Statua all'ingresso del sanatorio Mashuk Aqua-Therm di Zheleznovodsk
Il clistere è una pratica volta a liberare l’ultimo tratto dell’intestino, (intestino crasso o colon) da feci e/o gas, con l’introduzione di una sonda nel retto.
Molti usano erroneamente il termine enteroclisma per definire tale pratica (enteroclisma: apparecchio per la somministrazione dell’enteroclisi).
L’enteroclisma è l’attrezzatura necessaria per fare l’enteroclisi. Il sinonimo corretto di clistere è infatti enteroclisi, anche se tuttavia alcuni dizionaristi, anch’essi vittime dell’ignoranza dilagante di quest’era, riportano anche enteroclisma come sinonimo di clistere.
Tant’è che se dici in farmacia che vuoi un enteroclisma, nel 90% dei casi di rimando ti chiederanno se intendi una borsa per enteroclismi.
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Il clistere è ancora un tabù, a causa delle associazioni mentali connesse con l’uso improprio dello sfintere anale e alcuni non riescono a separare questa associazione dal semplice inserimento di una cannula per introdurre una soluzione liquida nel colon a fini puramente salutari o terapeutici.
Offrendo suggerimenti di fare dei clisteri, a volte ho riscontrato resistenza. Alcuni giustificano il non volerne fare uso affermando che il clistere è una pratica invasiva e non intendono quindi avvalersene, altri quasi offesi o inorriditi ribadiscono che mai e poi mai si infileranno qualcosa nel didietro. Queste reazioni sono il prodotto di un coacervo di associazioni e considerazioni che coinvolgono la personalità, la morale e la confusione mentale in generale. Non mancano associazioni erotiche con il clistere. Gli esseri umani sono davvero complicati, e quando visti dall’esterno esilaranti per l’osservatore.
Questo tabù sta comunque diminuendo. Dieci anni fa nella farmacia dove ho acquistato la prima borsa per clisteri hanno dovuto ordinarla per me. Ora ne hanno sempre.
È una domanda che mi viene fatta, ma spesso ho sentito anche l’affermazione accompagnata da certezza.
Che i clisteri causano assuefazione è solo un’apparenza. Appare che i clisteri siano assuefacenti, ossia che quando uno fa clisteri da molto tempo deve poi continuare a farli se vuole andare in bagno regolarmente.
Questa credenza è certamente nata dopo che qualche autorità in campo medico ha osservato che quando i pazienti sospendevano l’uso del clistere come rimedio per la stitichezza, ritornavano ad essere stitici come prima.
Purtroppo nel campo medico la ricerca su pratiche e rimedi che non procurino sostanziosi ritorni economici non vengono fatte seriamente. E non c’è molto da guadagnare con i clisteri, al massimo qualche euro per una borsa per clisteri.
L’osservazione fa apparire vera la credenza che i clisteri portino assuefazione perché quello che avviene nel cosiddetto “paziente medio” è che una volta sospesa la pratica dei clisteri non va più in bagno con regolarità. Quello che però manca è scoprire cosa ha causato la stitichezza del paziente.
La causa di questo non è la sospensione della pratica continuata dei clisteri, ma il fatto che la persona non ha cambiato l’alimentazione e lo stile di vita che lo hanno reso stitico. Oltre ad altri problemi funzionali non risolti che contribuiscono all’insorgere della stitichezza.
Normalmente la persona che si ritrova, per così dire, assuefatta ai clisteri:
Se uno facesse dei clisteri nelle condizioni appena indicate immutate, come smette si ritrova ad avere problemi di stitichezza e potrebbe pensare, visto che senza clisteri non va in bagno, che è diventato assuefatto ai clisteri. In realtà sta mangiando ancora quei cibi che lo rendono stitico, o ha una flora intestinale da sistemare o il fegato intossicato, ecc.
Sta attribuendo la situazione alla causa sbagliata. Risolte le condizioni di cui sopra, quando occasionalmente facesse dei clisteri, dopo un’abbuffata per esempio, l’intestino riprenderà a funzionare regolarmente una volta sospesi i clisteri.
Ovvio che se non si pone rimedio con un’alimentazione corretta come quella indicata dal Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, a lungo termine i muscoli che riguardano il movimento intestinale potrebbero intorpidirsi e rendere più difficile ripristinare la peristalsi.
L’assuefazione ai clisteri è quindi solo apparente e questo anche molti medici, e pure terapisti alternativi, non l’hanno capito, e se ne vanno in giro a spargere anatemi contro il clistere, che in molti casi ha persino salvato la vita a delle persone.
Possiamo aggiungere che il clistere è stato stigmatizzato a favore dell’uso di lassativi prodotti dalle case farmaceutiche, per ovvie ragioni di mercato.
Nota Importante:
I programmi di disintossicazione come la pulizia del colon e i clisteri di caffè non sono indirizzati a curare qualsiasi malattia, ma sono solo intesi ad aiutare il corpo a svolgere le sue naturali attività di disintossicazione e eliminazione.
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