Ho raccolto un po di informazioni,
in realtà aspettavo un disciplinare da parte del presidente dell' Associazione dei Produttori di Fichi Secchi di Carmignano (PO) con cui ho parlato domenica mattina scorsa ma ormai ci rinuncio.
Spero che non sia troppo diverso da
QUESTO
Per dirla in due parole, tutti i fichi secchi che producono in questa zona sono sottoposti ad un trattamento tutt'altro che biocompatibile che si chiama solfitazione (E220):
...vengono divisi in due, sistemati su stuoie di cannicci e sottoposti per alcune ore alla solfitazione, che ha luogo in un locale chiuso bruciando zolfo in appositi recipienti di coccio...
questa operazione serve a conservali e per mezzo di questo procedimento diventano bianchi è più facilmente commerciabili perché (a suo dire) se non venissero trattati per mezzo di questo procedimento i fichi essiccati semplicemente al sole diventerebbero neri.
Per questo motivo, mi ha spiegato il presidente, non possono avere la certificazione di prodotto biologico, per il momento non è previsto da nessun protocollo per quanto riguarda la frutta, la cosa è normata per il vino , cioè è ammessa una certa quantità si solfiti all'interno del vino (anche biologico

ma per fortuna si trovano anche degli ottimi vini senza solfiti aggiunti ) ma per quanto riguarda la frutta questo ancora non è possibile.
Il procedimento che veniva usato prima che l'industria chimica di sintesi avvelenasse quasi tutto ciò che acquistiamo era quello di metterli distesi al sole ad essiccare e gli unici ulteriori interventi erano eventualmente di insaporirli con noci, nocciole e quantaltro,oppure anice o alloro o semi di finocchio ecc ecc e aiutarli nella conservazione grazie anche a qualche goccia di vino o grappa o vinsanto che non guasta mai.
Lui mi ha spiegato che ci sarebbe un metodo per produrli in modo naturale , ci sono oggi degli essiccatori che permetterebbero eventualmente di evitare il procedimento della solfitazione e che lui si sta informando e che vorrebbe provare ad adottarlo, ma per il momento tutti i fichi secchi che producono sono presidio slow food ma non sono e non possono essere certificati come prodotti biologici se sono sottoposti a solfitazione.
l'alternativa che mi piace molto di più della solfitazione sarebbe quella di usare un essiccatore solare tipo questo:

o magari un forno solare:
Io consiglio di mangiarli in abbondanza in settembre inoltrato magari appena colti nel momento migliore per sfruttarne tutte le caratteristiche anche di scioglimuco senza nessuna aggiunta di porcherie o procedimento alcuno per trasformarli in chissà cosa, o al limite farne
marmellata senza nemmeno aggiungere lo zucchero per il momento se vogliamo dei prodotti biologici forse meglio mangiare quelli neri così non si rischia di spaccarci i denti
Un po di link per chi vuole approfondire :
http://www.carmignanodivino.prato.it/pr ... armignano/
http://germoplasma.arsia.toscana.it/pn_ ... php?ID=293
Qualunque cosa che non sia semplice,facile da comprendere,non può essere la verità (A.Ehret)