Estate 2012, ero ancora completamente ed orgogliosamente onnivoro e non conoscevo assolutamente Ehret.
Chiacchieravo col proprietario del mio ufficio e si parlava di frutta.
Infatti all'esterno c'è molta terra e qualche albero di frutta che il suo proprietario, molto gentilmente mi lascia raccogliere i suoi frutti quando voglio!
Non ricordo come, ma tra i tanti frutti il discorso cadde sui fichi d'india.
Mi disse che ne era molto goloso e soprattutto che conosceva un anziano gastroenterologo in pensione che durante una cena insieme, gustandone 4/5 insieme alla moglie (entrambi ultraottantenni in ottima salute e longilinei) gli confidò :
"Il fico d'india, grazie ai suoi semini è il miglior spazzino del colon. Serve a togliere tutti gli accumuli che non riusciamo ad espellere. Accumuli che imputridendosi ci avvelenano e che danno vita a patologie gravi come il cancro".
Oggi come oggi, almeno a noi "illuminati", queste affermazioni non ci stupiscono più di tanto.
Ma cogliere al volo dichiarazioni di tale portata, magari esternate anche da medici involontariamente vicini al nostro modo d'essere, penso sia davvero importante.
Effettivamente, pensandoci, tutti quei semini possono davvero fungere da scopa per il nostro colon.
Approfondendo le sue proprietà però, questo beneficio potrebbe completamente ribaltarsi nel caso di massicce assunzioni.
Infatti i semi andrebbero ad occludere meccanicamente il colon.
Le sue proprietà sono infinite :
ricchissimi di calcio, magnesio, potassio e vitamina C;
contengono inoltre ferro, fosforo, selenio, sodio, rame e vitamine A ed alcune del gruppo B;
contenendo molte fibre solubili, contrasta il senso di fame, aiuta a dimagrire e a rigenerare la flora intestinale;
regolarizza il transito intestinale ed il suo succo ha veri e propri effetti lassativi e diuretici;
prevengono le emorroidi;
hanno proprietà dissetanti ed un alto potere energetico;
favoriscono l'espulsione di calcoli renali e l'eliminazione dei liquidi;
combattono i parassiti intestinali;
controlla l'indice glicemico, utilissimo quindi ai diabetici;
Che dite? Non avete voglia anche voi che arrivi agosto/settembre per farne delle scorpacciate?
Non so dalle vostre parti, ma qui sono presenti ovunque ed incredibilmente i frutti non vengono mai raccolti da nessuno!
Basta andare a chiedere che te li fanno raccogliere senza problemi.
Occhio solo alle spine, provato in maniera devastante sulla mia pelle!!!
Consiglio per raccoglierli (sperimentato di persona):
Lasciate perdere guanti robusti e altre cose simili. Evitate proprio di avvicinarvi alla pianta!
Per raccoglierli senza farsi del male, procurarsi un secchio, un bastone lungo (mazza di scopa) ed un barattolo di latta usata, possibilmente col bordo tagliente. Fissare saldamente il barattolo all'estremità del bastone aiutandosi anche con un fil di ferro. Col bastone quindi, bel lontani dalle foglie, "catturate" col barattolo uno ad uno i frutti, lo ruotate e vi rimarrà dentro. Scaricate nel secchio a terra.
Pulitura:
Per pulirli, passare il secchio sotto acqua corrente ed infilzarli con un forchettone lungo tipo quelli da barbecue (tanto per il barbecue non vi servirà più, vero?:lol:) e spelarli con un coltello.
Passarli nuovamente sotto acqua corrente e riporli in un contenitore pulito.
Personalmente li preferisco freschi, quindi ne sbuccio parecchi e li ripongo in frigo.
Fonti :





Finito!