Ho incontrato persone magnifiche, sia peruviani delle città che nativi della Selva Amazzonica, che mi hanno dato molto condividendo la loro conoscenza, le loro cure potenti e drastiche ma che vanno molto più a fondo dei sistemi di guarigione che conosciamo.
Ogni mattina mi bevevo mezzo litro di succo di frutti tropicali, al prezzo di un euro, a mezzogiorno una zuppa di verdure varie e alla sera mangiavo frutta, avocado, mango, frutto della passione, maracuya, e altri dai nomi strani dai gusti particolari.
Non ho mai mangiato carne, nei ristoranti e nei banchetti improvvisati in strada non c'era menù che non la includesse, pollo, agnello, trota e altri pesci dai nomi strani e persino porcellini d'india, uno dei piatti preferiti dai peruviani.
Mi ha aiutato molto in questo aver trovato l'unico ristorante vegano in Pisac, la città, quasi un villaggio, che usavo come base.
E' stato anche un percorso spirituale, un potente lavoro sulle emozioni negative.
E' stato sorprendente non trovare più nemmeno un briciolo di rabbia o risentimento, con l'animo in pace.
Ora devo ambientarmi alla vita di sempre, mi sento più là che qui.
