Più o meno i rapporti epistolari via email si svolgono allo stesso modo.
La candida vive di zucchero e più ne viene fornito più si espande. L’hai eliminato?
La risposta di solito è sì.
Andando più a fondo si scopre che non hanno eliminato tutte le fonti di zucchero, perché non le conoscono, o non hanno colto leggendo sui siti e forum ciò che scrivo a riguardo.
Riporto qui cosa dico che va evitato.
Lo zucchero bianco, e questo è ovvio a tutti, un po’ meno ovvio invece riguardo allo zucchero di canna, qualcuno obbietta che essendo naturale (?) non dovrebbe costituire un problema.
Premesso che non è affatto naturale, ma un prodotto lavorato, a volte addirittura zucchero bianco caramellato, alla candida piace moltissimo, non importa da quale fonte derivi.
Di conseguenza ogni fonte di zucchero va evitata, miele, zucchero di canna, bio o non bio, grezzo o integrale, mascobado o non mascobado, e pure la frutta. Anche i latticini. (Il latte contiene lattosio, e così i suoi derivati anche se in minor quantità).
A questo punto compare l’obiezione “Ma come! Ehret dice che la frutta è il cibo per eccellenza per l’essere umano!”
Riporto allora estratti dai libri di Ehret:
L’ideale ed allo stesso tempo il più naturale metodo di nutrirsi per l’uomo è quello di mangiare un solo tipo di frutta fresca, di stagione; presto si noterà che, dopo aver vissuto per un po’ secondo la dieta di transizione, ci si sente più soddisfatti, e di fatto meglio nutriti, con un tipo di frutta, rispetto a tutti i tipi di assortimenti scientifici o cibi preparati e artificiali. Questa condizione non può naturalmente verificarsi fino a quando il corpo non sarà perfettamente pulito.
Quindi concludo la serie di email dicendo di eliminare ogni fonte di zucchero e di continuare per almeno sei settimane e di farmi sapere come va.
Alcuni riscrivono dicendomi che hanno seguito i miei suggerimenti, i miglioramenti ci sono ma la candida continua ad esserci.
Quando chiedo cosa hanno mangiato in questo mese, o mese e mezzo, vengo a sapere che nella loro alimentazione sono inclusi pane, pizza, pasta, focacce salate, ecc.
Questo è l’errore più frequente che ho riscontrato.
Alla maggior parte delle persone, quando pensa allo zucchero, vengono in mente solo gli zuccheri più noti, dimenticando o non sapendo che è nella forma di glucosio che vengono assimilati gli zuccheri. E i farinacei sono una fonte importante.
Qualcuno anche si dimentica che i gelati sono pieni di zucchero, inclusi quelli bio, o di frutta “senza zucchero aggiunto”.
Altri affermano che, oltre ad aver evitato del tutto le fonti di zucchero, hanno seguito la dieta, “a parte qualche sgarro”. E “qualche sgarro” in un mese e mezzo, è un modo di dire che la dieta non è stata fatta come si doveva.
Qualcuno riporta che è una dieta “troppo stretta”, come faccio con le calorie?
Nelle risposte mi affido ad Ehret, per quanto riguarda ciò che lui sapeva e ha scoperto o intuito, mentre mi baso su mie ricerche personali sugli argomenti che non erano noti ai suoi tempi, come la candida in questo caso, ma la comprensione degli insegnamenti di Ehret è fondamentale per poi fare le ricerche nel modo corretto.
Riguardo alle calorie, Ehret afferma:
Quelle che i medici chiamano calorie è in realtà l’attrito causato dai grassi, ostruzioni nella circolazione; costipano i piccoli vasi sanguigni.
La quantità di cibo che assumiamo è di solito superiore a quanto necessario. Chi ha la candida di solito è anche affetto di stanchezza cronica, non importa quante calorie ingerisca, perché la candida si mangia la maggior parte dello zucchero.
Ancora Ehret:
Se si mangia troppo, fosse anche il cibo più adatto, specialmente in un corpo pieno di prodotti di rifiuto e di veleni, è impossibile che esso entri nel flusso sanguigno in uno stato incontaminato e diventare sostanze vitali “che danno efficienza”.
Per chi volesse liberarsi della candida è necessario che ometta lo zucchero in ogni sua forma, in quella pura o nei suoi derivati.
Lo si trova in quasi tutti i prodotti lavorati, persino nei sughi per la pasta, sulle etichette è “nascosto” con diversi nomi come fruttosio, maltosio, saccarosio, lattosio, galattosio e altri, perciò nessuno dei cibi che li contiene dovrebbe essere consumato. Meglio ancora se vengono eliminati tutti i prodotti lavorati dalla propria alimentazione.
Un’altra obiezione che mi viene fatta è che ci potrebbe essere carenza di zuccheri. Di solito ne abbiamo immagazzinati in abbondanza, e se non ne introduciamo in continuazione l’organismo se li prende direttamente, prima che lo faccia la candida.
E’ importante fornire minerali tramite succhi estratti di verdura, (non di frutta), assicurandosi che siano filtrati per eliminare la polpa. E senza esagerare, mezzo litro di solito basta, e pranzando con verdure cotte e poco crudo. Tutte le verdure a foglia verde vanno bene per fare i succhi.
Inizialmente ci si potrebbe sentire giù di tono o con qualche fastidio fisico, ma è il prezzo da pagare.
Ehret: Poi, quando inizia l’eliminazione, (il paziente) dice: «Questi cibi non sono adatti a me », invece di riconoscere che la dieta di transizione ha già iniziato moderatamente a dissolvere e ad eliminare i vecchi rifiuti nel corpo – con qualche disturbo, ovviamente. Bisogna spingerlo a realizzare la necessità di accettare un temporaneo fastidio, considerandosi già fortunato di poter continuare il proprio lavoro quotidiano anziché subire un’operazione, che significherebbe mesi di degenza in ospedale.
Se i disturbi sono pesanti, è possibile che si abbiano anche altri problemi, e dovrebbero essere presi in considerazione, vedendo di risolvere questi per primi.
Alcuni mi hanno scritto dicendo più o meno: ”Mi sentivo depressa è ho dovuto comprarmi un vassoio di bomboloni alla crema (bignè, tiramisù, ecc.) e me li sono mangiati uno dopo l’altro”.
Era la candida che chiedeva zucchero. Ci si può giustificare in mille modi, ma se non ci si impone di evitare lo zucchero, vincerà la candida.
Oltre a questo la candida, o meglio la sua espansione è causata anche da antibiotici, la pillola anticoncezionale, cortisonici, oltre che da altri disturbi e malattie come il diabete, per esempio.
Una volta ridotta la candida ai suoi minimi termini, che vive in simbiosi come altri batteri nel nostro corpo, per evitare ulteriore eccessiva proliferazione occorre mantenere un’alimentazione e stile di vita appropriati, come delineato nel Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco di Arnold Ehret.
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