voglio condividere con voi qualche mio piccolo progresso ottenuto seguendo la dieta di Ehret.
Il giorno 21 di maggio sono andato a Milano per una riunione di lavoro ( sempre più rare) con relativo ritorno a Cagliari il giorno dopo. Ho dovuto accettare la ripartenza alle 17,00 per mancanza di posti su quelli della mattinata.
Per me poteva essere una cosa scomoda, ma subito mi è banelata l' idea

Senza dover rendere conto a nessuno di quel che volevo fare.
Allora sapendo che per un giorno intero sarei stato a spasso, in una mini valigia a rotelle ho messo quattro mele , non si sa mai in caso di crisi di astinenza dal cibo fossi tentato di sfamarmi nei grill della citta o in aeroporto. E' possibilissimo che quando uno è in viaggio si fà trascinare dalle vecchie abitudini vedendo gli altri che lo fanno.

Parto la mattina da casa senza colazione.
Ore 11, in aereo mi offrono un bichiere di succo d' arancia e quello lo bevo.
Ore 14,00 arrivato in albergo sede della riunione per fortuna non ci offrono il pranzo, ma un drink e dolci e ho preso una spremuta di arancia.
Ore 17,00 una pausa di 20 minuti con offerta svariata di caffè ,dolci e pasticcini, ma per me ho preferito la spremuta di albiccoca.
La fame si faceva sentire (e devo dire che è una bella sensazione resistere senza calare di tono) ma in questo modo sono riuscito a tirare fino alla cena delle 20,00 aimè con menù di carne e pasta e dolci.

Quindi la cena di rito per me poteva essere una costrizione, ma non potendo rinunciare ho pensato:

Avrei preferito una bella insalata come piace a me, ma devo dire che ritornare ai vecchi sapori non era male.

La notte dopo poche ore di sonno mi sono svegliato senza più riprendere sonno.

Causa del passato quando presi un caffè di notte
da un distributore automatico che mi sconvolse questo meccanismo ed ancora oggi ne soffro. Parlo del 1972.(avevo 17 anni)
Una volta alzato ho riflettuto

Credo quindi che si possa collegare l' insonnia a questo fatto. Cibandomi con alimentii con poco o senza muco questo non mi succedeva più.
Questo per me ne è una conferma. Un giorno rifarò l' esperimento.
Al mattino della ripartenza avevo davanti tutto un giorno per potermi dedicare al digiuno molte ore.
Uscito dall' albergo senza colazione ed andato in giro a piedi e con il metro' al centro della citta.

Visita al duomo, alla galleria e dintorni. Intanto si erano fatte circa le 13,00. La gente già si recava nei grill, nei bar o nei ristoranti a mangiare. I menù erano esposti bene in vista e gli odori arrivavano alle narici abbastanza intensamente. Io di fame non ne avevo.
A questo punto mi sono messo alla prova:
mi sono avvicinato ad ogni menù esposto per leggere i piatti proposti. Le voci che comunque andavo cercando impulsivamente eran i piatti di verdure ed isalate che però contenevano tutte tanti altri ingredienti come fortmaggi, prosciutto riso ecc.

Ho voluto cosi rincarare la dose entrando direttamente nei locali in piazza duomo dove il taglio di pizza o i panini imbottiti la fanno da padrone.
Con un certo sorrisino compiaciuto

La sensazione era di vivere un senso di libertà dai vizi. Come quando si smette di fumare ed alla vista ed all'odore del fumo si resta indiferenti.
Nelle persone sedute che mangiavano, si leggeva in viso di tutti quelli che ho osservato che non c' era gioia mentre mangiavano, sembravano appesantiti, seri e tristi


Io invece col digiuno era abbastanza fresco

Nel camminare ho potuto osservare ancora la gente che freneticamente entrava e usciva dai bar per colazione, divorando panini e patate fritte con birra al seguito. Niente di tutto questo ha scalfitto il mio proposito: non c'era neanche bisogno di resistere perchè riuscivo benissimo ad andare avanti. Ero come l' osservatore che non viene coinvolto da quello che succede.
Dalla stazione centrale in autobus vengo trasportato in aeroporto. Qui stesso film già visto. Tentazioni nessuna. I bar abbondano cosi' pure i ristorantini all'aeroporto di Linate.
A questo punto ho deciso che il mio esperimento della giornata fosse arrivato al termine non volevo forzare il corpo ad un più lungo digiuno.


Lo so non è un digiuno particolarmente difficile da sopportare, ma quando ripenso a tutte le volte che la fame non veniva soddisfatta, entravo in crisi con relativo calo ipoglimemico . Mi sembra impossibile esserci riuscito.

E' un piccolo successo che mi incoraggia ad affrontarne di più lunghi.
p.s.
Sto rileggendo cio che ho scritto e non mi sembra di aver detto niente di interessante, mi è venuta solo voglia di scrivere per riportare le sensazioni che ho avuto al momento, ma mi rendo conto che ora mi sfuggono. Non riesco a trasmetterle.
In italiano non ero molto bravo.
un saluto a tutti.


