adesiva (detta "spalla congelata"), presente da 2 anni.
Chiaramente, avendo anche un dente incapsulato (il 36) che mi stava facendo dannare da 10 anni (tempo in cui ben 5 dentisti ci hanno rimesso le mani rifacendomi, ognuno, una capsula perché l’ultimo di turno dava sempre la colpa al precedente…) mi ha mandato subito da Barile, il quale, dopo opportuna Cone bean, a parte delle otturazioni da far rifare da chiunque, mi ha riscontrato una bella cavitazione sotto a quel primo molare incapsulato, che ormai aveva intaccato pure quello accanto (il 35), tra l’altro ancora da latte, da estrarre entrambi al più presto.
Inoltre, erano da togliere anche i due superiori del giudizio (18/28).
Insomma, alla fine, mi ha estratto tre denti in una sola seduta: il dente del giudizio superiore destro (18), il primo molare (36) e il secondo premolare (35) inferiori sinistri, bonificando la cavitazione che c'era sotto.
Aggiungo anche che i denti del giudizio inferiori non mi sono proprio mai cresciuti, mentre da ragazzina ho dovuto togliere 6-7 denti da latte che non volevano proprio saperne di cadere da soli.
Alcuni sono stati difficili da estrarre, in quanto le radici erano "aggrappate" ai denti sottostanti e quindi, nel tirarli via, ogni volta il dentista penava per non tirare pure gli altri.
È stato tutto uno shock notevole (a cavallo tra le elementari e le medie), in aggiunta a 3 apparecchi ortodontici, per chiudere il buco tra i due incisivi superiori, per cui ho fatto incubi per anni.
Il dente da latte tolto da Barile, invece, mi era stato risparmiato in quanto, quello definitivo, era mancante e quindi il dentista mi disse che ci avrei pensato quando mi avesse dato problemi. Alla faccia dei problemi… dopo ci ho pensato eccome!
Ad ogni modo, dopo Barile, a causa di gravi problemi familiari, che mi hanno impedito di tornare da lui (per non parlare delle assurde restrizioni Covid degli ultimi 2 anni), non ho ancora potuto togliere l’ultimo dente del giudizio, tra l’altro, probabile causa della capsulite adesiva.
In realtà, dopo la bonifica e l’estrazione dei due inferiori, la spalla mi si è parecchio “scongelata” da sola, ma certo è che non è più tornata come prima, probabilmente proprio perché resta ancora il disturbo sul meridiano, dato dal 28.
Devo dire che, purtroppo, dopo le estrazioni, ho penato assai con il sito della bonifica della cavitazione (invece il dente del giudizio è stato una passeggiata), in quanto, durante il viaggio di ritorno, si sono staccati i punti ed inoltre, avendo problemi di vascolarizzazione, la ferita non mi si rimarginava (ho impiegato 4 mesi!) e quindi mi sono dovuta rivolgere ad un altro dentista, qui, di Roma (olistico).
In realtà, prima mi sono rivolta a due dentisti “tradizionali” che, appena visto il buco, hanno sgranato gli occhi e mi hanno detto che non se la sentivano di seguirmi e che dovevo andare all’ospedale odontoiatrico Eastman.
Così ne ho cercato un altro, ed ho trovato uno, tra l’altro olistico, che mi ha preso letteralmente in cura.
Questo, almeno, capiva "il mio linguaggio" e, oltre ad aver accettato di farmi le iniezioni di procaina, mi medicava la ferita e mi applicava, 1-2 volte la settimana, una "pappetta" a base di erbe e olii essenziali (si sentivano molto i chiodi di garofano) che mi faceva da tappo e mi ha aiutato a rimarginare il buco. Fantastica!
Nel 2016, mi ha poi dovuto rifare le otturazioni viste da Barile, sui denti 16,17 e 45,46, ma non ricordo se poi, lì per lì, ha dovuto pure fare l’incappucciamento al 16, per non devitalizzarlo. L’aveva detto, ma poi non ricordo se l’ha fatto. Il 46, sì, lo ricordo, l'ha fatto, ma ho il dubbio sul 16.
Ad ogni modo, non sono rimasta soddisfatta del lavoro, perché tra i denti mi si è sempre incastrato il cibo e devo costantemente usare il filo e fare attenzione, se no mi si infiammano le gengive, sia tra il 45 e il 46 che tra il 16 e il 17.
SITUAZIONE ATTUALE
Ora però sul 16 è sorto un altro problema, per cui non so se invece avrò bisogno ancora di Barile (a quel punto mi farei togliere pure l'ultimo del giudizio rimasto), a cui ancora non ho avuto modo di mandare l'OPT, che ho fatto 3 giorni fa e che vi allego.
A causa di un fastidio al 16, solo durante la masticazione e con cibi morbidi però (se sgranocchio mandorle o carote, invece, non sento dolore), ho dovuto fare una visita da un altro dentista, anche se non olistico. Ho voluto sentirlo in quanto è assolutamente contrario alle devitalizzazioni (già questo è un miracolo...forse perché lavora con suo padre che è un maxillo-facciale...).
Solo che mi ha proposto due cose:
A)
Nel buco lasciato dai denti estratti da Barile, mi ha proposto l'impianto, cosa scontata e prevedibile che, però, io aborro, dato che cerco sempre di evitare tutti i metalli, come la peste!
Infatti, nel 2006, mi son fatta pure togliere tutte le amalgame, cerco di evitare il wi-fi, auto elettriche, campi elettromagnetici di tutti i tipi, (è chiaro che è tosta evitare cellulari e devices vari, come adesso il pc, ma ci provo), non porto neanche braccialetti, orologi, orecchini, e, se li metto, come arrivo a casa, li tolgo. Figuriamoci se avessi un impianto… muoio solo al pensiero di diventare un’antenna… poi con la minaccia del 5G… lasciamo stare… Ormai sono troppo condizionata mentalmente da questo, non lo sopporterei neanche se fosse la cosa più sana del mondo!
Così, gli ho detto che avrei voluto una protesi mobile, ma lui ha prontamente risposto: “Ma no! Sarebbe la tua condanna!” ed io gli avrei voluto rispondere "Ah…perché, l’impianto? No???…", solo che avevo già capito il soggetto e quindi ho evitato. Praticamente, il perfetto “non dentista” descritto da OTP!
B)
Per quanto riguarda il 16, invece, mi ha proposto di incapsularlo con una corona in zirconio rivestito in ceramica, senza devitalizzarlo, sperando sia ancora vivo, ma questo non me l'ha controllato ancora (presume però che lo sia), dato che "ha una frattura parziale causata da una grossa cavità cariosa" e ormai non si può più fare nulla. Lo si può solo incapsulare per salvarlo, prima che si spacchi fino alla radice...eh... ma monconizzarlo non è ugualmente un "denticidio"??? Devo per forza torturarlo o, come dice Acerra, "decapitarlo"? Poverino... E poi, reggerebbe il lavoro?
Intanto mi ci ha messo sopra una pasta per ricompattarlo un po', finché non decido cosa fare.
Non ho davvero alternative? Non si potrebbe ricostruire? Acerra dice che questa opzione non viene mai proposta perché è più scomoda da fare. Più facile è monconizzare e incapsulare.
Tuttavia, quello che vorrei capire è: volendo, si potrebbe ricostruire oppure, un dente fratturato e già trapanato varie volte in precedenza, è ormai compromesso?
Mi ricordo che, già 15 anni fa, mentre la dentista me lo trapanava, esclamò: "Che cratere! Speriamo che regga..." Beh, è durato un'altra decina di anni, ma forse ora, dato che mastico soprattutto a destra, si è fratturato irrimediabilmente. Voi cosa suggerite?
A proposito di fratture...a dicembre sono caduta e mi sono fratturata il gomito sinistro, proprio dello stesso braccio della spalla congelata!
Non ce la faccio più a sentir la parola “frattura”. Ora ci mancava pure il dente!
Tra l’altro ho visto, dalla mappa denti-organi, che corrisponde pure al pancreas che, però, dopo 30 anni di malattia, si è un pò atrofizzato.
Il dentista, tuttavia, mi ha detto che, pur avendo un diabete anzianotto, non sembro essere soggetta a parodontiti.
Beh, ora vedremo cosa direte voi però
Ad ogni modo, io, più di quello che faccio, non posso: non bevo, non fumo, faccio attività fisica, da 15 anni, ormai, non mangio cereali (nemmeno quelli senza glutine), latte e derivati, lieviti, zuccheri, junk food, ecc.,a parte qualche strappo (sennò non sarei umana!) , e cerco sempre di fare sciacqui di tutti i tipi (col sale, olii essenziali, propoli, acqua ossigenata, più varie pratiche salutistiche e naturopatiche esistenti, compresa l'applicazione locale di probiotici). Ora, non so se è grazie a questo impegno, ma comunque mi ha detto che, tutto sommato, non sono poi messa così malaccio, come invece è solito vedere in altri diabetici.
Voi invece che ne pensate? È davvero così oppure c’è altro? Temo di sì perché voi riuscite a vedere dove altri non vedono e il diabete comunque lavora in sordina. Lui sì che è una condanna...
In ultimo, da circa 20 giorni, mi è sopravvenuto un “simpaticissimo” acufene all’orecchio destro che, però, i primi dieci giorni è stato fisso, giorno e notte, invece, da circa una settimana, va ad intermittenza e smette se sto in silenzio e immobile, ma ricomincia con rumori e suoni o se parlo o mi muovo (la notte infatti lo sento solo quando cambio posizione o la cambia mio marito).
A parte il campo di disturbo del dente, pensando potesse trattarsi anche di eventuale muco a ridosso dell’orecchio interno, dato da strappi fatti in una serie di compleanni concentrati tra aprile e maggio (tuttavia sempre niente glutine né latte e derivati), ho preso dei rimedi come l’estratto di semi di pompelmo, il tea tree oil, il propoli, anche in versione spray nasale, ed anche dei probiotici mirati (saccaromicae boulardi e enterococcus feacium, utili in caso di candida o di altri patogeni), ed è con queste cose che almeno, adesso, quando dormo oppure sto ferma ed in silenzio, smette. Cosa non da poco, almeno rifiato un po', se no è parecchio stressante, anche se non è forte.
In questo momento, ad esempio, pur scrivendo e facendo rumore con i tasti della tastiera, mi sta graziando e non ce l’ho, ma magari, tra cinque minuti, ricomincia, anche solo per una foglia che cade. Non capisco.
Ad ogni modo, col diabete, i funghi e la candida sono sempre in agguato, sia che sfori o non sfori con la dieta, diciamo che “basta che respiro” e quindi, qualunque cosa abbia, cerco prima di vedere se dipende da quello. Nell’80% dei casi risolvo.
Però è chiaro che questi sono solo “rimedi” che agiscono sui sintomi e non una “cura” vera, in grado di agire sulle cause e quindi, in primis, certamente devo sistemare il dente o i denti al più presto... tempi di attesa del dentista permettendo…
Spero di avervi detto tutto.
Confido veramente nella vostra esperienza per vedere "oltre" quello che il "non-dentista" ha visto! ... ma sperando che, in realtà, non ci sia, poi, così tanto da vedere e né da fare!
Grazie in anticipo e di cuore!
Fate un gran servizio al Bene e alla Verità.
Micaela